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Cosa fare se il bambino balbetta? I consigli della logopedista

di Ilaria Fassetti - 30.01.2019 Scrivici

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Fonte: iStock
Cosa fare se il bambino balbetta? La logopedista ci spiega perché può insorgere la balbuzie e quali sono i sintomi più frequenti. Come prevenire questa difficoltà nel parlare e cosa fare per aiutare il bambino

In questo articolo

Cosa fare se il bambino balbetta

Se il bambino ha difficoltà a parlare e tende a esitare o ripetere certe sillabe, parole o frasi, potrebbe trattarsi di balbuzie ma potrebbe essere anche semplicemente un periodo di disfluenza normale che la maggior parte dei bambini attraversa quando impara a parlare e, soprattutto, quando incrementa rapidamente le competenze linguistiche.

L’età di insorgenza della balbuzie è genericamente tra i 3 e i 5 anni.

Video: Balbuzie nei bambini

In questo video la logopedista Silvia Mari, ci parla di balbuzie. A che età può manifestarsi. Quali sono le cause più frequenti. Come si può aiutare un bambino a superare questo problema e quali errori evitare.

Cause di balbuzie nei bambini

Ancora non si sanno con certezza le cause specifiche della balbuzie, tuttavia, appare evidente ormai che l’origine della balbuzie sia multifattoriale e comprenda alcuni fattori genetici e neurofisiologici che si pensa possano contribuire alla sua insorgenza. L'incidenza della balbuzie è indipendente dalla lingua, cultura o particolari pratiche educative all'interno di una cultura. Il rapporto tra i sessi per la balbuzie è di circa quattro maschi per ogni femmina come altri disturbi che riguardano la sfera del linguaggio e della comunicazione. Spesso i bambini che balbettano hanno anche un altro membro della famiglia che lo fa e frequentemente ricorrono in famiglia anche problemi di linguaggio.

Nonostante le credenze popolari, problemi emotivi e stile genitoriale non causano la balbuzie. Tuttavia, affrontare la balbuzie può portare a reazioni emotive significative, a comportamenti di evitamento, alta reattività e disinibizione comportamentale. Inoltre, anche se non considerati una delle cause della balbuzie, i fattori ambientali possono esacerbare una disfluenza. Questi fattori possono includere le dinamiche familiari, lo stile di vita frenetico, lo stress, l'ansia, il temperamento del bambino, ecc. e alcune evidenze indicano la compresenza di anomalie nel controllo motorio del discorso.

Si ritiene inoltre che anche i fattori di sviluppo siano un elemento che contribuisce. Durante la scuola dell’infanzia il linguaggio del bambino ha un forte incremento, questo rapido sviluppo infatti può portare a balbuzie nei bambini predisposti e questo è probabilmente il motivo per cui la balbuzie spesso inizia durante gli anni prescolari.

Sintomi di un inizio di balbuzie nel bambino

I sintomi principali della balbuzie sono

  1. Disfluenza, ripetizioni di suono come ca-ca-ca-cane o ppppp-pesce accompagnato da blocco del flusso d’aria.
  2. Inserimento di interiezioni come “um” “em”.
  3. Atteggiamento negativo: la balbuzie è spesso accompagnata da un atteggiamento negativo da parte del balbuziente. Questo è il risultato di tentativi ripetuti di parlare e la frustrazione che deriva dai vari tentativi falliti. In questo può aiutare, ad esempio, la terapia psicologica.
  4. Tensioni e tic facciali: la balbuzie è accompagnata da numerosi cambiamenti di espressione del viso o di movimenti del corpo. La tensione facciale è una risposta ad un tentativo di focalizzare l'energia e la forza per far uscire correttamente il suono.
  5. Circonlocuzioni: la persona cerca di evitare la balbuzie, sostituendo le parole che sono difficili da pronunciare con altre che possono essere esposte fluentemente. La terapia balbuzie o terapia del linguaggio aiuta la persona anche ad esprimere queste parole difficili ed evitare circonlocuzioni.
  6. Effetti fisici: prove ripetitive a parlare fluentemente può causare diversi cambiamenti fisici. La persona può stringere la mascella, trattenere il respiro e stringere i pugni. Questo, a sua volta, può indurre la tensione muscolare nelle spalle, negli arti e nella fronte.
  7. La frustrazione quando si tenta di comunicare.
  8. Il rifiuto di parlare.

