Risvegli fisiologici nei bambini
Per i neogenitori, capire il sonno dei bambini e adattarsi a nuovi modelli e comportamenti può essere una delle maggiori sfide nei primi anni. Nel primo anno di vita è molto comune che il bambino si svegli più volte durante la notte, la chiave è insegnargli a riaddomentarsi da solo senza disturbare il riposo dei genitori. I risvegli fisiologici del bambino sono frequenti e sono per lo più legati all'alternanza di fasi di sonno leggero e profondo, che nei bambini è più breve.
In questo articolo
Durante il sonno tutti attraversiamo cicli di sonno leggero e sonno profondo. Il ciclo del sonno di un adulto dura circa 90 minuti, ma il ciclo di un bambino è più breve e dura da 20 a 50 minuti.
- Come riconoscere il sonno profondo del neonato? Il sonno profondo è un sonno tranquillo; i bambini sono per lo più immobili e respirano uniformemente, ma a volte sussultano.
- Nella fase di sonno leggera, i bambini sembrano irrequieti, si lamentano, a volte aprono gli occhi e possono svegliarsi completamente.
I neonati passano molto frequentemente da una fase all'altra e per questo i risvegli notturni sono frequenti, ma con la crescita il sonno diventa più regolare e gli episodi di risvegli diminuiscono. Tuttavia non è raro assistere a vere e proprie regressioni del sonno: ad esempio intorno ai 9 mesi si verifica un aumento dei risvegli notturni tra le 21 e le 24 e tra le 3 e le 6 (l'84% dei bambini si sveglia almeno una volta) che continua spesso fino a 2-3 anni.

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Risvegli notturni: cosa fare?
Innanzitutto i risvegli notturni fisiologici vanno accettati come una parte normale del sonno del bambino. Secondo alcuni scienziati sono addirittura utili, perché servono come meccanismo di sopravvivenza e autoregolamentazione per l'alimentazione o per riconnettersi cerebralmente ed emotivamente.
Ciò che si può fare è sicuramente impegnarsi affinché il bambino si autoregoli rispetto ai risvegli e sia in grado di riaddormentarsi da solo.
Quindi non corriamo subito, non appena sentiamo che il piccolo si sveglia, si lamenta o piangiucchia. Diamogli alcuni minuti di tempo per riaddormentarsi e autoconsolarsi.
Se vogliamo accertarci che tutto vada bene possiamo andare vicino alla sua culla, fargli sentire la nostra presenza con un sommesso Sshh oppure mettendo una mano sul suo pancino, ma senza alzarlo dal letto nè prenderlo in braccio.
Come evitare i risvegli notturni
Se, nel primo anno di vita, sembra impossibile e anzi inutile provare ad evitare i risvegli notturni, resta il fatto che impostare una buona igiene del sonno notturno è fondamentale, soprattutto perché con la crescita il bambino dovrà apprendere delle sane abitudini da mantenere nel tempo. E allora:
- Aiuta il bambino a riconoscere la differenza tra il giorno e la notte: durante il giorno gioca, leggere, luminose e attive: apri le tende, gioca e fai molto rumore. Di giorno fai vivere al bambino l'atmosfera domestica nella quale si cucina, ci si muove, si parla, e mettilo a fare il riposino in un logo diverso dal lettino dove dorme la notte, o in alternativa mantieni sempre la camera solo leggermente ombreggiata. La sera abbassa le luci, fai attività più tranquille per aiutare il bambino ad impostare il suo orologio biologico.
- Insegna al bambino ad addormentarsi da solo: impara ad intercettare i segnali che il bambino è assonnato e mettilo nel suo lettino subito dopo la poppata e il ruttino o quando è ora di dormire.
- Imposta una semplice routine per andare a dormire: spegnere la televisione, abbassare le luci e fare coccole e attività rilassanti.
- I bambini dai 4 ai 12 mesi dovrebbero dormire da 12 a 16 ore (compresi i sonnellini)
- I bambini da 1 a 2 anni dovrebbero dormire da 11 a 14 ore (compresi i sonnellini)
- I bambini da 3 a 5 anni dovrebbero avere da 10 a 13 ore (compresi i sonnellini)
- I bambini dai 6 ai 12 anni dovrebbero dormire dalle 9 alle 12 ore a notte
Domande e risposte
Quando finiscono i risvegli notturni?
In genere al compimento del primo anno il bambino riesce a dormire in maniera continuativa tutta la notte. Ma possono esserci anche delle regressioni negli anni successivi che provocano un ritorno, temporaneo, dei risvegli notturni.