IL LINGUAGGIO DEI BAMBINI
- Il momento in cui un bambino
, formulando frasi e concetti compiuti, è meraviglioso, perché ogni giornata porta con se’ risate, emozioni e persino spunti di riflessione.
Il modo di vedere le cose di un bambino
piccolo alla scoperta del mondo è buffo e commovente al tempo stesso: mentre siamo colpiti da come la realtà possa essere percepita da chi la vede per la prima volta, una parte di noi si ricorda di quando era il nostro turno e ci sembra davvero di ripercorrere la nostra infanzia passo dopo passo.
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Quindi ecco l’
alfabeto
secondo una quattrenne di mia conoscenza.
A come Arcobaleno
“Mamma, la plossima volta ci vojo salile sopla.”
B come Buio
“Nella tua pancia c’ela buio, e io mi annoiavo.”
C come Compleanno!
“Adesso è il mio
?”
Domanda ripetuta a intervalli regolari per l’intera settimana precedente all’evento.
D come Dinosauro
“Quando c’erano i dinosauli?” “Milioni e milioni di anni fa.” “Ah, tu li hai visti?” -.-
E come Enolme
Ai suoceri venuti in visita: “La mamma fa delle cacche ENOLMI.” (Vedi l’alfabeto della mamma, voce “P come Privacy”)
F come Figli
“Da glande vojo 5 maschi e 5 femmine.” (Ndr: nel caso io spero di essere già morta).
G come Guadda
Col ditino puntato: “Mamma, guadda come è glasso quel signole!”
H come Hamburger
“Prima mangi l’hambuger, dopo le patatine.”
“La plossima volta vojo un panino di patatine.”
I come Idea
“Mi è venuta una bellisssssssima idea!” “Dimmi.” “Oggi ti tlucco io!”
L come Luna
“I palloncini che i bambini peldono vanno a vivele sulla luna.”
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M come Mamma
“Pel oggi facciamo così: io sono la mamma, tu sei la bimba. Occhei?”
N come Nanna
“Mamma, mi sogni stanotte, velo?”
O come Oggi
“Domani andiamo al parco.” “Ah.” (pausa) “Mamma, oggi è domani?”
P come Principessa
“Cosa vuoi fare la grande?” “La Plincipessa” Quattrenne sì, scema no.
Q come Quando
E in particolare “Quando tolna a casa papà?”
R come Regalo
Porgendoti un sasso raccolto da terra: “Mamma, ecco pel te un bellissssssimo legalo.” “Grazie, amore.” “Quindi adesso mi compli il gelato?”
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S come Scuse
“Ti avevo detto di non andare più nell’acqua.” “Scusa, ci sono scivolata dentlo per sbajo.”
T come Tavolo (mannaro)
“Papààààààààà” “Sì.” “Il tavolo mi ha fatto inciampale!”
U come Urlare
“Non urlare, il bimbo piccolo dorme.” “Va bene mamma, allola ullo piano.”
V come Vetrina
“Posso vedele la vetrina dei giochi?” “Ma se l’hai già vista ieri!” “Si, ma me la sono dimenticata.”
Z come Zucchero
“Cosa vuoi mangiare per
?” “Lo zucchelo!”
a cura di Laura Losito