Ho un figlio di 4 anni e sebbene distingua ormai in ogni aspetto della sua vita cosa è "per femmine" e cosa "per maschi", ogni tanto mi chiede di truccarlo con ombretto e fard e mi dice che da grande si metterà anche lui il reggiseno.
E l'altro giorno abbiamo giocato con gli smalti e gli ho messo lo smalto rosso sulle unghie (dopo dieci minuti prontamente tolto su sua insistenza).
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Insomma, mi sembra normale che a quest'età possa giocare con bambole, sia incuriosito da aspetti che lui stesso ritiene essere tipicamente femminili. Certo se mi chiedesse di andare a scuola con la gonna gli direi senz'altro di no. E non credo che questa mia resistenza sia legata a una componente omofobica!
La riflessione nasce dopo la lettura di questo articolo nel quale si fa il punto sulle diverse modalità con le quali nei paesi del mondo si approccia alla tanto delicata questione dello sviluppo dell'identità di genere.
Gli opposti sono sbalorditivi. Da un lato la Malesia che organizza richiestissimi seminari destinati ai genitori nei quali si spiega loro quali sono i segni per individuare precocemente l'omosessualità (LEGGI) nei bambini (ad esempio la sua preferenza verso i vestiti stretti o le borse grandi), dall'altro la Svezia che ha aperto il primo asilo unisex: i bambini vengono cresciuti senza distinzioni di genere.
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Ma nel mezzo ci sono gli Stati Uniti dove convivono corsi di rieducazione di genere e flessibilità che sfiora il relativismo, dove le parole gay, lesbica e eterosessuale non hanno più una specifica connotazione perchè ognuno deve sentirsi libero di esprimersi come si sente quel giorno. E quindi via libera al maschietto che un giorno vuole andare a scuola vestito da femmina o la bambina che odia le bambole e ha la stanzetta piena di macchinine e mostri.
In quest'ottica si favorisce l'espressione di quello che gli esperti definiscono "spazio intermedio" e che, stando alle stime, interessa tra il 2 e il 7% dei bambini con meno di 12 anni che fino a quest'età fanno scelte non convenzionali in fatto di abbigliamento e giocattoli (LEGGI).
Inutile dire che c'è una bella differenza tra il costringere i bambini ad adeguarsi a modelli predefiniti inflessibili e la flessibilità di lasciar giocare un bambino con Cicciobello, spiegandogli però che non è il caso di andare a scuola con la gonna.
Home Il bambino Sviluppo e crescita
Maschi che vogliono vestirsi da femmine: come comportarsi?
di Redazione PianetaMamma - 21.09.2012 Scrivici

E' giusto assecondare le scelte non convenzionali dei bambini in fatto di abbigliamento e giocattoli?
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