Attività extrascolastiche
Le vacanze sono finite, i lunghi bagni al mare sono ormai solo un bel ricordo, la famiglia ha trascorso tanti momenti insieme tra chiacchiere, gite e progetti. E adesso? Adesso è arrivato settembre, si torna a lavoro, ma soprattutto per bambini e ragazzi inizia un nuovo anno scolastico. Tutte quelle ore di lezione, la concentrazione sempre al massimo, i compiti da fare e le interrogazioni da sostenere non sono certo sufficienti per alcuni genitori.
Perché allora non far praticare al proprio figlio una, ma anche due o tre attività? Certo, le vacanze servono non solo per riposarsi, ma anche per ricaricare le energie, succede però che i papà e le mamme si sentono fin troppo carichi. È questo il periodo dell'anno nel quale si sceglie, a volte, senza aver prima consultato i diretti interessati, l' attività extrascolastica per il proprio figlio o la propria figlia. I bambini e i ragazzi di oggi sono superimpegnati, ma allo stesso tempo superstressati.
Va benissimo lo sport, imparare a suonare uno strumento o conoscere una nuova lingua, come se a scuola il bilinguismo non fosse già sufficiente, ma l'importante è che la scelta spetti al figlio. "Invece di perdere tempo davanti al computer dopo aver fatto i compiti è meglio che frequenti un corso di chitarra". "Mia figlia alla tv preferisce fare scherma". "Piuttosto che vederlo poltrire sul divano a guardare il soffitto lo iscrivo ad un corso di tedesco". Quante se ne sentono! Una volta c' era il dolce far niente, l' annoiarsi, il riposo, oggi tutto ciò sembra impensabile, in una società in continuo movimento bisogna stare al passo con i tempi e poi "perché mio figlio deve essere inferiore agli altri?".
Questo errore è molto comune tra i genitori, avere in casa una promessa del calcio, un' ètoile della danza, un poliglotta o una stella nascente della musica riempie sicuramente di orgoglio e l'aspetto che più preoccupa è che molti genitori siano convinti di crescere un numero uno. Bastano alcune regole per affrontare serenamente le attività extrascolastiche dei propri figli.
- Prima di tutto bisogna ricordare che qualsiasi attività si ha in mente deve piacere, ma principalmente dev' essere scelta insieme e dai ragazzi.
- L' organizzazione è un altro fattore da considerare. Sicuramente non è facile conciliare gli impegni lavorativi con quelli extrascolastici, un aiuto potrebbe essere, per esempio, quello di coinvolgere altri genitori i cui figli svolgono lo stesso impegno.
- Da tenere, inoltre, sempre presente il divieto assoluto dei confronti per non creare inutili ansie le quali non aiutano di certo il corretto sviluppo del bambino e/o ragazzo. Le attività al di fuori della scuola vanno viste come un momento in cui trascorrere del tempo piacevole con i coetanei e gli adulti che in quel momento si prendono cura dei vostri figli.
- Infine, se dovessero subentrare noia, stanchezza o rifiuto a proseguire è bene cercare di capirne il motivo senza fare pressioni di nessun genere lasciando sempre liberi di scegliere serenamente se proseguire l' attività o interromperla evitando di attribuire sensi di colpa sulle spese sostenute o il tempo perso per accompagnarli. Un figlio poco impegnato, ma felice è decisamente meglio di uno con una vita super organizzata, ma triste!