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Troppa tv e pc, metà degli under 16 con carenza di vitamina D

di In collaborazione con Adnkronos Salute - 18.10.2019 Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Più del 50% degli adolescenti sotto i 16 anni soffre di carenza di vitamina D. Sotto accusa è soprattutto la scarsa esposizione al sole e lo stile di vita troppo sedentario e indoor

Carenza di Vitamina D tra gli under 16

Più del 50% degli italiani sotto i 16 anni soffre di carenza di vitamina D. E i più esposti ai rischi per la salute derivati da questa insufficienza risultano gli adolescenti. Sotto accusa è soprattutto la scarsa esposizione al sole da cui dipende oltre il 90% dell'assorbimento della sostanza. E lo stile di vita troppo indoor di questo periodo dell'anno influenza in modo significativo lo stato vitaminico.

Infatti il 36% dei teenager passa almeno 2 ore al giorno a giocare ai videogame, alla tv o al pc, e il 48% guarda troppa televisione. E' l'allarme lanciato dalla Federazione italiana medici pediatri (Fimp), in occasione della penultima giornata del suo XIII Congresso nazionale scientifico di Paestum.

Assumere una dose adeguata di vitamina D è fondamentale per lo sviluppo corretto della massa ossea e di quella muscolare - afferma il Paolo Biasci, presidente nazionale Fimp - Inoltre è fondamentale perché aiuta a rafforzare il sistema immunitario e contribuisce così a difendere l'organismo dalle infezioni. Come pediatri di famiglia siamo preoccupati dal grande numero di giovanissimi italiani che soffrono di ipovitaminosi D. Il fabbisogno giornaliero di vitamina D3 viene assicurato da una corretta e adeguata esposizione solare e quindi consigliamo vivamente a tutti i giovani di passare parte del loro tempo libero all'aperto, magari praticando un po' di sport o attività fisica

"La dieta gioca un ruolo trascurabile nella carenza di vitamina D - aggiunge Mattia Doria, segretario alle Attività scientifiche della Fimp - Il latte e più in generale gli alimenti, anche se fortificati con vitamine, non rappresentano una modalità ottimale per la prevenzione dell'ipovitaminosi nel bambino e nell'adolescente. Può essere quindi necessario ricorre a integratori alimentari che possono svolgere un ruolo particolarmente utile in età pediatrica. Sono prodotti assolutamente sicuri ed efficaci, che devono però essere assunti solo su indicazione e consiglio del pediatra di famiglia anche in termini di posologia corretta".

Al congresso di Paestum un'intera sessione è dedicata anche alle vitamine del complesso B. "Hanno un ruolo importantissimo per compensare le carenze da diete di esclusione collegate ad allergie o intolleranze alimentari - sottolinea Biasci - Questi problemi di salute sono in forte crescita e adesso interessano più dell'8% dei bambini italiani. Risulta così fondamentale anche per questo gruppo di vitamine un eventuale utilizzo di adeguati integratori in caso di deficit, più frequenti nei bambini che fanno uso di diete di esclusione o sbilanciate".

In particolare - ricorda Doria - occorre avere particolare cura delle famiglie che scelgono per sé e i propri figli uno stile alimentare a base vegetale, soprattutto se totalmente privo di proteine di origine animale. In questi casi - conclude - l'utilizzo dell'integrazione con vitamine del complesso B e della vitamina B12 è obbligatorio

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