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L’ambiente nel metodo Montessori e gli esercizi di vita pratica

di Mamma Felice - 10.02.2016 Scrivici

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L’ambiente montessoriano è fondamentale. Quali sono gli esercizi montessoriani e a cosa servono?

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Esercizi montessoriani

L’ambiente, nel metodo Montessori, riveste una parte fondamentale nel metodo di insegnamento. Innanzi tutto deve permettere uno sviluppo libero del bambino, permettendogli di esprimersi liberamente e di svolgere attività spontanee. Ecco quali sono gli esercizi montessoriani.

Casa dei bambini Montessori

Per promuovere la vita attiva del bambino, la Montessori fa costruire scuole (case) su misura di bambino:

  • tavolini piccoli e leggeri, facilmente spostabili; sedioline e poltroncine;
  • lavabi molto bassi con pensili semplici da pulire e su cui riporre saponi e spazzolini;
  • credenze leggere, chiuse con tendine o con serrature semplici da aprire;
  • soprammobili, vasi di fiori, piccoli acquari e anche fotografie di famiglia o storiche.

La Montessori era fermamente convinta (e la pratica le ha dato ragione) che i bambini sanno riporre attenzione e cura verso gli oggetti, se ne hanno la responsabilità . Per questo negli ambienti montessoriani i mobili sono leggeri: i bambini possono spostarli e sistemarli a loro piacimento e comodità, prestando attenzione a non romperli. Per la stessa ragione, si usano piatti e stoviglie di ceramica, bicchieri di vetro...

Questo fa parte dell’auto-controllo dell’errore: se un bambino, con una mossa sgraziata, fa cadere una sedia o rompe un bicchiere, avrà presto l’evidenza del proprio errore e avrà modo di correggersi. Imparerà così a muoversi meglio nell’ambiente, diventando una persona che si esprime in modo sì libero, ma corretto.

Montessori vita pratica

Una delle obiezioni più ricorrenti contro questo metodo è sempre stata: come si fa ad ottentere rispetto e disciplina, se i bambini crescono in modo così libero, e sono altrettanto libero di muoversi?

Per la Montessori la disciplina deve essere attiva: un bambino silenzioso è fermo non è disciplinato, è annientato. Un bambino disciplinato è al contrario colui che è padrone di se stesso, sa muoversi nell’ambiente, può disporre di se stesso. La disciplina quindi non è più un concetto limitato alle mura di una scuola, ma diventa preparatoria alla vita in società.


Per questo, la prima nozione che i bambini devono imparare per poter essere davvero disciplinati e liberi nello stesso tempo, è quella del Bene e del Male. Ed è indispensabile che il bambino non associ il concetto immobilità=bene e attività=male… ma anzi sia libero di muoversi ed esprimersi nel suo ambiente, imparando a rispettarlo e a trattarlo con la dovuta cura.

All’inizio non è semplice: nei primi momenti si crea molto disordine e i bambini sono spesso scoordinati e chiassosi. Ma la Montessori, nelle sue osservazioni, ha appreso che con il passare dei giorni, e sotto la guida amorevole dell’adulto, i bambini tendono spontaneamente all’ordine e rivelano se stessi in tutta la loro pienezza.

Ecco dunque che l’educazione alla libertà, all’indipendenza, diventa fondamentale per permettere al bambino di esprimere se stesso attivamente. Nell’ambiente gaio e ammobiliato proporzionatamente al bambino, esistono oggetti che permettono col loro uso di raggiungere uno scopo determinato, come sarebbero, per esempio certi semplici telai coi quali il bambino può apprendere ad abbottonare, ad allacciare, ad agganciare, annodare, ecc... Ovvero lavabi coi quali il bambino può lavarsi le mani; scope con cui può nettare il pavimento, cenci ed oggetti adatti a togliere la polvere dai mobili; spazzole varie, per pulire le scarpe o i vestiti: tutti oggetti che invitano il bambino ad agire, a compiere un vero lavoro con un reale scopo pratico da raggiungere. Lo stendere tappeti e arrotolarli poi quando si sono usati; o distendere la tovaglia per apparecchiare realmente la tavola nell’ora del pranzo e ripiegarla e riporla accuratamente dopo che il pranzo è finito, o addirittura apparecchiare la tavola in modo completo, mangiare correttamente e quindi sparecchiare e lavare il vasellame riponendo ogni oggetto al suo posto nelle credenze, sono lavori che hanno una gradazione non solo di successive difficoltà nell’esecuzione, ma che richiedono uno sviluppo graduale del carattere, per la pazienza che è necessaria ad eseguirli e per la responsabilità che richiedono per essere portati a compimento.

[citazione da: Montessori, La scoperta del bambino - Ed. Garzanti]

Tutto questo, nel metodo Montessori, prende il nome di ‘esercizi di vita pratica' e insieme ai ‘materiali di sviluppo‘ (lettere e numeri, materiali per l’educazione dei sensi...), compongono l’ambiente montessoriano.

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