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Il rapporto con il diverso da sé in adolescenza

di Associazione Pollicino e Centro Crisi Genitori Onlus - 14.10.2021 Scrivici

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Adolescenza: cambiamento e confusione. Cosa accade a livello emotivo quando inizia l'adolescenza. Ce ne parla l'associazione Pollicino onlus

Adolescenza: cambiamento e confusione

Chi sono io? È la domanda fondamentale a cui ogni ragazzo o ragazza cerca di rispondere. Questo perché l'adolescenza è il tempo del cambiamento e della messa in discussione, un'età caratterizzata non solo dalla rottura rispetto al proprio passato ma anche dal movimento verso il futuro. Non c'è adolescenza senza crisi! È quindi il periodo – oltre che delle scoperte, delle esplorazioni e delle risorse creative e originali – della confusione, delle incertezze e talvolta delle inquietudini per le numerose trasformazioni a livello fisico, relazionale e psichico che l'individuo sperimenta.

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Vedersi e sentirsi diversi

Gli adolescenti "si vedono" diversi oltre al "sentirsi" diversi. Ecco che il "diverso da sé" assume più significati: è lo sguardo verso il proprio mondo interno che muta e che si può faticare a comprendere e riconoscere, è lo sguardo verso un corpo che assume tratti differenti, è lo sguardo nello specchio che riflette un'immagine nuova di sé ed è anche lo sguardo che proviene dalle altre persone.
La crescita è tanto bramata e desiderata dall'adolescente, eppure, quando il corpo, i pensieri, le relazioni si modificano, lo fanno sovente con un'irruenza e un'imprevedibilità che possono disorientare e mettere in crisi.

Un'immagine che cambia allo specchio

Il ragazzo si guarda alla specchio e non riconosce più il corpo infantile che era abituato a incontrare, vede invece un corpo estraneo e in metamorfosi, diverso. Il fisico muta e porta nuove caratteristiche: nella femmina cresce il seno, si accentuano le curve e arriva il menarca, nel maschio si trasformano la voce e le proporzioni del corpo. Il volto si modifica, il peso e l'altezza aumentano, inoltre compaiono la peluria e la famosa acne. Ecco che il rapporto con lo specchio cambia e acquista un'importanza centrale, dato che impone al soggetto un momento di confronto.

Ogni ragazzo attribuisce sensi e significati diversi a quanto sta accadendo e l'immagine riflessa può essere più o meno gradevole, incompleta, può piacere come essere detestata: in ogni caso, ciascuno deve fare i conti con queste nuove trasformazioni corporee, non sempre facili da accettare e integrare.

Il corpo quindi può essere fonte di orgoglio oppure di vergogna e imbarazzo. Questo perché le sue novità non chiedono il permesso prima di arrivare e non sempre rispettano i tempi soggettivi e la maturazione psichica del singolo, che può essere colto impreparato.

Il ragazzo e la ragazza dunque cercano un modo per rendere meno estraneo quel fisico: la fatica è tanta ed è bene che possa essere riconosciuta e accolta dai genitori! Inoltre, durante l'adolescenza avviene il primo grande incontro con un corpo abitato dalle pulsioni, che premono e che sono difficili da tenere sotto controllo, restituendo a sé e agli altri una nuova immagine.

L'importanza degli amici

L'adolescente si chiede anche: "Chi sono io per l'altro? Mi accetterà per quello che sono o per quello che ho? Mi escluderà?". Il diverso da sé è anche lo sguardo dell'altro. Non sono più gli occhi di mamma e papà a essere i soli importanti, a valorizzare, a rimandare l'immagine di chi si è, anche il confronto con il sociale diventa altrettanto fondamentale. Lo sguardo degli amici, del professore, dei coetanei assume un peso significativo, presentandosi talvolta come pungente e altre volte come accogliente e riconoscente.

Ad esempio, per le femmine l'amica del cuore è un sostegno fondamentale, che garantisce un senso di continuità nonostante tutte le trasformazioni. A tal proposito, in generale, sembra che a questa età sia proprio nello sguardo di persone con gusti, preferenze, look e interessi affini che possa venir meno la sensazione di essere diversi. Infatti, gli adolescenti ricercano l'altro simile, in grado di rimandare e valorizzare un'immagine di sé amabile.

In conclusione, è vero che è difficile in adolescenza riconoscere se stessi, il proprio corpo e la propria immagine mentre si trasformano, ma è altrettanto faticoso e importante che l'individuo sia in grado di identificare e accettare le diversità che caratterizzano l'altro.

I coetanei, in particolare, sono adolescenti alle prese con i medesimi compiti evolutivi, chiamati ad affrontare la fatica di un cambiamento interno ed esterno, alla ricerca di un'identità e di una strada originali.

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