Tabù in famiglia, quali sono i più diffusi?
E per questa ragione l'
Organizzazione Mondiale della Sanità
ha stilato una serie di indicazioni per capire quando e come si deve avviare un programma di
educazione sessuale
, a scuola come a casa.
Non deve sorprendere che le indicazioni partano
già prima dei 4 anni
, perché i bambini di oggi sono esposti ad una miriade di stimoli, attraverso gli
e digitali, sin da piccoli ed è opportuno iniziare a parlare, con il
linguaggio
adatto ad ogni fascia di età, di sesso e sessualità ben prima di quanto non si sia fatto fino ad ora. Anche per dotare i bambini di strumenti utili per poter riconoscere l'
sessuale.
EDUCAZIONE SESSUALE AI BAMBINI, MONTA LA POLEMICA
E allora scopriamo che ogni
area tematica
indicata dall'OMS (“Il corpo umano e lo sviluppo”, “Fertilità e riproduzione”, “Sessualità”, “Emozioni/affetti”, “Relazioni e stili di vita”, “Sessualità, salute e benessere”, “Sessualità e diritti” e “Influenze sociali e culturali sulla sessualità” può essere in qualche modo affrontata nelle
diverse fasce di età
: 0-4 anni, 4-6 anni, 6-9 anni, 9-12 anni, 12-15 anni, e dai 15 anni in su.
Ma come si può parlare di sessualità ai
bambini del nido
?
Secondo gli esperti dell'OMS è possibile trasmettere informazioni sulla
masturbazione
infantile precoce, sulla scoperta del corpo giocando al dottore, mentre tra i
4 e i 6 anni
gli educatori potranno cominciare a parlare dell'amore e delle relazioni con le persone.
L'
vera e propria dovrebbe iniziare con la
scuola primaria
, con lezioni più precise sul corpo, sui metodi contraccettivi, sulla masturbazione e sull'eiaculazione.
Dai 9 anni in su
è il momento di parlare delle conseguenze dei apporti sessuali non protetti, mentre
dopo i 12 anni
di gravidanze indesiderate e di pianificazione familiare, introducendo anche l'argomento dell'aborto. E' questo anche il momento giusto per parlare con ragazzi della prostituzione e della pornografia.