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Come passare dal lettino al letto classico: tutti i trucchi da conoscere

di Laura Losito - 27.08.2018 Scrivici

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Fonte: iStock
Come passare al letto senza sbarre? Ecco qualche consiglio per organizzare, nel migliore dei modi, il trasferimento dal lettino al letto normale

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Come passare al letto senza sbarre

Quando passare dal lettino al letto classico? La risposta è: dipende! Potremmo dire che, generalmente, lo spostamento avviene intorno ai due anni, ma la tempistica è estremamente soggettiva. Alcuni genitori compiono questo cambiamento quando c’è un altro bambino in arrivo, e c’è quindi la necessità di destinare il lettino al bebè, altri si decidono solo quando il bimbo inizia a non starci più fisicamente o ancora, quando si accorgono che il bambino cerca di arrampicarsi sulle sbarre per “evadere” (spesso riuscendoci).

A prescindere da questo, in molti si chiedono se il passaggio non crei, in qualche modo, difficoltà al bambino, soprattutto se viene “estromesso” del suo lettino per l’arrivo di un bebè. Bisogna dire che, per ogni bambino o quasi, qualsiasi gesto o passaggio lo faccia sentire “grande” è di solito benissimo accetto, perchè fonte di orgoglio e gratificazione: ma se volete organizzare il trasferimento nel migliore dei modi, ecco qualche consiglio per voi.

Prima regola: affrontate il cambiamento insieme

Prima di iniziare con le operazioni, è buona norma parlare con il piccolo annunciandogli con gioia che presto avrà un letto più grande, appropriato alla sua età. L’atteggiamento da parte nostra deve essere positivo, ma è necessario anche essere aperte alle sue reazioni, senza prevaricarlo. Ed è meglio evitare di dire che deve lasciare il lettino perchè serve al bebè in arrivo. Se proprio non ne vuole sapere, è meglio rimandare: a volte è sufficiente qualche settimana, altre volte i tempi sono più lunghi. In questo caso, è meglio farsi prestare un secondo lettino piuttosto che forzare troppo la mano!

Cosa fanno gli altri bimbi

Fare confronti è, come sempre, da evitare, ma mostrare ai nostri figli cartoni animati o libri in cui altri bambini dormono in un letto “da grandi” è un altro paio di maniche. Quindi no al “Luigi dorme già nel letto da grandi da tre mesi” ma sì al mostrargli esempi di altri bimbi che lo fanno, nell’ottica di rassicurarli - e non di mettere loro pressioni giocando sulla competizione.

La routine della messa a letto non deve cambiare 

Un primo e importante aspetto affinché il passaggio avvenga nel migliore dei modi riguarda la routine. È noto come la routine della messa a letto sia un passaggio chiave fin dalla nascita, soprattutto per i bambini che fanno fatica a dormire. La stessa tabella di marcia va mantenuta anche ora che vostro figlio dormirà in un letto “da grande”: i piccoli-grandi rituali sono sempre utili per far sentire i bambini rassicurati.

Creare un letto che lo conquisti  

Quando acquistate il letto e soprattutto la biancheria, potete portare con voi il bambino e, nei limiti del possibile, farlo scegliere. Resterete stupite di quanto si innamorerà di copripiumini e federe con i suoi personaggi preferiti e questo, ovviamente, lo metterà in una disposizione positiva nei confronti del cambiamento. Perlomeno in un primo momento, permettetegli di mettere nel letto tutti i peluches e i giochi che desidera e magari aggiungete anche la copertina di quando era neonato.

Il letto e la camera devono essere in piena sicurezza 

È un’ovvietà, ma ci sembra corretto ripeterlo in questa sede: il letto deve essere perfettamente sicuro. In un primo momento, se temete che possa cadere, potete montare delle sbarre rimovibili ai bordi, e magari mettere per terra, sui tre lati, una trapunta o un materassino. Controllate che non ci siano altri pericoli, ad esempio mensole su cui potrebbe sbattere la testa o oggetti in cui potrebbe inciampare: ricordate che ora non ha più le sbarre, potrebbe uscire dal letto e camminare per la stanza, magari al buio, in qualsiasi momento.

Dove posizionare il letto?

Nel limiti del possibile, mettete il letto nello stesso punto dove era il lettino. Magari, per un periodo di transizione potete lasciarli entrambi nella stanza, o ad esempio riservare il lettino al sonnellino pomeridiano, o al gioco. Spesso far sparire il lettino e semplicemente rimpiazzarlo con il letto normale può non essere una buona idea.

I dispositivi da rumore bianco

Avete mai provato un dispositivo da rumore bianco? Di solito vengono consigliati ai neonati, che potrebbero paradossalmente trovarsi a disagio a dormire nel silenzio più assoluto.

Se ne avete già uno è il momento di tirarlo fuori, mentre se non lo avete potete provarlo ora: si tratta di dispositivi che emettono rumori molto rilassanti, filtrando, peraltro, eventuali interferenze e attutendo i rumori improvvisi. Se ne trovano di tantissimi tipi online e di solito costano sui 20-30 euro: se volete solo fare un tentativo, fatevelo prestare da un’amica. In aggiunta o in alternativa, potete provare le luci notturne, se il piccolo ha difficoltà a dormire al buio. Perchè tutto questo? Perchè a volte alcuni bambini potrebbero avere una sorta di “regressione” e fare fatica ad addormentarsi in un letto grande. Di solito è una fase che dura pochi giorni, ma ben venga qualsiasi oggetto li possa aiutare!

Non passare dal pannolino al vasino nello stesso momento 

Con la maggior parte dei bambini, non è il caso di effettuare contemporaneamente il passaggio da pannolino a vasino: meglio una cosa per volta! Tuttavia, alcuni genitori ne approfittano per far sparire il ciuccio insieme al lettino da “bambino piccolo”: tentar non nuoce!

E se il cambio di letto coincide con il cambio di stanza?

Per alcuni genitori, il cambio di letto coincide con il cambio della stanza in cui il bambino dorme: prima in quella dei genitori, poi nella sua cameretta. In questo caso, al di là di dispositivi che possono essere utili (come quelli per il rumore bianco o le luci da notte di cui abbiamo già parlato) potrebbero essere necessari degli accorgimenti in più. Tenete conto che cedere subito ad eventuali proteste potrebbe essere in qualche modo recepito come un’ammissione che la cameretta è in effetti un luogo poco sicuro. È quindi necessario avere tanta pazienza e, soprattutto all’inizio, restare un po’ di tempo nella stanza mentre il bambino è nel suo letto, raccontando storie e rassicurandolo. Diciamo però apertamente che, dopo che si sarà addormentato, anche noi andremo a dormire nel nostro letto.

Mettete in conto di dover tornare indietro 

Può essere che il vostro bimbo non sia ancora pronto per il letto da grande.

Se a distanza di tempo continua a impiegare tantissimo tempo per addormentarsi anche quando è stanco, viene a bussare alla vostra porta varie volte ogni notte, o peggio si mette a gironzolare per la casa, probabilmente i tempi non sono ancora maturi: meglio tornare al lettino e riprovare tra un po’.

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