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Gli errori più tipici dello shopping per il bebè in arrivo

di Laura Losito - 17.02.2015 Scrivici

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Durante la gravidanza è divertente fare shopping per il bebè in arrivo. Sia che si tratti di andare per negozi, sia di optare per lo shopping online, è facile farsi prendere la mano, trascurando magari il necessario

Cosa non comprare per il bebè in arrivo

Nei primi mesi di gravidanza, vige la regola non scritta del “vietato comprare”: una forma di scaramanzia che ci impedisce di dare sfogo al nostro istinto alla nidificazione, acquistando almeno una di quelle minuscole, deliziose tutine che occhieggiano dalle vetrine dei negozi. Arrivate intorno al settimo mese, ecco che finalmente scatta il via libera: ma un momento, manca “pochissimo” alla data presunta del parto! E’ precisamente questo il momento in cui commettiamo i più tipici errori da shopping della neo-mamma.

  • Troppi pannolini “newborn”

E’ vero, i bambini consumano molti pannolini, ma non possiamo sapere in anticipo il ritmo di crescita del nostro e di conseguenza quando cambierà la taglia. E’ meglio comprare pochi pannolini newborn e se vogliamo qualche pacco di taglia superiore. Invece, possiamo abbondare con le salviettine, quelle non bastano mai e diventeranno presenze fisse nella borsa, nella carrozzina, in ogni angolo della casa...

  • Sbagliare passeggino

Non lo sappiamo ancora, ma il passeggino rivestirà un’importanza capitale nelle nostre vite per gli anni a venire. Probabilmente è il singolo oggetto per cui vale la pena investire più tempo ed energie durante l’acquisto. Una volta scelto un modello, proviamo a piegarlo, a infilarlo in auto, valutiamo su quali tipi di terreno lo condurremo prevalentemente (campagna o città) e quale sia lo spazio contenitivo di cui avremo bisogno all'interno. Ignoriamo gli sguardi ora scocciati, ora compassionevoli, degli addetti alla vendita, e prendiamoci tutto il tempo che ci serve: ne sarà valsa la pena.

  • Vestiti troppo cari

I vestiti cari e firmati per i bebè sono adorabili, ma spesso hanno vita breve: destinati alle occasioni speciali, possono risultare spesso scomodi e poco pratici perché non lavabili in lavatrici. Scopriremo presto che un neonato è adorabile anche con una tutina economica, e che nella nostra vita da puerpere alle prime armi, per sopravvivenza dovremo privilegiare la comodità.

  • Pochi body e bavaglini

La biancheria scarseggia sempre nei cassetti dei neonati. Il body, ad esempio, va sostituito anche più volte al giorno, soprattutto d’estate o durante lo svezzamento, quando più o meno ad ogni pappa c’è bisogno di un cambio d’abito, a meno di non voler portare in giro il piccolo con la tutina in fantasia “camouflage” verde e marrone.

  • Il raccoglitore per pannolini

Lo shopping della neomamma dovrebbe prevedere solo oggetti necessari, o che ti semplificano la vita. Tasche ed espositori porta-pannolini non fanno decisamente parte della categoria, dato che prevedono che tu trasli i pannolini dal loro contenitore originario per poi sistemarli ordinatamente in un grazioso manufatto tessile ricamato. E pensare che in quei cinque minuti avresti potuto fare un sonnellino…

  • Robot per pappe e vari oggetti tecnologici

Ogni negozio per bebè ha un reparto zeppo di elettrodomestici indecifrabili e costosissimi come tiralatte, sterilizzatori e scaldabiberon, ma la palma del più inutile se l’aggiundica a pieno titolo il robot per pappe. Non serve a nessuno tranne a chi non possiede nemmeno un banalissimo frullatore o un minipimer.

  • Non comprare le medicine

Viceversa, una puntata in farmacia potrà risparmiarvi parecchio stress. L’armadietto dei medicinali d’ora in poi dovrà prevedere uno scomparto per il nuovo arrivato, sempre rifornito dei farmaci di base, come paracetamolo, ibuprofene e quant’altro, in modo da risparmiare ai neo-genitori corse notturne alla farmacia di turno.

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