Come prevenire

Uno stile di vita sereno è sicuramente la migliore prevenzione, i genitori hanno l’importante ruolo di fungere da modello per le capacità di comunicazione dei propri figli. È importante modellare un modo di parlare sciolto, tranquillo e rilassato; anche usare delle pause può aiutare i bambini a imparare un modo di parlare rilassato, non affrettato. Sperimentare queste interazioni più serene aiuta i bambini a sentire una minore pressione sul dover essere all’altezza. Si può inoltre diminuire la pressione temporale sul bambino (non mantenere dei ritmi incalzanti) diminuendo le interruzioni e incoraggiando nel tuo ambiente familiare la buona abitudine di fare a turno.

Anche permettere delle pause e il silenzio durante la conversazione aiuta a creare un ambiente più facilitante.

Il consiglio ai genitori diventa quindi:

  • Dedicate del tempo a vostro figlio, dei momenti in cui giocare insieme in modo rilassato a giochi possibilmente non agonistici e che non prevedano vincitori e vinti.
  • Ascoltate vostro figlio senza chiedere “cosa hai fatto?”, “com’è andata?”.
  • Provate a raccontare voi per primi qualcosa della giornata e lasciate aperto il dialogo aspettando che lui aggiunga qualcosa, vedrete che avrà piacere a raccontarvi la sua giornata dato che non la vivrà come una prova.

Balbuzie infantile improvvisa cosa fare

  • Riflettete se è davvero la prima volta che lo sentite balbettare o semplicemente non avete dato peso alle altre volte in cui è accaduto.
  • Provate a fare maggiore attenzione ora e a modellare il discorso lento e rilassato quando parlate con il vostro bambino, e incoraggiate gli altri membri della famiglia a fare lo stesso.
  • Non parlate così lentamente da farlo sembrare anormale, ma procedete senza fretta, con molte pause. Un discorso lento e rilassato può essere molto efficace se combinato con un po' di tempo trascorso con il bambino durante il quale può avere tutta l'attenzione di un genitore.
  • Basta mettere da parte pochi minuti per ascoltare il vostro bambino e per giocare con lui, l’ideale è fare un gioco scelto dal bambino che non rappresenti una sfida o una continua richiesta, un gioco fatto per il gusto di giocare insieme, senza un fine. Intanto possono nascere momenti di confronto e di confidenza.
  • Quando il bambino vi parla o vi fa una domanda, cerca di inserire inizialmente una pausa prima di rispondere. Ciò contribuirà a rendere il parlare con il vostro bambino meno affrettato e più rilassato.
  • Abbassate le richieste soprattutto riguardo alle competenze linguistiche e prescolastiche.
  • Cercate di non essere turbati o infastiditi quando la balbuzie aumenta. Il vostro bambino sta facendo del suo meglio, un atteggiamento di ascolto, di interesse e pazienza lo aiuterà immensamente.
  • Se il bambino è frustrato o turbato nei momenti in cui la sua balbuzie è peggio, può servire a volte rassicurarlo. Alcuni bambini rispondono positivamente sentendo frasi tipo: “Io so che è difficile parlare a volte, tante persone si bloccano sulle parole, va bene…” Altri bambini sono più rassicurati da un tocco o da un abbraccio quando sembrano frustrati.
  • Alcuni bambini possono non essere consapevoli del fatto che balbettano ma solitamente in fondo ne sono coscienti, non è il caso di nominare il disturbo ogni volta ma neanche far finta di niente o chiamarlo con altri nomi. Non ditegli di rallentare, prendere fiato, ripetere meglio, non lo interrompete e non finite le sue frasi, semplicemente attendete che finisca di esprimere il suo pensiero.
  • Se balbetta in modo sporadico si può provare ad attendere un po’ di tempo per vedere come evolve il disturbo, altrimenti è opportuno rivolgersi allo specialista del linguaggio anche solo per avere dei consigli ed essere tranquillizzati sul cosa fare e non fare e se è meglio aspettare o intervenire.

