Lo sviluppo psicomotorio
Lo sviluppo psicomotorio è un percorso di crescita che coinvolge il corpo ed i cinque sensi del bambino; esiste una stretta relazione tra le diverse azioni che il bambino impara a svolgere e i progressi della sua psiche.
Il neonato non riesce a controllare il proprio corpo e si muove in modo automatico; eppure è proprio in questo periodo che il suo cervello “lavora continuamente” nel senso che si modifica ed apprende dai genitori (e da chi si occupa di lui) e dalle proprie esperienze personali.
Come cresce un bambino mese per mese
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Ogni età è caratterizzata da un diverso desiderio di muoversi che è innato in ogni bambino che vuole raggiungere i traguardi motori giusti per la sua età: il neonato desidera sgambettare sul fasciatoio e sguazzare nel bagnetto, il lattante vuole girarsi nel lettino, rotolarsi ed afferrare oggetti, poi crescendo tenta di mettersi seduto o in piedi.
In genere i primi tentativi di assumere la posizione eretta avvengono nel lettino con le sbarre, il piccolo tenterà di aggrapparsi da solo.
Per muovere i fatidici primi passi è necessario il coinvolgimento di tre fattori:
- il primo è il sistema nervoso, nel primo anno di vita si sviluppa attraverso una serie di fase determinate sia dalla genetica e sia da stimoli esterni;
- il secondo è l'apparato muscolo-scheletrico che matura su base ereditaria ma subisce anche l'influenza di fattori esterni (l'alimentazione e lo stato di salute generale);
- terzo ed ultimo fattore è l'ambiente in cui vive che può stimolare e motivare il bambino in modo diverso e perciò provocare risposte differenti.
Le tappe dello sviluppo psicomotorio sono illustrate da apposite tabelle dello sviluppo, in esse sono indicate le diverse età nelle quali un numero statisticamente significativo di bambini compie determinati progressi. Queste tabelle non possono essere prese “alla lettera” soltanto il pediatra che conosce bene il bambino potrà determinare il corretto sviluppo psicomotorio.
In linea generale si seguono queste tappe:
- da uno a tre mesi il neonato solleva la testa mentre è a pancia in giù ed è in grado di afferrare gli oggetti e sobbalza se sente un rumore improvviso e forte;
- dai tre ai se mesi comincia a sedersi senza sostegno ed è capace di tenere in mano un oggetto ma non sa ancora lasciarlo andare;
- dai sei ai nove mesi inizia a muoversi a carponi ed è ormai capace di passarsi gli oggetti da una mano all'altro e si gira subito quando sente una voce familiare
- dai nove mesi ai dodici mesi si alza e tenta di stare in piedi attaccandosi ai mobili, ha imparato a lasciare andare gli oggetti e si gira quando viene chiamato per nome;
- infine dai dodici ai diciotto mesi cammina da solo senza aver bisogno di un sostegno e comincia a mangiare da solo con l'utilizzo del cucchiaio.
Se un bambino non cammina ancora a 12 mesi non deve essere fonte di preoccupazione, perché ogni bambino possiede tempi di sviluppo psicomotorio diversi. I bambini percepiscono le preoccupazioni dei genitori, per crescere bene un bambino ha bisogno di vivere in un ambiente sereno ed il genitore dovrebbe tenere sotto controllo l'ansia che possa farsi male.
Per garantire l'incolumità del bambino (e di conseguenza diminuire l'ansia) sarà necessario apportare dei cambiamenti dentro casa per renderla più sicura. Sarà necessario fissare alla parete i mobili che si possono ribaltare e spostare gli oggetti posti su di essi facilmente accessibili, coprire gli spigoli con appositi coprispigoli di plastica e bloccare gli armadietti con chiusure di sicurezza che contengono oggetti pericolosi per il bambino.
Le cadute sono frequenti, fino alla fine del secondo anno di età, e a volte il piccolo lo fa apposta per impratichirsi e per acquisire maggiore controllo dei propri muscoli.
Per incoraggiare i tentativi di camminata “libera” può essere utile lasciare il bambino appoggiato ad un mobile o al divano e da lontano mostrargli il suo giocattolo preferito e quando compierà i suoi passi si può applaudire (per rinforzare positivamente questa azione) e congratularsi con lui se riesce a raggiungere il suo giocattolo.
Per concludere ciascun bambino compirà un percorso unico di scoperta e di sviluppo motorio che necessita di ricevere numerosi stimoli dall'ambiente esterno