Frutta bambini: quale scegliere e come darla
La frutta è spesso il primo alimento che viene dato ai bambini durante lo svezzamento: ma come scegliere la frutta bambini e soprattutto come darla per evitare incidenti?
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Perché la frutta piace ai bambini?
Che sia a quattro o sei mesi o ancora dopo, i bambini molto piccoli amano la frutta perché è zuccherina, ha consistenze e sapori diversi e spesso possono mangiarla senza l'aiuto di nessuno. Anche i bambini più piccoli, infatti, riescono a tenere in mano uno spicchio di mela o di arancia o una banana, e a mangiarla anche se non hanno denti.
La frutta fa bene ai bambini
La frutta fresca è piena di proprietà: ha molta acqua, è povera di grassi e ha poche calorie ma molti minerali, vitamine, fibre e anti-ossidanti come polifenoli e flavonoidi. È quindi perfetta per accompagnare la crescita dei bambini fin dallo svezzamento, apportando nutrimento a fronte di pochissimi grassi. Anzi, sarebbe da preferire come spuntino alle merendine confezionate!
Quando dare la frutta ai neonati
Secondo alcuni pediatri a partire dai quattro mesi si può già iniziare a proporre la frutta ai bambini, specialmente sotto forma di purea. Le linee guide dell'OMS invece dicono di aspettare i sei mesi per iniziare lo svezzamento, che il bambino sia allattato al seno o con latte in formula.
I frutti più indicati per i neonati
Molti genitori si chiedono con quale frutta si può iniziare lo svezzamento, soprattutto per evitare allergie. L'importante è scegliere frutta di stagione matura, ma per i più piccoli si può iniziare con mela, banana e pera. Come darla? Potete scegliere se fare piccoli pezzettini, oppure schiacciarla o grattugiarla, o ancora fare un omogeneizzato o comprarlo. Se volete che il piccolo sia autonomo, potete proporgli dei cubetti (di mezzo centimetro) perché li prenda da solo, sviluppando così anche la psicomotricità, altrimenti potete imboccarlo: dipende da come avete deciso di avviare vostro figlio all'alimentazione diversificata.
Frutta per bambini più grandi
Una volta che l'alimentazione è ben avviata, via libera a qualsiasi frutto, preferendo comunque quelli di stagione, possibilmente da agricoltura biologica (soprattutto se il piccolo mangia anche la buccia) e ben lavati. Non dovete temere di dare alimenti "sbagliati": ormai le linee guida confermano che qualsiasi alimento va bene, se sano, di stagione, cucinato in maniera leggera e in quantità moderate. Infatti sta prendendo sempre più piede l'auto-svezzamento, togliendo lo scettro alle tabelle rigide che prevedevano solo pappine, brodi e omogeneizzati.
Frutta, bambini e soffocamento
Un altro dei timori dei genitori, però, riguarda la possibilità che il bambino si soffochi coi pezzi di cibo, anche di frutta. Come si evita questo rischio? Innanzitutto, tenete presente che anche i bambini senza denti hanno gengive molto affilate che amano "mordere", quindi quando vostro figlio si abitua a mangiare potete proporre grosse porzioni di frutta (in questo caso meglio se "dura"). Evitate in ogni caso pezzetti grossi, perché sono difficili da mordere e potrebbero finire direttamente in gola. Se volete spezzettare il cibo e la frutta, fate mini-porzioni di mezzo centimetro o uno al massimo, se il bambino mangia già bene, in questo caso meglio se di frutta matura, più facile da far sciogliere in bocca.
È importante anche non lasciare i bambini piccoli da soli a mangiare ma essere sempre lì al loro fianco per controllare che non portino alla bocca cibi non adatti a loro.
Mio figlio non mangia la frutta!
Capita invece che alcuni bambini siano restii a mangiare la frutta, in particolare crescendo. Se si tratta di una fase, non fasciatevi la testa. Potreste però proporre alcune alternative: ghiaccioli o gelati fatti in casa a base di frutta frullata, crostate con marmellata (sempre fatta in casa, e attenzione allo zucchero), frutta tagliata in forme buffe, oppure abbinata ad altri alimenti che amano.
Potete anche provare a proporre la frutta in momenti diversi della giornata, o ancora fare la spesa insieme per provare qualche frutto nuovo. Il segreto è, comunque, non forzarli: c'è sempre un motivo dietro i rifiuti dei bambini, perciò portate pazienza e lasciate che la frutta faccia parte delle vostre giornate con naturalezza, senza imporla.
I pediatri sono concordi nell'affermare che ormai a partire dai sei mesi si può consumare tutta la frutta che si vuole, purché sia di stagione e possibilmente biologica. Se avete paura che il vostro bambino non sappia masticarla, schiacciatela o spezzettatela in porzioni di mezzo centimetro, eviterete così il rischio di soffocamento.
FONTI
Svezzamento: quattro miti da sfatare
Cibo e soffocamento: le misure per minimizzare i rischi
Bambini e allergie alimentari, quando frutta e verdura sono un pericolo