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Sviluppo dell'intelligenza nel bambino
Il processo di apprendimento è strettamente associato allo sviluppo neuro cognitivo del bambino ma ciò che stimola e favorisce la sua celere evoluzione è la possibilità di parlare e di essere incoraggiato dal genitore. In particolare è proprio il livello di istruzione degli adulti a favorire il progressivo sviluppo dell’intelligenza nei bambini e negli adolescenti.
Una ricerca realizzata da Nature Neuroscience (2015) sullo studio di 1.099 ragazzi ha stabilito una correlazione positiva tra la scolarizzazione genitoriale e la crescita della corteccia cerebrale nei figli. Già dal lontano 1962, presso l'Università del Kansas, Betty Hart e Todd Risley, due psicologi dell’età evolutiva cominciarono a fare delle valutazioni sui fattori ambientali che potessero stimolare l’intelligenza, la comunicazione e il linguaggio nei piccoli. Infatti, sembra che alle scuole elementari fossero già “strutturati” e che il tempo dell’acquisizione subitanea fosse precedente.
In effetti, durante le prime fasi dell’apprendimento del linguaggio, se il bambino è stimolato in maniera idonea, tende letteralmente ad “assorbire” molte più parole rispetto ai coetanei per i quali non vi è la stessa possibilità. E questo dipende proprio dagli adulti, dal loro livello culturale, dalla condizione economica e soprattutto dal tipo di incoraggiamento che forniscono. La differenza tra classi sociali è importante, ma le ricerche non si sono fermate lì poiché la possibilità di sviluppare un’intelligenza più fervida non è legata solo all’ambiente e a fattori di tipo genetico quanto piuttosto all’evoluzione e allo sviluppo del cervello.
L’accrescimento dei neuroni durante la vita intrauterina, in particolare tra il III e il VI mese, e le sinapsi che si strutturano ne definiscono la crescita fino ai due/tre anni dopodiché il numero decresce poiché il cervello si adopera per “ripulire” ciò che non serve procedendo alla sua maturazione.
Tutto ciò che avviene nell’ambiente circostante , quindi, condiziona fortemente il livello di intelligenza del bambino. Le attenzioni a lui rivolte, gli sproni e gli stimoli che gli vengono forniti producono un’evoluzione sostanziale del cervello a differenza del bambino che cresce in un contesto privo delle stesse spinte.
Un’altra variabile è fornita dal “clima” affettivo nel quale il piccolo cresce, per cui è più probabile che “traumi”, esperienze dolorose o deprivazioni anche sul piano relazionale possano “bloccare” questi processi di maturazione cognitiva. Le ricerche fanno riferimento altresì a situazioni familiari di serenità e armonia che favoriscono il progredire di connessioni neuronali.
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Qual è il momento di maggiore espansione intellettiva in un bambino?
Entro i tre anni è tutto più o meno stabilito per cui qualsiasi incentivo, sia per il linguaggio il cui periodo di particolare fervore è l’esplosione del vocabolario attorno ai 21 mesi cioè quando impara nuove parole più rapidamente che mai, e sia per le successive fasi dell’apprendimento, ottiene il massimo del riscontro in questo lasso di tempo. Con un po’ di pazienza e creatività si può agevolare, pertanto, lo sviluppo dell’idioma attraverso un dialogo aperto raccontando ciò che quotidianamente avviene.
La comunicazione deve essere lenta e le sillabe ben scandite in modo tale da favorire la comprensione e il nesso di causalità tra il termine e gli eventi e non soffermarsi soltanto a pronunciare il nome dell’oggetto o indicare ciò che il piccolo deve o non deve fare, ma partecipare in maniera più presente spiegando anche i particolari e dando delle motivazioni. Non è necessario utilizzare un eloquio complesso poiché il piccolo è portato ad ascoltare e a imitare ciò che gli viene riferito compreso il suono e il tono con cui vengono pronunciate le parole.
Si possono usare strumenti, giochi e, anche per gli habitat più poveri, si può fornire un bagaglio notevole di stimoli prendendo spunto da qualsiasi elemento e facendosi supportare dalla fantasia.
Le immagini stimolano tantissimo l’immaginazione e la capacità di accostare la parola a un oggetto. Queste possono essere favorite anche tramite il disegno o il gioco. Premiarlo con asserzioni, sollecitudini e complimenti favorisce il consolidamento dell’autostima e il bambino è maggiormente motivato a produrre più sforzo per raggiungere livelli più elevati.
Come favorire lo sviluppo dell'intelligenza e della comunicazione in un bambino
- Leggere ad alta voce un racconto, una favola permette di ascoltare per poi ripetere. Anche se non immediatamente il bambino sarà in grado di assimilare i concetti.
- Parlare, cantare e giocare sollecitano la comunicazione e favoriscono una miglior qualità della relazione. Per lui diventa quindi meno faticoso l’apprendimento e la possibile correzione di una locuzione.Tutto questo può essere realizzato anche all’aria aperta, in piena campagna o al mare.
L’attenzione dell’adulto nei confronti del figlio è la componente principale poiché così si sente importante e gratificato ogni qualvolta ottiene un successo! Il riconoscimento di sé e dell’altro favoriscono una maggiore sicurezza e lo motivano a ricercare nuovi successi avvantaggiando altresì lo sviluppo della sua intelligenza. L’educazione affettiva sostiene lo sforzo sin dai primi momenti di vita e mira ad ottenere il raggiungimento di un livello più elevato di affermazione di sé e di autodeterminazione potenziando lo sviluppo dell’intelligenza emotiva e cognitiva.