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L'importanza delle emozioni nei bambini

di Associazione Pollicino e Centro Crisi Genitori Onlus - 09.04.2021 Scrivici

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Fonte: shutterstock
Bambini ed emozioni: l’importanza di ascoltare se stessi per poterle riconoscere e distinguere. Intervista sul progetto “Le mie emozioni, le tue emozioni”

Le emozioni nei bambini: l'importanza

Intervista sul progetto "Le mie emozioni, le tue emozioni" alla Dottoressa Valentina Valaguzza, psicologa e membro dell'équipe dell'Associazione Pollicino e Centro Crisi Genitori Onlus.

  1. Gentile Dottoressa, ci può dire qual è l'obiettivo, il fine di questo intervento?

 Il progetto vuole stimolare la riflessione del gruppo classe sui diversi significati legati al mondo delle emozioni e sull'importanza di ascoltare se stessi per poterle riconoscere e distinguere. L'obiettivo è dialogare e confrontarsi con i bambini a partire da alcune attività e stimoli proposti, al fine di dar loro voce e accogliere le loro esperienze e le loro domande.

  1. Come è nato questo progetto?

Il progetto "Le mie emozioni, le tue emozioni" è stato riformulato ad hoc nel 2019 su richiesta di una scuola elementare che desiderava poter approfondire questo tema nelle classi quarta e quinta elementare. Oggi invece lo stesso progetto è stato ripensato per un altro istituto che voleva affrontare questo argomento con una seconda elementare. L'intervento, in linea generale, è strutturato in due incontri nelle classi e un incontro per i genitori, così da poter esplorare difficoltà, insicurezze e curiosità legate al mondo dell'affettività e delle emozioni.

  1. Quindi questo intervento non si rivolge soltanto ai bambini?

Corretto, il progetto si estende anche ai genitori e agli insegnanti, rispecchiando così la modalità di lavoro dell'Associazione che vuole avviare un dialogo costruttivo tra l'istituzione scolastica e la famiglia. Questo avviene tramite l'offerta di uno spazio d'incontro e di riflessione sui temi inerenti alla crescita per accogliere dubbi, difficoltà e curiosità di genitori e insegnanti. Il mondo dell'infanzia è ricco di colori e di emozioni, ma non bisogna dimenticare che i bambini imparano a esplorare questo mondo accompagnati dalle figure di riferimento, che si confrontano anche loro con nuove esigenze e sfide.

  1. Le possiamo chiedere dunque come l'Associazione guarda, intende la prevenzione?

Pollicino crede molto nella prevenzione – in primis perché prevenire, in infanzia, è un'operazione possibile! Per questo l'Associazione, fin dalla sua fondazione, organizza incontri di approfondimento e progetti nelle istituzioni scolastiche.
Gli interventi di prevenzione sono molto importanti perché hanno l'obiettivo sia di richiamare l'attenzione sulle nuove forme di disagio psicologico, sia di accogliere le richieste e i bisogni della scuola rispetto all'approfondimento di alcune tematiche o problematiche (ad esempio: allattamento, svezzamento, rapporto col cibo, emozioni, bullismo, cyberbullismo, ansia, ecc.).

  1. Quali potrebbero essere le parole chiave di questo progetto?

È difficile dare una risposta univoca, perché ogni classe abita il tema e lo rielabora in maniera unica e distinta. Tuttavia, in generale, potrei individuare "conoscere" e "ri-conoscere". Spesso i bambini sono incuriositi dal mondo delle emozioni proprio perché queste si "fanno sentire" (a volte in maniera dirompente), ma è bene capire come poterle ascoltare, distinguerle e tradurle. Nella mia esperienza un punto focale da poter trasmettere è che ognuno di noi prova le emozioni con intensità diversa a partire dalla propria particolarità soggettiva.

  1. In conclusione, perché è così importante lavorare sulle emozioni?

Le emozioni, oltre ad essere fondamentali per il benessere e per la vita di ogni individuo, sono anche una guida del mondo. Per questo motivo vanno accolte nella loro preziosità, in quanto strumenti di manifestazione che il soggetto usa per esprimere ciò che di più singolare possiede. Sin dai primi anni di vita il bambino va incontro a molte esperienze affettive ed emozionali legate all'incontro con l'altro: alcune sono positive, altre negative, ma sono tutte fondamentali per lo sviluppo e per la crescita.

In questo senso, credo che sarà interessante incontrare i bambini dopo l'esperienza del lockdown: sarà l'occasione di ascoltare e di incontrare i vissuti emotivi che hanno colorato e abitato questo tempo così particolare.

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