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Chi sono i bambini Moken
I bambini Moken fanno parte di un gruppo etnico della famiglia degli austronesiani. La popolazione di questa tribù è composta da due o tre migliaia di persone che vivono nei territori marittimi della Birmania e della Thailandia. Vengono definiti gli zingari del mare in quanto si tratta di un popolo nomade che si sposta da un'isola all'altra su imbarcazioni in legno fatte a mano chiamate kabang. La maggior parte del tempo i Moken vivono sulle loro barche e la loro principale attività è la pesca che praticano tramite immersioni subacquee in apnea riuscendo ad arrivare fino a 20 metri di profondità. Uno studio di un'università svedese ha osservato che la visibilità subacquea dei bambini Moken è doppia rispetto a quella dei bambini europei.
Lo studio sui bambini Moken che vedono come delfini
I bambini Moken, come i loro genitori, trascorrono gran parte del tempo in acqua in cerca di cibo sul fondo del mare. I ricercatori li hanno sottoposti a diversi test visivi nei quali veniva chiesto ai piccoli di identificare degli oggetti in mare. I risultati hanno mostrato che questi bimbi sono in grado di vedere in acqua come se fossero sulla terraferma. Un secondo studio, sempre dell'università svedese, ha confrontato 17 bambini Moken con 18 bambini europei. A ogni bimbo è stato chiesto di immergersi in acqua e posizionare la fronte su un poggiatesta a 50 cm di distanza da un pannello su cui erano rappresentati motivi casuali con linee verticali e orizzontali. Una volta riemersi, i piccoli dovevano riferire quale schema avevano visto. L'attività veniva ripetuta cinque volte per ogni schema e un solo errore significava che erano incapaci di vedere correttamente lo schema. Con questo secondo studio si è scoperto che i bambini Moken avevano una visibilità in acqua chiara più del doppio di quella degli europei.
Come fanno i bambini Moken a vedere come delfini
Lo studio svedese ha chiarito che non si tratta di una mutazione genetica e che anche i bambini europei potrebbero ottenere gli stessi risultati se avessero uno stile di vita come quello degli zingari del mare.
I ricercatori hanno infatti dimostrato che dopo un mese di formazione subacquea in 11 sessioni, gli europei avevano una migliore visione e più riflessi. Dopo 8 mesi di allenamento alternato a riposo, i risultati sono stati uguali alla performance dei Moken. I bimbi della tribù asiatica, data la permanenza in mare, avrebbero adattato la loro capacità oculare grazie al restringimento massimo delle pupille e alla variazione della forma del cristallino. In questo modo riescono a vedere nitidamente sott'acqua come fossero delfini, accomodando l'occhio alle loro esigenze.
I bambini Moken di oggi e gli adulti
La caratteristica di vedere sott'acqua dei bambini Moken sembra possa essere presente anche negli adulti della tribù sono che questi ultimi non l'hanno più esercitata perché hanno modificato il loro metodo di pescare immergendosi di meno e usando le lance. In ogni caso, invecchiando, l'abilità "da delfino" viene persa perché il cristallino diventa meno flessibile. Riguardo ai bambini Moken di oggi, anche loro potrebbero non avere più questa straordinaria capacità. Gli studi sui piccoli della tribù asiatica sono stati condotti dal 1999 al 2006 e Anna Gislen, la scienziata autrice di entrambi gli studi, in un'intervista ha detto che attualmente i Moken hanno cambiato il loro stile di vita e passano molto meno tempo in acqua. I neonati perciò potrebbero non svilupparla perché non trascorreranno più gran parte della giornata in mare. Dagli anni 2000, anche a causa delle politiche governative della Thailandia e della Birmania che hanno imposto ai Moken di sedentarizzarsi per avere accesso ai diritti garantiti ai cittadini dei due Paesi, si è consolidata la progressiva integrazione di una buona parte dei componenti della tribù nella società birmana e soprattutto in quella thailandese. Sono aumentati gli insediamenti fissi, dotati di infrastrutture come le scuole e i pescatori hanno acquisito tecniche di pesca moderne.
FONTI:
Visual training improves underwater vision in children
Superior Underwater Vision in a Human Population of Sea Gypsies