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Esogestazione
9 mesi dentro e 9 mesi fuori: perché le nostre nonne dicevano così quando si riferivano alla nascita e ai primi mesi di vita di un bambino? Oggi il primo periodo dopo la nascita viene definito dagli esperti "esogestazione" (mentre l'endogestazione è il periodo che il bambino cresce nel pancione della mamma) ed è una fase cruciale per il piccolo, ma anche per la neomamma, al punto tale che secondo alcuni studiosi lo sviluppo del bambino non si completa dopo i nove mesi di gravidanza, ma dopo nove mesi di vita fuori dalla pancia.
Cos'è l'esogestazione
L'esogestazione è definita come il momento in cui, dopo il parto, si verifica una simbiosi tra madre e neonato, che porta a ricercare il contatto come bisogno naturale di entrambi. Questo periodo cruciale è caratterizzato da una connessione istintiva profonda tra la madre e il suo bambino, che va oltre l'esperienza della gestazione intrauterina. Durante questa fase, il contatto fisico e l'interazione emotiva giocano un ruolo fondamentale nel favorire lo sviluppo sano e il benessere sia del neonato che della madre.
L'importanza del contatto
La connessione istintiva tra madre e neonato è un fenomeno che si manifesta immediatamente dopo il parto. Dopo nove mesi di intima vicinanza, il bambino cerca istintivamente il contatto con la madre. Questo bisogno è guidato dalla necessità di sicurezza, protezione e nutrimento. La madre, d'altra parte, è spinta istintivamente a rispondere a questi bisogni, offrendo affetto, calore e cura. Il contatto fisico e l'affetto reciproco tra madre e neonato durante l'esogestazione contribuiscono all'instaurarsi di un attaccamento sicuro e duraturo, promuovendo il benessere emotivo, fisico e neurologico di mamma e bambino.
I benefici per il neonato
L'esogestazione offre una serie di benefici importanti per il neonato. Durante questo periodo, il contatto pelle a pelle tra madre e bambino favorisce la regolazione termica del neonato, aiutandolo a mantenere la temperatura corporea ottimale.
Inoltre, la vicinanza fisica permette una migliore regolazione cardiaca e respiratoria del neonato, riducendo il rischio di complicanze e favorendo una transizione più morbida dall'ambiente uterino al mondo esterno. Oltre agli aspetti fisici, l'esogestazione promuove lo sviluppo neurologico e cognitivo del bambino, stimolando la formazione di connessioni neurali e facilitando l'apprendimento e la memoria.
I benefici per la mamma
Il contatto intimo con il bambino dopo il parto stimola la produzione di ormoni come l'ossitocina, noto come l'ormone dell'amore. L'ossitocina favorisce un senso di benessere nella madre, contribuendo a ridurre lo stress e promuovendo una connessione emotiva profonda con il neonato. L'esogestazione offre un'opportunità preziosa per la madre di instaurare una relazione empatica con il suo bambino, permettendole di conoscere meglio le sue esigenze e di sviluppare un legame profondo. Questo periodo di contatto intimo favorisce anche l'allattamento al seno.
Quanto dura l'esogestazione
L'esogestazione è un periodo magico che circa 9 mesi e proprio come la gravidanza si divide in tre trimestri. È un momento di intenso contatto tra la mamma e il neonato, in cui si sviluppa un legame speciale che dura per sempre.
- Nel primo trimestre di vita, quando il bambino arriva al mondo, inizia subito il contatto fisico e sensoriale. È come se avvenisse un incontro magico, in cui il bambino riconosce la mamma attraverso la voce, l'odore, il tocco e la vista. È un momento di imprinting primario, in cui si stabilisce il primo legame profondo tra mamma e bambino. È incredibile vedere come il neonato risponda agli stimoli della mamma e come inizi a scoprire il mondo attraverso il contatto fisico.
- Nel secondo trimestre, mamma e bambino si conoscono sempre meglio. Si creano una routine e una sincronia perfetta. L'allattamento diventa un momento di intimità e nutrimento reciproco. Il bambino comincia a esplorare il mondo intorno a sé, a sorridere e a rispondere in modo sempre più differenziato alle persone. È un periodo in cui si sviluppano le prime relazioni sociali, in cui il bambino inizia a giocare e a interagire con altre persone.
- Nel terzo trimestre, il bambino diventa sempre più autonomo. Inizia a muoversi, a gattonare e a esplorare il mondo in modo indipendente. La mamma può finalmente ritrovare un po' di spazio per sé, mentre il bambino si avventura in piccole avventure. Nonostante questa apparente separazione fisica, il legame madre-bambino continua a crescere e a consolidarsi. È come se si creasse un legame invisibile, che li unisce per sempre, anche quando sono fisicamente distanti.
Durante l'esogestazione, sia la mamma che il neonato sperimentano un mix di emozioni.
Ci sono momenti di gioia e di sorrisi, ma anche momenti di sfida e di crescita. È un percorso di scoperta reciproca, in cui mamma e bambino si conoscono a fondo, imparano a fidarsi l'uno dell'altro e a crescere insieme.