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La guerra tra Russia e Ucraina
La notte tra il 23 e il 24 febbraio 2023, pochi minuti prima delle 5, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato l'inizio "di un'operazione militare speciale" per "demilitarizzare e denazificare" l'Ucraina. Questa è la data d'inizio della guerra che a oggi ha ufficialmente portato alla morte di centinaia di miliaia di persone tra vittime civili dell'Ucraina, soldati di Kiev e militari russi morti a causa dei combattimenti. Secondo l'Unicef, tra i caduti a causa dell'invasione ci sarebbero anche 1500 minori, ma il numero sarebbe sottostimato.
Dove si trova l’Ucraina e cosa sapere sul Paese
L'Ucraina è un vasto Paese dell'Est Europa e dista circa 3 ore in aereo dall'Italia. Confina con la Russia, oltre che con la Moldavia, la Romania, l'Ungheria, la Slovacchia, la Polonia e la Bielorussia. La capitale Kiev è molto ricca con negozi di lusso e numerose attività economiche, mentre nelle campagne si vive ancora in povertà e con pochissimi servizi. L'Ucraina è divisa in 24 regioni, tra le quali il Donbass, e una repubblica autonoma: la Crimea. Parte della popolazione del Donbass ha passaporto russo e si sente separata dall'Ucraina, ovvero sono i "separatisti". Dal 1919 fino al 1960, l'Ucraina, faceva parte dell'Unione Sovietica. Dal 2014, nel Donbass c'è un conflitto a seguito della rivolta a Kiev contro l'allora presidente Janukovyč, considerato amico dei russi.
La guerra in Crimea
Per capire i motivi dell'invasione dell'Ucraina da parte dei Russi si deve tornare indietro proprio al 2014 quando è scoppiata la guerra nel Donbass. Mosca si è preso la penisola della Crimea e in seguito è stata proclamata la nascita della Repubblica Popolare di Donetsk e la Repubblica Popolare di Lugansk che, da quel momento, sono diventate indipendenti dall'Ucraina. Nel 2015 Russia e Ucraina hanno firmato gli accordi di Minsk che prevedevano il ritorno delle regioni all'Ucraina in cambio di maggiore autonomia. L'intesa però non è mai stata rispettata e così è iniziato nuovamente il conflitto.
La dichiarazione di guerra di Putin
A fine febbraio il presidente della Russia, senza prendere accordi con nessuno, ha riconosciuto le repubbliche di Donetsk e Lugansk come russe e ha fatto entrare i suoi carri armati in quei territori. Nella notte tra il 23 e il 24 fennraio, mentre era in corso il consiglio Onu sull'azione russa, Putin ha annunciato l'operazione "speciale per smilitarizzare l'Ucraina". Ma quale sarebbe il motivo della guerra? Le ragioni sono varie di tipo economico ma soprattutto geo-politico e risalgono alla Guerra Fredda tra Usa e Russia. Mosca non fa parte della Nato, un'alleanza militare tra vari Stati europei e americani. Putin, e quindi la Russia, si sentirebbe "accerchiato" dalle forze occidentali nel caso scoppiasse una guerra mondiale e vorrebbe conquistare l'Ucraina per avere uno spazio "vuoto" tra la sua frontiera e le potenze della Nato.
Come parlare di guerra ai bambini
Spiegare questa drammatica situazione ai bambini può sembrare difficile, ma allo stesso tempo è consigliabile farlo con onestà dando modo ai più piccoli di confrontarsi, esprimere le proprie paure e comprendere quello che succede. Non è consigliabile riferirsi alla guerra come a un evento lontano ma è preferibile parlarne in modo appropriato ascoltando gli eventuali timori del bimbo. È poi importante aiutarli a costruire un senso di sicurezza e di fiducia in loro stessi, nei loro affetti, nelle persone e nel futuro. Per questo è necessario informarli, senza giudicare gli avvenimenti, rendendoli partecipi di quanto accade in questo momento storico e sottolineando che si stanno cercando soluzioni per far terminare il conflitto. Per una giusta comprensione di quanto accade è utile che bambini e ragazzi non siano lasciati soli con i propri pensieri ma supportati con affetto e con il dialogo.