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Inserimento al nido e i disturbi del sonno: come affrontarli

di Ines Delio - 15.09.2023 Scrivici

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Come affrontare l'inserimento al nido e disturbi del sonno dei bambini e come aiutarli a dormire bene: i consigli degli esperti

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Inserimento al nido e disturbi del sonno

I disturbi del sonno sono comuni durante l'età prescolare. Le paure notturne, gli incubi e il sonnambulismo fanno parte del normale sviluppo del bambino e possono raggiungere un picco in questa fascia d'età. Come affrontarli? Ecco cosa sapere su inserimento al nido e disturbi del sonno.

Inserimento al nido: come affrontarlo

L'inserimento all'asilo nido rappresenta la prima forma di distacco reale del bambino dalla famiglia. È il momento in cui genitori e figli devono abituarsi alla separazione. Come farlo per affrontarlo nel modo più sereno e naturale possibile? Secondo Claudia De Giglio, psicologa dello sviluppo della Cooperativa Sociale Gialla è fondamentale spiegare ai bambini cosa sta accadendo, cercando di normalizzare il più possibile l'entrata al nido. "Succede che il piccolo non voglia lasciare il genitore manifestando un attaccamento eccessivo: questo accade perché teme l'abbandono. Quindi la mamma o il papà, quando vedranno il figlio piangere all'uscita dall'asilo dovranno semplicemente abbracciarlo, rassicurandolo del fatto che i genitori tornano sempre. Bisogna mettere via l'ansia sulle difficoltà dell'inserimento e la paura che il piccolo soffra: più mamma e papà saranno tranquilli, più il bambino imparerà a staccarsi, certo del ritorno dei genitori".

Per quanto riguarda l'inserimento al nido e i disturbi del sonno, questi ultimi sono solitamente delle reazioni emotive che accompagnano questo delicato periodo di transizione. Nel caso dei risvegli notturni "basterà che un genitore raggiunga il bimbo, evitando di mettersi nel letto con lui, ma abbracciandolo fin quando serve per rassicurarlo e aiutarlo a riprendere sonno – spiega l'esperta – Magari anche la lettura di una fiaba e qualche parola dolce potrebbero essere sufficienti. Il bambino stando nel proprio lettino col genitore accanto, pian piano imparerà ad autoregolarsi, acquisendo la consapevolezza di potersi addormentare da solo ma soprattutto la certezza che il genitore interverrà in caso di bisogno".

Come aiutare il bambino a dormire bene

Ecco alcuni consigli per aiutare i bambini con l'inserimento al nido e disturbi del sonno.

  • Sviluppate un programma di sonno regolare. Il bambino in età prescolare dovrebbe andare a letto e svegliarsi più o meno alla stessa ora ogni giorno. Anticipate o posticipate l'ora di andare a letto in un momento in cui il bambino è fisiologicamente più pronto per dormire. Assicuratevi inoltre che il bambino sia pronto per dormire prima di metterlo a letto. Questo può sembrare ovvio, ma a volte i genitori stabiliscono l'ora della nanna in base alla loro convenienza. Ad esempio, gli orologi biologici di alcuni bambini li rendono più inclini ad essere "nottambuli". Questi bambini potrebbero avere difficoltà ad andare a letto prima.
  • Mantenete una routine per andare a letto. Stabilite una routine per andare a letto che sia la stessa ogni sera e che includa attività tranquille e piacevoli, come il bagno e le storie della buonanotte. Le attività più vicine allo "spegnimento delle luci" dovrebbero svolgersi nella stanza in cui dorme il bambino in età prescolare.
  • Create un ambiente rilassante per il sonno. Assicuratevi che la camera del bambino sia confortevole, buia, fresca e silenziosa. Una luce notturna va bene, la televisione no.
  • Stabilite dei limiti. Se il bambino indugia nell'addormentarsi, assicuratevi di stabilire dei limiti chiari, ad esempio quanti libri leggere.

Disturbi del sonno del bambino: quando contattare il medico

In alcuni casi potrebbe essere opportuno contattare il pediatra. Ad esempio se:

  • il bambino sembra avere problemi di respirazione, russa o respira in modo rumoroso
  • il bambino ha risvegli notturni insoliti o paure notturne significative che lo preoccupano
  • il bambino ha difficoltà ad addormentarsi, a rimanere addormentato e/o se i suoi problemi di sonno influenzano il suo comportamento durante il giorno
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