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In questo periodo di profondo cambiamento, tra smartworking e didattica a distanza, a farne le spese sono soprattutto i bambini e i ragazzi. Prima della quarantena avevamo pianificato la giornata, chi dei due coniugi avrebbe preso i figli da scuola, chi li avrebbe accompagnati alle varie attività extrascolastiche per ritagliarsi momenti di relax, per fare quattro chiacchiere con le amiche o un aperitivo con i colleghi. Ora il Coronavirus ci ha letteralmente stravolto la vita e non solo in termini di salute!
Dopo i primi attimi di ansia e agitazione per la chiusura delle scuole, avere i figli in casa tutto il giorno richiede una massiccia dose di pazienza e buona organizzazione. È importante ricordare che a soffrire di questo isolamento forzato sono anche i bambini e i ragazzi che quotidianamente incontravano i loro compagni e amici, praticavano qualche sport, giocavano al parco vicino casa.
Ora, a prendere le redini di questo cambiamento devono essere gli adulti cercando di organizzare le giornate dei figli e ristabilendo un equilibrio che possa andare bene a tutti i componenti della famiglia. Preparare una routine nelle attività giornaliere è di estrema importanza per dare un senso a quello che si sta facendo.
La prima abitudine a cui i bambini fanno riferimento è l’alternarsi del dì e della notte. Verso i quattro anni, infatti, si sente spesso dire dai piccoli “adesso che c’è il sole possiamo giocare” oppure “adesso è buio e si fa la nanna”. Questo è un aspetto necessario perché permette al bambino di creare il suo “piano lavorativo”, ricordiamo, infatti, che il gioco è preso molto seriamente dai bambini, è una sorta di lavoro. Quindi, da un punto di vista pedagogico possiamo dire che dare delle certezze ai figli già così piccoli, stabilire una successione ben precisa di attività permette loro di strutturare e vivere serenamente quanto andranno a fare.
Parliamo soprattutto di condizioni standard che dovrebbero essere sempre rispettate come riordinare i giochi, lavare i denti dopo aver mangiato, o per i più grandi rimettere in ordine la camera.
Come organizzare la famiglia e stabilire una nuova routine?
La sveglia non suona più alle sette, o anche prima, non c’è la necessità di sbrigarsi per correre in ufficio o andare a scuola, anche perché questa è entrata nelle case attraverso la didattica a distanza. Per partire con il piede giusto si potrebbe riscoprire o scoprire il piacere di fare colazione tutti insieme, rinunciando ovviamente ad ogni sorta di dispositivo tecnologico durante i pasti, per la semplice voglia di raccontarsi. Il periodo di quarantena automaticamente ci porta a riflettere sulla situazione che sta vivendo l’Italia e il resto del mondo riguardo questa catastrofe sanitaria che mai avremmo pensato di vivere, ma pur essendo giusto parlarne in famiglia non deve catturare la nostra attenzione in maniera ossessiva guardando ogni tipo di telegiornale o trasmissioni speciali che trattano il tema, proprio per non gravare su quella serenità familiare che con fatica stiamo cercando di far vivere ai figli.
Parola d’ordine: organizzazione! Esatto. Stabilire dei momenti che siano sempre quelli è fondamentale per abituare, soprattutto i bambini più piccoli, ad autogestirsi, a capire che la giornata è fatta di tante sequenze messe insieme e di riti ai quali è impossibile rinunciare, come lavarsi, vestirsi o mangiare. Tolti questi bisogni importantissimi, il resto della giornata potremmo dedicarla ad attività che solitamente non svolgiamo o per gli innumerevoli impegni, scolastici e lavorativi, abbiamo sempre rimandato.
- Si potrebbe, tutti insieme, stilare una sorta di calendario in cui inserire dei laboratori. Ogni componente della famiglia potrebbe suggerire il suo e cercare di metterlo in pratica. Potreste, per esempio, dare sfogo alla vostra creatività stabilendo un tema comune e poi ognuno lo metterà in pratica attraverso il disegno, la scrittura, la manualità, la musica, il gioco.
- Avere figli in casa è un gran dono e la fantasia di certo non mancherà! Il difficile momento che stiamo vivendo genera in tutti noi, bambini e ragazzi compresi, un forte carico di stress. Togliere la libertà di poter uscire stando tutto il giorno in casa richiede un grosso sacrificio e a lungo andare può generare una stanchezza emotiva non indifferente. Tra le attività potrebbe esserci qualche esercizio di rilassamento da fare insieme o da soli. Sia chiaro, infatti, che questa convivenza non significa stare costantemente nella stessa camera. È giusto ritagliarsi degli spazi e delle ore solo nostre. Con i figli più piccoli a volte non è possibile, ma si possono coinvolgere in esercizi di yoga adatti alla loro età, creando la giusta atmosfera, con una musica rilassante o i suoni della natura (che tanto ci mancano!).
- Dedicare uno spazio morbido alla lettura su un bel tappeto, un plaid, dei cuscini. La lettura, si sa, è l’arma migliore che ci permette di viaggiare con la fantasia per luoghi ed epoche storiche stando comodamente in casa. Con i bambini si potrebbe giocare al “ti racconto una storia”. Su dei cartoncini si scrivono i personaggi, i luoghi, alcuni oggetti, animali o personaggi fantastici e a turno ognuno pesca uno di queste tipologie. Il gioco consiste nel raccontare una storia con i cartoncini che si sono pescati. Vedrete che il divertimento è assicurato!
Dare spazio alla noia e all’imprevisto
Abbiamo detto che la routine è molto importante perché crea un circolo in cui i bambini interiorizzano degli aspetti della giornata fondamentali per il loro vivere insieme agli altri. Non dimentichiamo però, che la vita è fatta di imprevisti, basti pensare che un mese fa davamo per scontato uscire di casa per recarci al lavoro o a scuola e adesso siamo costretti, per il bene di tutti, a stare in casa.
L’organizzazione è un aspetto che sicuramente aiuta la famiglia, ma è necessario pensare con la mente aperta ad ogni possibile inconveniente proprio per non sentirsi smarriti e spaesati nel caso in cui le nostre abitudini dovessero mutare drasticamente. Pertanto, ritagliare dei momenti della giornata al non calendarizzare nulla e lasciare che ogni componente familiare si possa sentire libero di poter svolgere l’attività che più desidera in quel momento rende la giornata più distesa e rilassante. Mi piace pensare che questo periodo di isolamento forzato possa in qualche modo farci riflettere seriamente su quelle cose che tante volte abbiamo dato per scontato, su quel vicino che a mala pena degnavamo di uno sguardo e che invece adesso aspettiamo che si affacci sul balcone per salutarlo e scambiare due parole.
Sarebbe bello se una volta finita l’emergenza ci fosse lo stesso rispetto durante le file ai supermercati o se la macchina non diventasse la nostra “seconda casa” anche solo per fare pochi metri. Sarebbe bello poter dare quell’abbraccio in più perché tanto ci stanno mancando. Sarebbe bello e sarà ancora più bello quando ci renderemo veramente conto di essere solo un minuscolo puntino in questo universo. #andràtuttobene