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Esercizi per il Ritardo del Linguaggio nei Bambini
Su internet si trovano tantissimi post di genitori preoccupati che cercano consigli perché il proprio figlio ha iniziato a parlare tardi o è molto indietro con il linguaggio. Molti di questi genitori, il cui figlio sembra svilupparsi normalmente per il resto, spesso riferiscono che viene loro detto di non preoccuparsi, che forse qualcuno in famiglia "ha iniziato a parlare tardi" o che "soprattutto i maschietti a volte parlano tardi". Altri genitori mi dicono che il loro medico ha detto loro di aspettare fino a quando il bambino avesse almeno due anni e mezzo, 3 anni prima di chiedere aiuto. Solitamente i primi ad accorgersene sono i genitori e, spesso, viene suggerito loro di "aspettare e vedere". Questa può essere una situazione che crea molta confusione per i genitori che vogliono fare del loro meglio per il loro bambino.

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Come riconoscere un bambino con ritardo del linguaggio
- Perché mio figlio non sta ancora parlando?
- Mio figlio dovrebbe usare più parole?
- Cosa posso fare per aiutare mio figlio a parlare meglio?
- Perché non riesco a capire cosa dice mio figlio?
- Mio figlio ha bisogno di logopedia?
Vi siete mai posti queste domande? Se sì, forse vostro figlio potrebbe avere un ritardo nel linguaggio.
In genere si parla di ritardo del linguaggio quando un bambino usa meno di 10 parole a 18 mesi di età o meno di 80 parole a 2 anni, anche se non esiste una regola precisa. Alcuni bambini riescono a “recuperare” da soli, altri necessitano di terapia logopedica ma non c'è modo di dire quale strada prenderà un bambino specifico.
L'approccio "aspetta e vedi" fa perdere tempo prezioso ed è il risultato di idee sbagliate sullo sviluppo del linguaggio tipico. "Tutti i bambini si sviluppano secondo il loro ritmo" è un'altra frase comune che i genitori incontrano quando cercano una spiegazione per le difficoltà del loro bambino. Mentre i bambini si sviluppano al loro ritmo in una certa misura, sappiamo che ci sono alcune pietre miliari che dovrebbero essere raggiunte in un'età specifica.
Quando non vengono raggiunte, questo diventa motivo di preoccupazione. Mentre alcuni bambini sembrano recuperare da soli, altri no e alcune volte il recupero non è comunque ottimale.
Il bambino con ritardo del linguaggio è un bambino di età compresa tra 18 e 30 mesi che in genere sviluppa abilità di gioco, abilità motorie, capacità di pensiero e abilità sociali, ma ha un vocabolario limitato e un linguaggio scarso per la sua età. Questi bambini hanno più probabilità di avere una storia familiare di problemi di linguaggio, di essere maschi prematuri.
Importanti pietre miliari della lingua
Se vostro figlio non ha ancora raggiunto queste pietre miliari, dovrebbe essere visto da un logopedista:
- A 18 mesi dovrebbero usare almeno 20 parole, inclusi diversi tipi di parole, come i nomi, i verbi, le preposizioni, aggettivi e parole sociali.
- A 24 mesi dovrebbero usare almeno 100 parole e combinare 2 parole insieme. Queste combinazioni di parole dovrebbero essere generate dal bambino e non essere combinazioni "ciao ciao", ma combinazioni di parole vere come “cane andato”.
Naturalmente l’inserimento all’asilo aiuta ma è impossibile prevedere quali bambini riusciranno a raggiungere i loro coetanei autonomamente. Ci sono, tuttavia, dei casi in cui è più probabile che un bambino mantenga le difficoltà di linguaggio: se il bambino ha una storia di otiti o raffreddori, se possiede un numero limitato di suoni consonantici e usa soprattutto vocali (non usa combinazioni consonanti-vocali a 8 mesi), se non collega le idee e non ha gioco simbolico e se non imita.
Potrebbe invece esserci altro oltre ad un ritardo del linguaggio se:
- presenta un comportamento stereotipato
- non sembra capire cosa state dicendo quando non fornite segnali non verbali
- non sente se non siete di fronte a lui ed è spaventato dai rumori forti
- ha difficoltà a giocare con i compagni.
Stimolare linguaggio e comunicazione a casa (logopedia)
- Parlate di quello che state facendo. Descrivete le azioni che state eseguendo, ciò che vedete, ciò che sentite e odorate. Il bambino imparerà dal sentirvi parlare di tutte queste cose. Importante è mantenere le frasi brevi. Come regola generale, dovreste parlare con frasi della stessa lunghezza di quelle di vostro figlio o leggermente più lunghe. Non abbiate paura di ripetere le stesse parole molte volte, i bambini imparano attraverso la ripetizione!
- Un’altra strategia simile alla precedente è parlare di ciò che sta facendo vostro figlio. Potete nominare gli oggetti che usa, le azioni che sta facendo, come si sente, che cosa sente, ecc. Assicuratevi di continuare a usare frasi che sono uguali o leggermente al di sopra della lunghezza delle frasi che vostro figlio sta usando.
- È utile anche espandere le frasi pronunciate dal bambino. Se, ad esempio, dice "palla", potreste dire "voglio la palla", "la palla bianca".
- Cerca di tradurre in parole le richieste che tuo figlio fa a gesti ma anche di inserire gesti insieme alle parole pronunciate.
- Pronunciare le parole tenendo l’oggetto vicino alla bocca (questo porta l'attenzione dei bambini alla bocca).
- Si può lavorare sul vocabolario del bambino facendogli scegliere delle immagini o oggetti e chiedendogli poi "dov'è il cane?" e aiutarlo a indicare il cane nell’immagine o tra i giochi. Questo può essere fatto anche mentre si legge insieme un libro, quindi potete chiedere a vostro figlio di indicare un oggetto nel libro. I libri sono sempre ottimi per sviluppare il linguaggio!
Giochi educativi con bambini con ritardo del linguaggio
I migliori giochi da svolgere per favorire lo sviluppo del linguaggio sono ad esempio i giochi sonori, le bolle di sapone (usare parole come su-giù, grande-piccolo), giochi di burattini (che chiacchierano tra di loro o con il bambino stesso), libri, immagini o foto da guardare e descrivere. Un gioco che amano i bambini piccoli è buttare gli oggetti dentro ad un contenitore e magari salutarli (“diciamo ciao alla macchinina”), canzoni da ripetere e mimare, nascondere oggetti nella stanza e trovarli a turno (si può utilizzare il linguaggio in vari modi e il bambino è molto motivato).
No, all’utilizzo di tablet, cellulari e televisione per intrattenere il bambino; sì, al largo uso del gioco simbolico.
Vorrei infine sottolineare che nel dubbio è sempre meglio chiedere il parere di un esperto piuttosto che perdere tempo prezioso, comunque saprà darvi dei consigli per migliorare la comunicazione. Ascoltate il vostro istinto, le madri sono le prime ad avvertire se c’è qualcosa che non va!