Gardaland
fa una scelta animalista e decide di chiudere il celebre
delfinario
e dire addio agli show acquatici (
).
E' oltre vent'anni che nel più celebre parco giochi italiano i bambini possono assistere agli spettacoli dei delfini, ma quest'anno tutto cambia e il delfinario verrà chiuso.
I motivi di questa scelta li spiega Danilo Santi, direttore del parco, che ricorda che lo show è stato visto da milioni di spettatori, "
al punto che nel 1997 abbiamo deciso di realizzare il Palablù, con millecinquecento posti a sedere he i delfini andranno via e con loro un pezzo di storia di Gardaland
".
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Ma oggi le cose sono cambiate: i bambini e i visitatori preferiscono giostre e
attrazioni
sempre più adrenaliniche e meno lo show dei delfini, e le pressioni degli animalisti si sono fatte sempre più insistenti.
Per questo la direzione del parco ha deciso di mandare in pensione i quattro delfini ospitati nel delfinario, Robin, Teide, Betty e Nau, che lo scorso 6 gennaio hanno fatto il loro ultimo
spettacolo
e che probabilmente troveranno una nuova casa presso l'
acquario di Genova (LEGGI)
, e hanno dato il via ai lavori di smantellamento del Palablu.
All'orgine della decisione di chiudere il delfinario di Gardaland ci sono anche ragioni di carattere etico.
Il parco è di proprietà di
Merlin Entertainments
, un'azienda britannica che gestisce numerosi parchi divertimento in tutto il mondo e che ha un'ottima reputazione per i
Sealife
: 27 strutture, una delle quali proprio vicino Gardaland (
), dove gli animali marini vengono cresciuti in un ambiente protetto ma del tutto simile a quello originale. Strutture che si fanno vanto delle loro politiche di sostenibilità ambientale e promuovono campagne di salvaguardia dell'ambiente marino.
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Tenere in piedi il Gardaland Sealife e il Palablu sarebbe stato, quindi, una scelta estremamente
incoerente
data la diversa natura delle due strutture. E, spiega Santi, sulla scelta di chiudere il Palablu "
ha pesato il fatto che Merlin ha nel suo Dna una politica di profondo rispetto degli animali. La scelta di dire addio al delfinario ne è quindi una diretta conseguenza
".
Gli animalisti plaudono, qualche nano fa la Lega antivivisezione aveva definito il Palablu
una prigione in acqua
.