Come insegnare ai bambini la parità di genere
La parità di genere è un argomento hot (lo è stato in particolar modo nell’ultimo anno) e dovrebbe essere almeno nella top ten delle priorità per ogni genitore - e ci riferiamo sia a chi ha figli maschi, sia femmine. Per entrambi è fondamentale imparare fin da piccolissimi che maschi e femmine vengano trattati allo stesso modo, abbiano gli stessi diritti e le stesse chance. Non bisogna mai perdere alcuna occasione di insegnare loro questo importante messaggio, perchè più lo faremo, più cresceranno equilibrati, maturi e totalmente privi di quell’ignoranza e quei beceri e anacronistici pregiudizi che, purtroppo, sopravvivono anche nel mondo di oggi. Ovviamente con un bambino piccolo questo messaggio non si può veicolare in modo enciclopedico, tenendo conferenze a cena, tra una portata e l’altra, citando concetti e fatti storici per lui incomprensibili (per ora). Ma ci sono moltissimi altri modi per veicolare questo messaggio in modo che suoni forte e chiaro.
- REGOLA NUMERO 1: I MICRO MESSAGGI
Purtroppo la diversità di genere è ancora ben radicata nella nostra cultura e, che ci piaccia o no, anche in noi. Spesso noi stesse non ci rendiamo conto di considerare “normali” alcuni gesti e atteggiamenti che non lo sono affatto. Parliamo di quando il nostro lui si alza da tavola e si butta sul divano senza nemmeno sparecchiare il suo piatto, o di quando al parco i maschietti rifiutano di far giocare una bambina a calcio con loro. Ecco, sono questi i gesti che dobbiamo imparare a notare e su cui intervenire spiegando in parole semplici e comprensibili (in base all’età del bambino) perchè sono sbagliati e senza senso. Inoltre, cerchiamo noi per prime di non atteggiarci a quel tipo di donna che ha bisogno di essere salvata. Dimostriamo loro che una donna può fare esattamente le stesse cose che fa un uomo, con forza interiore e determinazione.
Abbiamo il coraggio delle nostre scelte, non abbiamo paura di mostrare ciò che siamo - a volte deboli, insicure, o persino disperate, ma capaci di rialzarci ogni volta e di lottare per la nostra felicità, oltre che per quella degli altri.
- QUANDO INIZIARE AD INSEGNARE LA PARITÀ DI GENERE?
Secondo alcuni studi, all'età di 2 anni, i bambini iniziano a notare le differenze fisiche tra maschi e femmine. All'età di 3, i bambini iniziano ad associare determinati ruoli e comportamenti ai due generi. Ad esempio, un bambino potrebbe pensare che i maschi non giocano con le bambole o che le femmine non amano macchinine e soldatini. A quell'età i bambini iniziano insomma a cercare indizi nel loro ambiente e poi li mettono insieme per capire come funziona il mondo. È quindi il periodo perfetto per iniziare ad introdurre l'argomento, contrastando gli atteggiamenti sbagliati. Quante volte avete sentito dire "Non piangere, sembri una femminuccia?".
- FARCI AIUTARE DAI BAMBINI MASCHI
Di solito se abbiamo delle bambine ci viene naturale farci aiutare nei lavori di casa più semplici e alla loro portata: apparecchiare, fare il letto, piegare i loro vestiti, spolverare. Perchè con i maschi invece non ci viene in mente? Non solo se abbiamo figli maschi e femmine, ma anche se abbiamo solo dei maschietti è importante coinvolgerli sempre nelle faccende di casa…. e non solo quelle noiose! Scommettiamo che i vostri maschietti sarebbero felicissimi di aiutarvi a preparare una torta o altri cibi deliziosi?
- NON SAREMO SEMPRE LÌ PER LORO
Per quanto in casa possano avere come esempio una famiglia in cui mamma e papà sono alla pari, il mondo esterno non è così. Anzi, guardando semplicemente alcuni fatti di cronaca, nonché la situazione attuale di altri Paesi, è facile rendersi conto che la strada da fare è ancora molta. È molto probabile, se non certo, che ben presto i nostri figli avranno a che fare con l’ignoranza, il pregiudizio, l’intolleranza.
Già dall’infanzia capiterà loro di essere criticati, presi in giro, esclusi. Ecco perchè è importante imparare a credere in loro stessi e difendere i propri diritti. Insegnamo loro a rispettare il punto di vista e le opinioni altrui, ma anche a non lasciare che scalfiscano mai la loro autostima. Una battuta crudele non deve necessariamente ferirci: sta a noi stabilire il peso che il giudizio altrui ha su di noi.
- LA PARITÀ VALE ANCHE PER I MASCHI
Questi discorsi non valgono solo per le figlie femmine. Infatti, nella paura (più che giustificata) che siano vittime di discriminazioni e di una mentalità retrograda e maschilista purtroppo ancora diffusissima, rischiamo di cadere nell’errore opposto. Anche i nostri bambini maschi sono creature speciali e che hanno bisogno di affetto, rassicurazioni e sicurezza. Ognuno ha i suoi punti di forza e di debolezza e non è possibile comportarsi esattamente allo stesso modo con tutti i nostri figli, perchè sono persone completamente diverse tra loro. Ma è importante che ognuno di loro senta di occupare un posto altrettanto importante nel nostro cuore.
- IMPARARE A DIRE NO (E A RISPETTARLO)
Le recenti vicende che hanno portato al movimento #metoo dovrebbero averci insegnato, oltre a tutto il resto, l’importanza di dire NO. Soprattutto per noi donne, ma anche per moltissimi uomini, era e resta una parola tabù e che odiamo pronunciare: perchè desideriamo piacere a tutti, perchè non vogliamo deludere, perchè non vogliamo sembrare un certo tipo di persona. Dire di no invece è fondamentale, come lo è imparare a deludere gli altri per non rinnegare quello che siamo. Insegniamo ai nostri figli che un NO è come un muro, se sono gli altri a dirlo a noi. Allo stesso modo, insegniamo loro a dire un NO che non richiede spiegazioni.
- AVERE RISPETTO PER IL PROPRIO CORPO
Ogni bambino dovrebbe imparare fin da piccolo di essere l'unico "proprietario" del proprio corpo.
Qualsiasi pediatra vi consiglierà, fin da quando il bimbo è neonato, di limitare strettamente il numero di persone che gli cambia il pannolino o gli fa il bagnetto (solo i genitori e magari la babysitter) e di agire sempre con il massimo rispetto, spiegando cosa gli stiamo per fare e perchè ("Ora ti cambio il pannonino perchè sei tutto sporco" "Ora ti metto la crema" eccetera). In seguito, questo rispetto per il loro corpo deve continuare. Mai insistere per fargli baciare la nonna o stare in braccio alla prozia, se non vuole. Salutare stringendo la mano è educazione, dover baciare o essere baciato a forza è sbagliato. Insegnamogli che se non ha voglia di essere solleticato, si deve rifiutare. Se un gioco "fisico" lo disturba, non deve partecipare. Alcuni bambini, in generale, sono più affettuosi riguardo al contatto fisico, altri meno, ed occorre entrare in sintonia con loro e non forzarli mai su queste cose. Insegnamo loro a tracciare confini e a rispettare quelli altrui.
- MAI ARRENDERSI
Se vi sembra di aver fatto troppo poco, finora, per insegnare la parità di genere ai vostri bambini, ricordate che non è mai tardi per iniziare, e che nessun gesto, nemmeno quelli che finora abbiamo compiuto inconsapevolmente, è stato inutile o trascurabile.