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Perché i bambini al mare sono più irrequieti?

di Mariaelena LaBanca - 16.06.2023 Scrivici

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Fonte: shutterstock
La pedagogista ci spiega perché il mare sembra innervosire i bambini e li rende più irrequieti

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Bambini al mare più irrequieti

Le nostre nonne, così come le nostre mamme dicevano che “il mare stanca” o che “il mare mette appetito”. Ma la stanchezza non sempre fa dormire i piccoli, a volte li rende irrequieti. E l’appetito va stimolato nel modo corretto con i cibi più adatti alla stagione e allo sviluppo del bambino. C’è un fondo di verità in questi antichi detti… E allora cerchiamo di capire come fare per aiutare i nostri bambini a vivere con serenità le prime vacanze al mare questa estate.

Perché il mare innervosisce

Tutti i pediatri sono favorevoli alle vacanze addirittura anche per i neonati, con le dovute precauzioni. L'ansia e lo stress ovviamente sono da lasciare a casa. Solitamente i neo genitori si agitano per il bimbo, senza sapere però che tutte le emozioni sono inevitabilmente trasmesse ai nostri figli.

Quindi: tranquillità assoluta! Può capitare che il periodo di vacanza prescelto coincida con fasi di crescita molto importanti, come per esempio la comparsa dei primi dentini, oppure l'inizio dello svezzamento o l'uso del vasino. Si tratta di esperienze significative per un bambino che dovrebbe vivere con la massima serenità e in ogni caso, non sono dei validi motivi per rinunciare al mare.

Lo iodio contenuto nell'aerosol marino attiva il metabolismo e dopo un anno passato al chiuso senza fare attività o quasi per il corpo è uno stress notevole! Le alte temperature combinate con una forte luminosità stimolano il sonno, soprattutto dopo sforzi fisici anche moderati (camminare sulla sabbia, fare il bagnetto).

Quanto mare per i bambini

La cosa migliore è evitare il mare tra le 12 e le 16 perché l'effetto disorientamento è molto più intenso in quelle ore.

C'è un periodo esatto per portare i bimbi al mare?

Molti risponderebbero di si, pochi invece sanno che non è proprio così. Sono frasi dette che ormai sembrano regole e spesso ci sentiamo dire che il periodo migliore per portare i bambini al mare è nei mesi di giugno e di settembre.

E' vero che i primi giorni il bimbo può trovarsi un po' “stranito”, ma questo è dovuto alla novità, al cambiamento di clima, e siamo noi genitori che dobbiamo trasmettergli serenità e tranquillità.

Non imponete al vostro bimbo degli orari per stare in spiaggia se manifesta il desiderio di andare via, accontentatelo, se al contrario vuole rimanere a giocare, lasciatelo divertire.

L'importanza del mare per i bambini

Il sole ha innegabili effetti benefici sulla salute dei bambini:

  • Innanzitutto stimola la produzione di vitamina D, aiutando a irrobustire il sistema scheletrico in fase di sviluppo: la vitamina D, infatti, è indispensabile per l’assorbimento del calcio e, di conseguenza, per la calcificazione delle ossa
  •  i raggi solari contribuiscono a rinforzare il sistema immunitario, rendendo i nostri figli più resistenti alle malattie che di solito si diffondono a scuola durante i mesi freddi
  • il sole, poi, stimola il metabolismo accelerando l’attività cellulare. È questo, infatti, il motivo per cui d’estate si ha più appetito.
  • infine, stare al sole migliora l’umore!

Il contatto con l’acqua di mare è salutare e rilassante per i bambini, e li può anche aiutare a prendere confidenza in modo divertente con l’elemento acquatico. Inoltre, i nostri piccoli potranno approfittare, a loro insaputa, anche dei benefici del cosiddetto "aerosol marino" il vento e il moto ondoso sottraggono all’acqua salata particelle di sali di iodio, calcio e cloruro di sodio che vengono respirate da chi sta in riva al mare. Un toccasana per le vie respiratorie, che vengono purificate e rese più resistenti alle aggressioni virali (come tosse e raffreddore) che colpiscono i bambini durante l’autunno e l’inverno.

Se avete un bimbo che ancora non cammina e non sapete se sia il caso di portarlo al mare, non preoccupatevi: sicuramente in spiaggia è più fresco che in città e se prenderete le giuste precauzioni, vostro figlio trarrà solo giovamento dalla sua prima vacanza in spiaggia.

  • Tenete il neonato in una zona ventilata e all’ombra, e dategli spesso da bere: i bimbi così piccoli si disidratano facilmente.
  • Vietata l’esposizione diretta al sole
  • Portatelo al mare solo al mattino presto e al tramonto: i raggi solari, infatti, filtrano anche attraverso l’ombrellone e vengono riflessi dalla sabbia, perciò dovrete evitare accuratamente le ore più calde (dalle 12 alle 16).
  • Portate sempre con voi una scorta d’acqua (che non deve essere né gelata né gasata) per far bere il piccolo o per rinfrescarlo, una culla adatta alla spiaggia (preferibilmente munita di zanzariera) e, magari, anche un telo di cotone leggero per costruire una specie di tenda intorno all’ombrellone.

Quando si va al mare è consigliabile modificare l’alimentazione dei bambini (anche la nostra in realtà) per godere al massimo dei benefici del sole e per evitare conseguenze spiacevoli.

  • Puntiamo al massimo su frutta e verdura, in particolare su carote e pomodori che contengono grandi quantità di vitamina E e carotene.
  • Ok anche a pasta e riso poco conditi, oltre che a gelati e yogurt.
  • Evitiamo cibi fritti o dolci troppo elaborati che, tra l’altro, richiedono anche molto tempo per essere digeriti.
  • Sempre meglio far bere ai nostri piccoli tanta acqua. Vanno bene anche i succhi di frutta, specie se contengono pochi zuccheri. Da evitare, invece, le bibite gasate e ghiacciate.
  • Per i bimbi dai tre anni in su, possono essere utili anche degli integratori alimentari, che devono essere consigliati dal pediatra e assunti preferibilmente a partire da due mesi prima delle vacanze al mare.

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