A parlarne con profondità e grande saggezza è Silvia di Genitori Crescono.
Suo figlio ha 8 anni ed è in piena fase di conflitto con sua madre. Ogni cosa che lei gli dice non va bene, non è accettata, viene criticata. Il piccolo deve fare di testa sua. Lui sceglie quando fare i compiti, ripete che lui decide per sè, che è un individuo distinto e separato da sua madre.
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E' la fase del distacco che a questa età interessa un gran numero di bambini. Ci sono bambini che anche ad otto anni si lasciano guidare nelle piccole scelte della vita quotidiana, ed altri che invece arrivati a questa età si sentono indipendenti e vogliono ribadire ad ogni costo la loro autonomia (LEGGI).
E' un atteggiamento che può ripercuotersi nella scelta di cosa indossare al mattino, su cosa mangiare per merenda, su ogni scelta o consiglio che proviene dalla madre.
Secondo un'amica di Silvia si tratta di una fase del tutto normale: il bambino diventa polemico e ribelle ed è una reazione dettata dall'improvvisa constatazione che la vita è reale, che lui è reale, che lo sono i problemi e le difficoltà. Insomma, a 8 anni il bambino si stacca dal pensiero magico e il dover affrontare la vita reale così com'è lo impaurisce.
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Naturalmente non è facile gestire questi momenti, anche perchè le polemiche, le ribellioni, le frasi cattive sono dirette essenzialmente alla madre, che sembra essere il capro espiatorio di ogni paura o problema.
Abituiamoci e rassegniamoci. Anche da adulti, i nostri figli ci diranno che abbiamo sbagliato qualcosa (LEGGI), che è colpa nostra se non riescono a trovare la donna giusta o non hanno la capacità di gestire con equilibrio affetti, sentimenti, difficoltà emotive e quant'altro.
Ma al di là del facile umorismo, un bambino che si ribella alla madre e ai genitori e ribadisce la sua volontà e la sua autonomia è un bambino che si sta staccando, che sta compiendo un altro, difficile e impegnativo passo verso la propria indipendenza.

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E' la fine della fase edipica, e ciò per certi versi può farci dispiacere e rimpiangere i momenti in cui stava attaccato a noi, dicendo che ci amava e desideroso soltanto della nostra protezione e del nostro amore, ma è un momento del tutto naturale nel quale il bambino stacca un pezzetto in più di quel cordone ombelicale che lo lega alla madre e lo usa per sfidare se stesso e i suoi limiti, per costruire la stima in sè stesso.