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Bambini settimini, perché accade e cosa sapere

di Simona Bianchi - 28.02.2023 Scrivici

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Fonte: shutterstock
I bambini settimini vengono alla luce prima della 37esima settimana di gestazione. L’alimentazione, le conseguenze e quali sono i rischi

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Bambini settimini: quanti sono e perché accade

Secondo quanto riporta l'Ospedale San Raffaele, in Italia nascono circa 500mila bambini all'anno, di cui circa il 10% prima delle 37 settimane di gestazione. I bambini prematuri si dividono in due categorie: la stragrande maggioranza nasce tra le 34 e 36 settimane di gestazione e 1 neonato pretermine su 10 nasce a età gestazionali inferiori alle 32 settimane di gestazione. Questi ultimi sono i settimini, ovvero i piccoli che nascono intorno al settimo mese di gravidanza. Le cause della nascita di prematuri sono varie. Esistono condizioni pre-esistenti la gravidanza o legate a essa che possono favorire una nascita pretermine come: 

  • infezioni locali dell'apparato riproduttivo del tratto genitale-urinario
  • malattie della placenta
  • malformazioni o distensione uterina importante (come accade nelle gravidanze multiple).

Esistono poi cause collegate a condizioni esterne disagevoli che possono portare a un anticipo della nascita del bambino, quali:

  • sovraccarico di lavoro
  • mancanza di protezione della maternità soprattutto negli ultimi mesi di gravidanza
  • situazioni di stress materno.

Quali sono le conseguenze della nascita di bambini settimini

Negli ultimi 30 anni le tecnologie e terapie dei reparti di neonatologia sono avanzate e circa l'85% dei nati sotto le 32 settimane, ricevono prima della nascita una profilassi per indurre la maturazione polmonare, per cui vengono avvantaggiati nello sviluppo dell'apparato respiratorio, uno dei principali punti critici della nascita pretermine. Una volta nati, i piccoli continuano il loro percorso di crescita anche al di fuori dell'utero materno. Oltre alle tecniche, è importante far stare il neonato in un ambiente protetto e sicuro che simola quello della pancia della madre. Nella cura del bimbo prematuro, i genitori ricoprono un ruolo fondamentale soprattutto per quanto riguarda il contatto fisico con il piccolo. I bimbi nati intorno al settimo mese posso avere bisogno di un sostegno respiratorio e nutrizionale e il latte materno è l'alimento da assicurare per i suoi importanti benefici sullo sviluppo del neonato.

Si può prevenire la prematurità e quando recupera il bambino?

Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, le nascite dei bambini pretermine sono stimate in 15 milioni e l'Oms ha lanciato una sfida per ridurle. Dal punto di vista medico è necessario individuare i fattori di rischio che causano nascite premature come, per esempio, alcune infezioni dell'apparato genitale, per poter intervenire in tempo ed evitare il parto prima del nono mese. In ogni caso, normalmente, i pretermine recuperano nell'arco dei primi mesi o del primo anno di vita. Per i settimini, i neonatologi considerano la data presunta di nascita per calcolare l'età corretta. Fino ai 2-3 anni di vita, infatti, l'età corretta per l'età gestazionale di nascita guida la valutazione della crescita in questi bambini. Naturalmente tutto poi dipende dalla sua storia personale.

Quali sono i rischi

I neonati che nascono intorno al settimo mese hanno gli organi vitali, polmoni, intestino, cuore e cervello, tanto più immaturi quanto più la nascita è anticipata. Secondo gli esperti, tuttavia, i neonati prematuri possono sopravvivere a partire dalla 24ª settimana di gravidanza e quando raggiungono all'incirca i 500 grammi di peso. La sopravvivenza di un neonato settimino ha perciò alte probabilità. Per valutare la capacità di sopravvivenza del piccolo, in ogni caso, i medici danno più importanza al peso che all'età gestazionale.  

L’alimentazione del bambino settimino

I bambini nati prima delle 30 settimane e sotto il chilo di peso non sono ancora in grado di alimentarsi. Per questo, inizialmente, vengono nutriti tramite una flebo che contiene le sostanze necessarie, per poi integrare un po' per volta con l'alimentazione tramite sondino nello stomaco, che introduce goccia a goccia il latte in quantità sempre crescenti in base alla tolleranza. L'obiettivo è indurre la maturazione della funzione intestinale, fino a quando il lattante non sarà in grado di succhiare da solo al biberon o direttamente al seno materno.

Già da quando il piccolo viene alimentato tramite sondino si cerca di dargli latte materno fresco, estratto dalla madre tramite un tiralatte. Il latte materno è infatti ancora più importante per i pretermine rispetto ai bimbi nati a completa maturazione. Questo perché la sostanza ha proprietà immunologiche che aiutano a rafforzare il sistema immunitario ancora immaturo, e contiene sostanze che favoriscono la maturazione intestinale.

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