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La crescita del bambino da 0 a 6 mesi

di Dott ssa Teresa De Monte - 04.03.2021 Scrivici

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Fonte: shutterstock
La pediatra ci spiega come cresce un bambino dai 0 ai 6 mesi. Il peso, l'altezza e lo sviluppo psicomotorio sono i tre parametri da seguire con costanza

Fasi crescita neonato

Le tappe della crescita sono i primi traguardi che un bambino raggiunge durante il suo sviluppo. Esse vanno tenute d'occhio senza farsi prendere dal panico se vi sono delle variazioni rispetto al percorso e ai valori standard e si controllano essenzialmente seguendo con costanza tre parametri: peso, altezza, sviluppo psicomotorio, attraverso le tabelle percentili, ovvero dei grafici divisi per sesso, che indicano i valori relativi al peso, all'altezza e allo sviluppo psicomotorio dei bambini nei loro primi cinque anni di vita.

Queste tappe non sono casuali, esse seguono dei precisi meccanismi naturali, quasi simili in tutti gli esseri umani. Se la crescita di un neonato è scritta nel suo DNA, ci sono dei fattori, come le condizioni ambientali, l'alimentazione e le condizioni che possono influenzare e modificare il corretto andamento della crescita.

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Il peso

Il peso è un fattore fondamentale, è capace di segnare anche lo stato di salute del bambino, è il parametro di crescita più comune e più richiesto, specie dai parenti quando lo vedono per la prima volta. Il bambino appena nato viene pesato e si stabilisce se rientra nei parametri convenzionali compresi tra i 2,5 Kg e i 4,5 Kg. Nei giorni successivi alla nascita è fisiologica la perdita di circa un decimo del peso totale, che solitamente il neonato riacquista nelle successive due settimane. Le tappe a seguire, dell’andamento del peso, possono manifestare variazioni individuali, come, ad esempio, il fatto che alcuni bambini hanno una tendenza ad ingrassare più facilmente di altri, invertendo poi il processo, nel corso degli anni.

L'altezza 

L'altezza, come il peso, è una tappa importante della crescita di un bambino, tuttavia presenta ampi margini di differenza tra i bambini. Infatti può accadere che nei primi due anni il bambino risulti più basso rispetto alle misure riportate sulle tabelle e successivamente avere uno sviluppo più rapido.

Sviluppo psicomotorio

Lo sviluppo psicomotorio è un parametro di grande importanza: segnala da subito eventuali problemi o disfunzioni motorie, l’apprendimento, invece, non deve necessariamente destare preoccupazione: un bambino può avere un apprendimento più lento rispetto ai coetanei; non è un problema, importante è che mostri comunque segni di interesse, vivacità ed interazione con l’ambiente e le persone.

L’utilizzo dei parametri è utile per avere un’idea dello sviluppo del bambino, ma non devono essere presi con allarmismo in caso di disparità fra i valori suggeriti e quelli reali: un consulto con il pediatra aiuta a comprendere meglio la situazione. Il primo anno di vita del bebè è un periodo estremamente importante, ci fa assistere a una serie di cambiamenti a livello del peso, dell’altezza, della maturità psichica e sensoriale.

Fin dai primi giorni dalla nascita il neonato comincia a sviluppare abilità cognitive e psicomotorie, seguendo un percorso di crescita fatto di tappe che lo portano, passo dopo passo, a una graduale maturazione individuale. Nel descrivere le fasi evolutive del bambino va tenuto presente che le tappe sono soltanto indicative: ogni bambino, infatti, è unico e ha le sue personali priorità nel processo di sviluppo.

Quindi non è il caso di preoccuparsi se il vostro bambino raggiunge determinati traguardi leggermente in ritardo o in anticipo, mentre è importante rivolgersi periodicamente al pediatra, che saprà rassicurarvi o guidarvi nella soluzione di eventuali problemi, perché intervenire in modo mirato e tempestivo può risolvere facilmente eventuali lievi ritardi.

