Lo sport influenza il carattere dei bambini
Che ruolo ha lo sport nella crescita dei nostri figli? Praticare uno sport può influenzare lo sviluppo caratteriale dei nostri bambini? Abbiamo posto queste e diverse altre domande alla psicologa ed esperta di rapporti familiari Veronica Arlati. L’autrice del libro “Emozioni in Fiaba” ci ha risposto così:
- Quali sono i benefici dello sport a livello psicologico e/o sociale per il bambino?
Lo sport aiuta i bambini sia dal punto di vista relazionale che sociale. Iniziare a fare sport fin da piccoli fa sì che il bambino si senta parte di un gruppo e accettato. Essere lì tutti con la meta comune dello stesso sport e dell’allenamento, insieme alla passione per quell’attività, rende più facile il relazionarsi tra pari. Oltre al beneficio che l’attività fisica di per se stessa apporta, imparare e impegnarsi ottenendo risultati in uno sport che appassiona aiuta anche a rinforzare l’autostima e ad investire il tempo del bambino in modo costruttivo. Inoltre lo sport insegna al minore il rispetto delle regole, che sono poi alla base di buone relazioni sociali e del rispetto verso gli altri. Infine, nei gruppi sportivi il minore si trova ad affrontare situazioni di competitività e rivalità, che fanno parte della vita sociale e che attraverso lo sport possono anche essere fronteggiate e gestite con maggior facilità.
- I bambini che sono stati abituati a praticare sport fin da piccoli, sono in qualche modo avvantaggiati nella vita rispetto a quelli che non hanno praticato sport individuali o di squadra?
Sicuramente, per quanto affermato precedentemente, praticare sport fin da piccoli avvantaggia i bambini sia a livello sociale che relazionale. Inoltre insegna ai più piccoli non solo a credere in se stessi e nelle proprie capacità, ma anche il saper gestire e accettare le sconfitte.
Lo sport racchiude in sé molti degli elementi fondamentali della vita e permette al bambino di affrontarli in un contesto più ludico e creativo.
- A livello psicologico e comportamentale, c’è una differenza rispetto a sport singoli e di quadra? Quale dei due tipi è più adatto ai bambini in fase di crescita e sviluppo?
Sicuramente lo sport di squadra e individuali sono differenti: quelli di squadra tendono maggiormente a favorire l’aggregazione e le relazioni fra pari, aiutando anche le capacità sociali e la capacità di collaborazione nel lavoro di gruppo; quelli individuali, invece, pongono più l’accento sul singolo e quindi tendono a rinforzare maggiormente l’aspetto narcisistico ed individuale del bambino, ma nello stesso tempo possono anche risultare eccessivamente competitivi ed essere troppo stressanti per il bambino che sa poco gestire eventuali sconfitte. Forse gli sport di gruppo possono essere meglio affrontati e più facili per i bambini più piccoli, perché possono essere vissuti con maggior spirito ludico. Definire però quello che sia più adatto a livello generale è difficile, dipende molto dalle caratteristiche e dalla disposizione e predisposizione del singolo bambino.
- Il genitore deve tener conto del carattere del proprio figlio nella scelta di uno sport individuale o di squadra?
Il genitore può proporre al bambino lo sport che ritiene più adatto alle caratteristiche del figlio, esempio: se un bambino tende ad avere più bisogno di rinforzo individuale e tende ad essere più propenso ad aver bisogno di riscontri narcisistici può favorire sport individuali, se , invece, predilige lo spirito di gruppo e lo stare insieme agli amici in modo divertente e ludico può favorire gli sport di gruppo. Però è giusto che sia poi il bambino stesso a decidere quale sia il suo o i suoi sport prediletti, anche secondo le sue attitudini e le sue predisposizioni naturali.
Se si impone uno sport al proprio figlio senza seguire le sue preferenze si rischia che poi partecipi all’attività con scarso impegno e poca voglia e lo faccia perché si senta costretto il che fa si che quello sport diventi controproducente più che positivo.
- Fin dove è giusto spingere il proprio figlio o la propria figlia nella scelta di uno sport?
È giusto che un genitore possa cercare di condividere con il proprio figlio una propria passione sportiva e che la proponga al bambino, perché se questo diventa anche uno sport gradito al figlio può essere un ottimo modo per condividere del tempo. Quello che però il genitore deve sempre stare attento a valutare e considerare è la reazione del bambino a quello specifico sport, è importante infatti che la scelta dell’attività sia comunque condivisa con il bambino, deve essere lui ad avere passione e piacere nel praticare quello sport, se no può risultare un fallimento.