Tuo figlio urla, dà calci e morde quando si arrabbia? Per lui l'obbedienza non esiste? Rifiuta di fare qualsiasi cosa gli dici? E' arrivato il momento di intervenire e di cercare di limitare la sua turbolenza. Ci sono genitori che davanti ai capricci del bambino rispondono con urla e schiaffi. Ma esiste un altro approccio educativo che può servire a migliorare la situazione: la disciplina positiva.
Molti genitori ammettono di non avere molta pazienza e di rispondere ai capricci con punizioni corporali (LEGGI). Ma non è detto che la sculacciata sia efficace, in quanto spesso i bambini considerano le punizioni corporali come l'unico metodo che hanno i genitori per farsi rispettare e, a lungo andare, il dialogo tra genitori e figli ne risente.
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La disciplina positiva, invece, si basa sull'idea che per educare un bambino è indispensabile una serie di principi che favoriscono l'interazione tra genitori e figli e permettono ai genitori di rispettare la dignità del bambino, soprattutto nelle situazioni di conflitto. Quindi niente punizioni verbali nè fisiche.
Non si deve pensare, tuttavia, che la disciplina positiva sia troppo permissiva: non vuol dire lasciar fare ai propri figli tutto quello che vogliono e nemmeno non mettere regole e limiti a quello che possono fare. Si tratta semplicemente di un approccio diverso per educare i bambini, che serve anche ad insegnargli a gestire la frustrazione e la rabbia senza ricorrere alla violenza.
In questo modo il bambino imparerà ad autoregolarsi. Il bambino deve essere trattato con rispetto, in modo che imparerà anche a rispettare gli altri. Inoltre le regole che gli vengono imposte devono essere spiegate chiaramente e devono essere adeguate all'età del bambino.
I bambini hanno bisogno di regole, ma queste non devono essere imposte con violenza. Anche se, spesso, i genitori si sentono sopraffatti dall'atteggiamento dei figli, non sanno bene come calmarli e pensano che una sculacciata non può che far bene. In realtà, secondo la disciplina positiva, i genitori dovrebbero prima cercare di calmarsi e poi trovare il modo per imporre la propria autorità in maniera dolce per contribuire al benessere dei bambini.
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Bisogna prima di tutto cercare di porre limiti al proprio bambino in maniera affettuosa ma ferma. Poi si deve aiutare il bambino a comprendere la differenza tra i modi di comportarsi che sono considerati accettabili e quelli inaccettabili. Si deve aiutare il bambino ad essere più consapevole di quello che prova e delle cose di cui ha bisogno. Si deve mostrare al bambino come tenere in considerazione le esigenze degli altri. Ed insegnargli a gestire le sue emozioni e a controllarsi. E' senza dubbio importante capire perché il bambino si comporta così. Quindi davanti a un capriccio, considerato eccessivo, invece di rispondere con uno schiaffo, cercate di capire perché il bambino si sta comportando così e ad imparare a parlargli in maniera tranquilla.