Balbuzie bambini quanto dura?

Non è possibile determinare con certezza che i bambini continueranno a balbettare ma ci sono alcuni fattori che indicano una maggiore probabilità di cronicità. I fattori di rischio che possono essere associati con la balbuzie persistente includono:

  • sesso del bambino: i maschi sono a più alto rischio per la persistenza della balbuzie rispetto alle femmine;
  • storia familiare di balbuzie;
  • durata di tempo dal momento dell'insorgenza (dai 6 ai 12 mesi);
  • età di esordio: bambini che iniziano a balbettare a 3,5 aa o successiva (più l’esordio è tardivo più la balbuzie è persistente);
  • concomitanza di un disturbo del linguaggio.

Balbuzie fisiologica

Come detto non è raro che i bambini piccoli abbiano disfluenze nel loro discorso. Infatti, circa il 4 - 5% dei bambini è probabile che balbetti ad un certo punto del suo sviluppo. Nei bambini tra i 3 e i 4 anni può comparire una balbuzie fisiologica, senza alcun altro disturbo correlato. È questa una forma transitoria e scompare completamente. Alle volte, la balbuzie permane come un disagio del linguaggio parlato per tutta la vita se non si interviene precocemente ed in modo corretto.

Bambino che inizia a balbettare a 10 anni

La balbuzie può comparire anche in periodo puberale, intorno ai 10-12 anni, in alcuni casi è dovuta ad un consolidarsi di una balbuzie precedente non adeguatamente trattata. Solo in casi rari la balbuzie di manifesta direttamente in età adulta. La balbuzie che nasce intorno ai 10 anni è solitamente legata a problemi di ansia e conflitto ed è accompagnata da una forte consapevolezza del disturbo e da un sentimento negativo, talvolta si accompagna ad altre manifestazioni: tic, discinesie e comportamenti anomali. Il soggetto che sa di dover colloquiare con un'altra persona, viene spesso assalito dall'ansia di parlare, dal timore di sbagliare, di fare “brutta figura” e di essere giudicato.

La risposta inevitabile dell'organismo è lo stress: i muscoli intorno alle corde vocali tendono ad irrigidirsi, dunque la balbuzie diviene ancora più marcata. È per questo che gli ambienti sociali e gli ambienti ad alto stress possono aumentare la probabilità di balbettare.

Punti da ricordare quando si parla di balbuzie

Ribadisco che contrariamente a quanto si crede nessun singolo fattore tra questi elencati ha dimostrato di essere la causa della balbuzie:

  • La balbuzie non è causata dai genitori dei bambini
  • La balbuzie non è causata dall’attirare l'attenzione su normali disfluenze del bambino
  • La balbuzie non è un problema psicologico (anche se può avere conseguenze psicologiche)
  • La balbuzie non è un segno di una ridotta intelligenza, debolezza motoria, o lesioni neurologiche
  • La balbuzie non è semplicemente una cattiva abitudine

Quando rivolgersi al Logopedista

Non bisogna pensare allo specialista come al professionista a cui rivolgersi in casi gravi considerando che è molto importante un intervento precoce per attenuare il più possibile l’intensità e la durata della balbuzie. Il logopedista saprà consigliarvi gli accorgimenti da seguire nella vita di tutti i giorni anche senza iniziare una vera e propria terapia. Se lo specialista lo riterrà opportuno e, in particolare, se il vostro bambino balbetta su oltre il 10% del suo discorso, balbetta con notevole sforzo e tensione, o se evita la balbuzie, cambiando le parole, dovrà cominciare anche una vera e propria terapia. In ogni caso è opportuno che lo specialista contatti la scuola e tutte le figure che ruotano intorno al bambino effettuando un adeguato counselling logopedico per far comprendere la situazioni e le modalità più opportune per interagire con il bambino per favorire un attenuamento immediato della stessa.

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