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In arrivo al cinema il film Remi, la recensione di una mamma e di suo figlio

di Francesca Capriati - 28.01.2019 Scrivici

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Fonte: Ufficio Stampa
Remi è un vero e proprio kolossal che ha entusiasmato anche mio figlio, coetaneo del protagonista. Ecco la nostra recensione a due mani

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Remi il film, recensione

Chi di noi non ricorda Remi senza famiglia? Il cartone animato giapponese che andava in onda in televisione quando eravamo piccoli raccontava le avventure (e le sventure) del piccolo Remi, che vagava per le montagne francesi in cerca dei suoi genitori. Oggi Remi torna al cinema in un film di Antoine Blossier con un cast d'eccezione (Daniel Auteuil, Virginie Ledoyen, Jacques Perrinm Ludivine Sagnier e il piccolo e straordinario Maleaume Paquin). Remi esce al cinema il 7 febbraio 2019 e ho avuto la possibilità di vederlo in anteprima in compagnia di mio figlio di quasi 11 anni.

Ammetto che all'inizio l'idea di ritrovarmi di fronte lo sventurato Remi in circa della sua famiglia mi ha lasciato perplessa. Siamo una generazione cresciuta con Candy Candy, Georgie, Anna dai capelli rossi e altri bambini orfani che vivevano storie di redenzione non prive di drammi e disavventure. I nostri cartoni animati erano un compendio di abbandoni e privazioni e Remi in particolare mi ha sempre suscitato parecchia tristezza. Oggi invece vi dico: andate al cinema a vedere questo film e portateci i vostri ragazzini!

La storia

Il film è tratto dal celebre romanzo “Senza Famiglia” di Hector Malot del 1878, uno dei classici per ragazzi di tutti i tempi e racconta le avventure di Remi e la sua vita al fianco del musicista girovago Vitali.

Remi non sa di avere nobili origini fino a quando la sua mamma Barberin, che lo ha cresciuto per dieci anni dopo che suo marito lo aveva trovato fuori una chiesa, non è costretta a dirglielo. I genitori adottivi non hanno più il denaro per provvedere a lui e così suo padre adottivo lo “affitta” ad un musicista girovago di nome Vitali, che poi si scoprirà essere Carlo Balzani, un celebre violinista italiano.

Insieme a Vitali e ai suoi inseparabili compagni, il fedele cane Capi e la scimmietta Joli-Couer, Remi affronterà uno straordinario ed emozionante viaggio attraverso la Francia, fatto di incontri e nuove amicizie che lo porteranno fino in Inghilterra a scoprire le sue vere origini.

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Perché vederlo

Il regista ha scelto di prendersi diverse libertà narrative rispetto al romanzo originario (dove le storie di imbroglioni ed abbandoni erano ancora più numerose), ma ha creato un film emozionante dove la natura e la musica giocano un ruolo determinante e nel quale le vicende si snodano con magnificenza, senza nulla invidiare ai kolossal americani. Le musiche sono coinvolgenti (Vitali insegna a Remi a cantare con il cuore e non solo con la tecnica), le scene realistiche e, al tempo stesso, immaginifiche come la tempesta di neve in Inghilterra oppure l'inseguimento da parte dei lupi o, ancora, la grande casa inglese dei finti genitori di Remi all'interno della quale si accumula la neve che scende dal tetto rotto.

Blossier ha spiegato, in effetti, di essersi ispirato alla produzione spielbergiana per raccontare storie drammatiche attraverso gli occhi dell’innocenza e della fanciullezza, riuscendo a dare una dimensione magica alle realtà più dure e un alone epico all'intero film. Il regista, insomma, ha voluto raccontare in modo straordinario e coinvolgente “cosa significa realizzarsi, l’andare oltre i propri limiti”.

Ci sarà riuscito?

Dopo la visione ho chiesto a mio figlio cosa ne pensasse e lui ha scritto una breve riflessione nella quale si legge:

E' un film molto sentimentale e pieno di dispiaceri. Mi ha colpito il fatto che Remi non abbia mai mollato dopo tutte le sciagure che gli sono accadute e mi sono piaciuti tanto i particolari fantastici, come la neve che entra nelle case e i paesaggi

Una recensione che mi ha fatto sorridere perché, intervistato, il protagonista Maleaume Paquin, coetaneo di mio figlio e attore dalle doti straordinarie, ha commentato:

Quello che mi piace di Remi è che nonostante tutte le cose terribili che gli succedono, non si arrende, continua ad andare avanti.

Direi che l'intento del regista è stato pienamente raggiunto: Remi è la storia di un bimbo che non ha nulla se non il suo cuore e la sua determinazione, che si apre con fiducia al futuro e al prossimo e che, nonostante venga deluso, imbrogliato ed abbandonato più e più volte, non si arrende mai e alla fine viene premiato per questo suo indomito coraggio.

Davvero una bella lezione di vita per i nostri undicenni.

Info sul film

Remi, un film di Antoine Blossier con: Daniel Auteuil, Maleaume Paquin, Virginie Ledoyen, Jonathan Zaccaï, con la partecipazione di Jacques Perrin e con Ludivine Sagnier

  • dal 7 febbraio 2019 al cinema

Ecco il trailer del film

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