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Benessere soggettivo in adolescenza
Come possiamo migliorare la qualità della vita dei nostro figli adolescenti dal punto di vista emotivo? C'è qualche fattore che può contribuire a rendere i nostri ragazzi più sereni, soddisfatti di se stessi, più ricchi di autostima? Da anni, ormai, la psicologia si interroga sul concetto di benessere soggettivo anche in adolescenza e a come migliorarlo per far sì che, a cascata, gli adolescenti godano di un migliore sviluppo fisico e mentale.
Cos'è il benessere soggettivo?
Il benessere soggettivo si riferisce al modo in cui le persone sperimentano e valutano diversi aspetti della loro vita. Viene spesso utilizzato per misurare la salute mentale e la felicità e può essere un importante predittore della salute, del benessere e della longevità di un individuo. È diventata una misura utile per valutare lo stato di salute della società. Oltre a fornire agli psicologi un modo per valutare come le persone si sentono riguardo alla propria vita, offre anche spunti che possono essere utilizzati per guidare la salute pubblica, le politiche economiche e sociali.
Oggi per misurare il grado di benessere soggettivo di una persona si utilizza comunemente l'approccio proposto dallo psicologo Ed Diener nel 1984. Secondo Diener, il benessere soggettivo è composto da tre parti, tre aspetti distinti ma correlati che ci fanno capire come le persone percepiscono il proprio benessere.
- Esperienze emotive positive frequenti: implica l'esperienza frequente di emozioni e stati d'animo positivi su base frequente.
- Esperienze negative rare: implica il non provare spesso sentimenti o stati d'animo negativi.
- Valutazioni cognitive: questo aspetto del modello si riferisce al modo in cui le persone riflettono sulla propria vita valutando le esperienze fatte e il grado di soddisfazione generale.
Molti fattori diversi influiscono sul benessere soggettivo: come ad esempio la personalità, il temperamento e il supporto sociale, ma anche le caratteristiche della società in cui si vive.
Come migliorare il benessere soggettivo dei nostri figli adolescenti
Con l'entrata nella fase adolescenziale in molti ragazzi il benessere soggettivo inizia a diminuire. Per questo è importante pensare a come favorire l benessere soggettivo, che ha anche implicazioni sul sistema immunitario, nonché sulla propria autostima.
Uno degli aspetti più interessanti emersi dalla ricerca più recente in materia è legata agli effetti benefici dell'altruismo. In altre parole, il materialismo, il possesso di oggetti e denaro favoriscono maggiormente emozioni negative e minori soddisfazioni a lungo termine e incidono fortemente sul benessere soggettivo.
Quindi essere troppo concentrati su di sé non fa che abbassare il benessere soggettivo e la frustrazione; al contrario "allenarsi" a guardare l'altro con interesse ed empatia ed essere altruisti aumenta il benessere soggettivo.
Alcuni ricercatori cinesi hanno condotto per la prima volta un Intervento Educativo Integrativo di Altruismo (IEIA) per determinare se l'altruismo possa effettivamente migliorare il benessere soggettivo degli adolescenti.
Gli studiosi hanno coinvolto 280 partecipanti, maschi e femmine, di età media 14 anni, in progetti e programmi che avevano al centro l'altruismo. I ragazzi hanno compilato alcuni questionari - come la Multidimensional Students' Life Satisfaction Scale di Huebner, che valuta cinque campi di soddisfazione della vita, e la Scala della Felicità di Diener - con l'obiettivo di misurare le emozioni positive e negative prima e dopo l'intervento.
I risultati mostrano che, nel gruppo sperimentale, il grado di soddisfazione della vita e le emozioni positive, sia sociali che accademiche, sono state valutate significativamente più alte di quelle del gruppo di controllo, a dimostrazione che l'altruismo può essere un efficace strumento per aumentare e migliorare il benessere soggettivo degli adolescenti.