a cura di Jessica (Parlare con i bambini)
"
Lei si scusò e mi toccò con la mano.
I dottori mi operarono, mi fecero iniezioni e bendarono il mio corpo.
Ma fu la sua mano a salvarmi la vita
"
(J. S. Foer)
Ho una paura matta dei medici.
Penso anche di sapere da dove venga. Quando ero piccola, era ancora diffusa l'idea che i bambini piccoli non capissero molto e che comunque dimenticassero in fretta. Era anche diffusa l'idea che bastasse essere in più adulti, così
tenere fermo il piccolo e fargli prendere la medicina
. In fondo, il medico pietoso fa la piaga... lo sappiamo. Oggi però sappiamo anche tante altre cose. Che i bimbi capiscono sentono e ricordano. E che le prime esperienze possono segnare.
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Possono anche essere superate, ma lasciano delle tracce. Ad esempio,
la paura dei medici a volte è più forte e reale della paura delle malattie
e alcuni adulti possono avere difficoltà a sottoporsi a regolari e preventivi controlli, mettendo così in atto comportamenti rischiosi per la loro salute. Quando si tratta della salute, infatti, non basta sapere qual è la cosa giusta da fare: i timori e le abitudini possono sovrastarci ed essere più forti, come sa bene chi non riesce a fare una dieta o a smettere di fumare.
Tra gli obiettivi che mi sono data come mamma, uno è quello di
aiutare mia figlia - per quanto sta in me - a crescere forte e senza paure
. In particolare, senza la paura del dottore. Perché possa sempre fare le scelte più sagge per la sua salute. Oggi questo è possibile grazie non solo al buon senso che per fortuna molti medici, infermieri, genitori e nonni hanno, ma anche grazie a studi che hanno elaborato e testato le
.
Non solo. Questi studi suggeriscono anche le
strategie più efficaci per affrontare il colloquio con il medico
che nel caso dei pediatri è sempre complicato perché oltre a medico e paziente c'è il genitore cui spetta il compito difficilissimo di fare da facilitatore tra i due, specialmente quando il bambino è ancora piccolo.
Il colloquio con il medico può essere particolarmente difficile in situazioni d'emergenza. Può essere particolarmente difficile anche
parlare con i bambini di malattie croniche o particolarmente dure
. Le parole in questi casi sono sempre difficili da trovare. Come mamma, ho deciso di mettermi alla ricerca delle
buone pratiche suggerite dagli studi di settore
. Mettendole in comune in questa rubrica, spero che insieme potremo rifletterci e trovare altri aspetti critici da migliorare e altre buone pratiche che possano aiutarci a creare, sempre di più, una
comunicazione medica a misura di bambini
.
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Raccontateci le vostre esperienze, scrivendomi a
oppure unendovi ala
pagina FB Parlare con i bambini
. Alla prossima settimana!