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Il “furto” nei bambini: perchè rubano?

di Dott.ssa Giuliana Apreda - 06.10.2015 Scrivici

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Mio figlio ruba: come comportarsi e cosa nasconde questo comportamento

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Mio figlio ruba

Il “furto” nei bambini è un comportamento molto frequente, però va precisato che si può parlare di un vero e proprio furto solo dopo i 6-7 anni. Prima di questa età il bambino non ha ancora acquisito il concetto di proprietà.
Il piccolo è ancora molto “egocentrico” riesce solo  a vedere le cose soltanto utilizzando il suo punto di vista. Conosce cosa significa “mio”, anzi è tutto suo, ma non percepisce le nozioni di tuo, altrui etc.
I principi morali e l'etica sono una conquista ancora lontana per lui!

Dopo i 6-7 anni, invece, il rapporto con i coetanei acquista un significato molto importante e il bambino può rendersi conto di compiere un'azione sgradita ad un suo amichetto (il senso di colpa difficilmente compare...)

Quando un bambino ruba generalmente non lo fa solo per il valore materiale dell'oggetto sottratto. Dietro un furto, di solito, c'è quasi sempre una situazione di disagio nell'ambiente familiare, scolastico, nelle relazioni con gli altri.
Un bambino attraverso un furto tende a volersi riprendere ciò che gli è stato sottratto. Mi spiego meglio: il furto infantile assume un significato di “riappropriazione”. Si tratterebbe di una sorta di “auto-risarcimento” riferito soprattutto all'affetto, alla considerazione, all'ascolto e all'attenzione da parte di figure adulte significative per lui.

Winnicott D., pediatra e psiconalista, sottolinea che il bambino ruba principalmente a sua madre. Rubando dei soldi nel portafoglio della mamma, ad esempio, il bambino cercherà di riaffermare i suoi diritti su un bene che considera esclusivamente di suo possesso. Il furto in questi casi rappresenta un sintomo di una separazione affettiva dalla madre che il bambino non ha ancora elaborato. E come se con il suo gesto il bambino dicesse “se proprio non posso avere lei almeno mi rifaccio sulle sue cose...”

Ovviamente ogni situazione può essere diversa dall'altra ed assumere un significato diverso.

Bisogna, quindi, valutare singolarmente ogni singolo episodio e stabilire qual è il significato simbolico dell'oggetto che il bambino ruba. E' importante anche analizzare chi è la vittima e che cosa significhi per il bambino la persona a cui ha rubato qualcosa.

Come reagire se il bambino ruba

Questi comportamenti non devono essere sottovalutati anzi devono essere affrontati. E' importante sottolineare al bambino (dai 6 anni in su) che si tratta di azioni disoneste e cercare di dargli un senso.
Bisogna però evitare stigmatizzazioni umilianti del tipo “sei un ladro, un delinquente...” queste sono parole estremamente mortificanti per un bambino.

Il bambino si vergogna e raramente sa perché si comporta in un certo modo!
Etichettare ed umiliare un bambino serve veramente poco per affrontare e risolvere un problema; anzi così facendo si corre il rischio di instaurare un braccio di ferro tra lui e l'adulto. L'accusa da parte di persone affettivamente significative lo spingerà ad essere ancora più provocatore, quindi ruberò di nuovo e con maggiore frequenza.

Non dobbiamo dimenticare che il furto è la spia di un disagio più profondo e se non è capito ed affrontato può cristallizzarsi ed aprire una strada verso futuri comportamenti antisociali nell'adolescenza. Il rischio in adolescenza è proprio la formazione di un'identità negativa di sé che spesso ritroviamo in ragazzi che mostrano gravi comportamenti antisociali ed occupano le pagine di cronaca sui giornali!!!!

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