Nel comune di Venezia è stata lanciata un'iniziativa interessante per combattere le discriminazioni legate all'orientamento sessuale. Sono state distribuite favole contro l'omofobia negli asili nido e nelle scuole materne.
La famiglia gay che ha scandalizzato Instagram
Come leggiamo sul Corriere la promotrice del progetto è la delegata del sindaco Giorgio Orsoni per le politiche contro le discriminazioni. La stessa dirigente che qualche mese aveva proposto la sostituzione delle parole "mamma" e "papà" con "genitore". Anche questa nuova iniziativa ha scatenato i commenti e le critiche di molti, tra cui il Giornale che si sarebbe indignato per le "favola gay".
Le regole per un'educazione non sessista
Il quotidiano di Sallusti avrebbe pubblicato una notizia che titola così "Insegnare a scuola l'omosessualità è un abuso di Stato". "Il comune di Venezia compra le favole gay per gli alunni, a Milano papà diventa "genitore". Ma educare i figli spetta alla famiglia". L'articolo è firmato dal filosofo Stefano Zecchi.
Le famiglie composte da due mamme e due papà non sono più un tabù, e parlarne ai bambini dovrebbe essere un modo per far capire loro che la
può avere un'idea allargata e non bisogna discriminare nè criticare gli orientamenti legati all'orientamento sessuale. E chi se non la
scuola
, oltre ai genitori, ha il compito di
educare i bambini a determinati valori quali il rispetto
, e aiutarli a sviluppare un senso critico sui temi più importanti della nostra vita? Voi cosa ne pensate?
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