Il neonato a un mese

Il neonato, da disteso, già dopo una decina di giorni dalla nascita scalcia e agita le braccia, stringe il dito che gli viene posto nella mano, quando viene preso in braccio è in grado di tenere la testa eretta. Dopo i primi giorni, la crescita del neonato è sempre più rapida e alla fine dei 30 giorni dovrebbe avere un peso intorno ai 4 Kg, un'altezza ± a 50 cm.

Se sostenuto è in grado di sollevare la testa e di stare seduto, si nutre di latte materno, si accorge dei rumori, riesce a seguire con gli occhi oggetti colorati in movimento. Il pianto è il suo modo di comunicare un bisogno ed è probabile che cominci a rispondere alle coccole con dei sorrisi. Durante il primo mese egli dorme circa 19 ore al giorno, non distingue il giorno dalla notte, il suo sonno è fondamentale perché è proprio in questo momento che viene prodotto l'ormone della crescita.

Il neonato a due mesi

Nel secondo mese il lattante aumenta ancora il suo peso, fino a raggiungere i 5 Kg circa e si allunga ± a 60 cm., riesce a tenere tra le mani un oggetto leggero, assume una quantità di latte pari a circa 5 biberon al giorno. Il secondo mese rappresenta il momento in cui possono comparire i primi dolori, come le coliche, e si possono manifestare eczemi o dermatite atopica sulle guance, sulle gambe e/o sui polsi, solitamente regredibili rapidamente e spontaneamente. Il bambino comincia a dormire sempre meno rispetto al primo mese di vita e i pianti si fanno più frequenti, soprattutto a fine giornata.

Durante il terzo mese il suo peso continua a crescere costantemente al ritmo variabile di ± 150 grammi alla settimana se viene allattato al seno o con latte artificiale: nel primo caso la sua crescita sarà più rapida mentre lo sviluppo dell'altezza può subire un rallentamento. Lo sviluppo psicomotorio del bebè ora diviene più importante: compie movimenti volontari, non è più solo istintivo, afferra gli oggetti, si porta il piedino in bocca, gira la testa da entrambi i lati, può stare seduto. Sono questi i primi segnali di una presa di coscienza delle proprie capacità e che mette alla prova quotidianamente attraverso tutte queste piccole azioni.

In questo trimestre la crescita del neonato può, però, non essere costante mensilmente ed essere invece più intensa in alcune settimane e meno intensa in altre. Più che l'aumento generale del peso è importante verificare che questo segua un andamento abbastanza regolare e che non si arresti per troppe settimane consecutive. Non bisogna quindi, come molte mamme fanno, forzare i bambini a mangiare troppo contro la loro volontà. La crescita, a tre mesi, fa segnare traguardi importanti anche a livello di sviluppo delle capacità motorie e cognitive: il bambino compie i primi sforzi per cercare di tenere sollevata la testa in posizione eretta, comincia a usare le mani, sorride ai volti più familiari e diventa più curioso nei confronti dell'ambiente circostante che osserva in modo più insistente.

Questi primi sforzi giungono a compimento solitamente nel quarto mese, quando il bambino riesce a girare la testa, a giocare con le mani e ad emettere piccole risa. Messo a letto in posizione supina, ruota la schiena verso destra e a sinistra e tenta di girarsi spontaneamente su ambo i lati.

Al quinto mese inizia a mostrare consapevolezza del proprio corpo: riesce perfino ad afferrare gli oggetti anche se a volte non riesce a lasciarli in maniera volontaria. Ovviamente in questa fase è opportuno dargli la possibilità di conoscere gli oggetti e giocarci manualmente. Non sempre in questo mese riesce a stare seduto in maniera stabile quindi non forzatelo.

Il neonato a sei mesi

A sei mesi queste capacità diventano più evidenti anche in posizione prona. Durante il sesto mese, inoltre, il ritmo della crescita comincia ad aumentare di intensità, preparandosi al terzo trimestre di vita in cui in media il peso aumenta di circa 400 o 500 grammi ogni mese. Comincia a svilupparsi la "lallazione", ossia la combinazione senza significato di sillabe di consonanti e vocali come ba-ba-ba, ta-ta-ta, ga-ga-ga.

Verso la fine del sesto mese è possibile che alcuni bambini riescano a dire anche mamma e papà.

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