a cura di Parlare con i bambini
Il
timore delle visite mediche
è un po' il filo conduttore di questa rubrica: affrontiamo il
tema della comunicazione medico-paziente
in parte proprio per sconfiggere questo timore sul nascere, come abbiamo detto nel primo articolo. Per questo, è importante che gli adulti, medici e genitori, siano consapevoli di come si può creare tra medico e piccolo paziente una relazione attiva, consapevole e non timorosa.
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Per aiutare a fondo i bambini e le bambine, è importante
capire quali sono i timori che li assalgono
, al momento della visita. Un'indagine attenta del loro punto di vista, infatti, può aiutarci a prevenirle e a dare le risposte adeguate senza limitarci ad un generico (e inefficace) “Ma di cosa hai paura?! Non fa niente, non è niente.”
I bambini temono la separazione dai genitori
: se è necessario che questo avvenga, è bene rassicurarli sulle motivazioni e sul fatto che potranno ritrovarsi presto. In base all'età, può essere consigliabile che una persona faccia loro da punto di riferimento durante i momenti da soli. Ricordo che da piccola ho subito un piccolo intervento e che l'infermiera che mi ha fatto salutare la mia mamma, in sala operatoria mi ha tenuto in braccio durante l'anestia e mi ha aiutata a fare con lei il conto alla rovescia.
La paura di provare dolore è un'altra fonte di preoccupazione
: è importante che gli adulti spieghino ai bambini cosa sentiranno. A volte, può essere utile simulare un piccolo pizzico per preparare i bambini più piccoli alla sensazione di un'iniezione.
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La
figura del medico in camice bianco
è di per sé fonte di ansia, specialmente se non è il medico di fiducia già conosciuto dai bambini. Inoltre, la fretta, la concitazione del personale, in certe situazioni, può essere dai bambini come disinteresse o antipatia. E' importante spiegare ai bambini che il contesto spesso induce questi comportamenti e che i medici si stanno prendendo cura di loro. A volte, anche
piccoli segnali di attenzione da parte dei medici
possono essere di grande aiuto: non si deve mai dimenticare che il bambino deve essere 'al centro' della sua relazione di cura.
I bambini temono l'ignoto
che vedono insinuarsi dietro una situazione che non capiscono del tutto: possono immaginare che la loro malattia sia più grave di quanto è stato loro detto, oppure che dovranno affrontare interventi o restare in ospedale. Alcuni possono iniziare a temere che la situazione sia tanto grave da non avere soluzioni.
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E' davvero importante che
non ci limitiamo, di fronte alla paura dei bambini, a rassicurarli in modo generico o a ridicolizzarli per timori che a noi possono sembrare futili
: la cura non è solo un momento, un episodio, ma un insieme di pratiche e situazioni che accompagneranno i bambini nel loro percorso.
Iniziare in modo fiducioso e rispettoso il rapporto con il medico significa anche imparare ad avere un buon rapporto con la propria salute e affrontare le cure nel modo migliore.
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Link di approfondimento:
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