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Come gestire la regressione del sonno dei 4 mesi? Consigli e suggerimenti

di Elena Cioppi - 04.11.2024 Scrivici

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Perché si verifica una regressione del sonno, sleep regression, a 4 mesi e come gestirla. Come riconoscerla e quanto dura: i consigli per i genitori

In questo articolo

Il sonno del bambino è un nodo cruciale della sua crescita ma anche delle evoluzioni come genitori della sua mamma e del suo papà. E questo perché, se il sonno è sereno e costante, senza scossoni, tutta la famiglia ne beneficia e il neonato, che nei primi mesi di vita deve dormire il più possibile, cresce sano, forte e soprattutto è più tranquillo nelle fasi di veglia. Ma come comportarsi quando si presenta la fase della regressione del sonno dei 4 mesi? Il ciclo delle regressioni nei bambini è naturale e nelle fasi della crescita sono spesso legate a momenti di apprendimento anche e soprattutto attraverso gli scatti di crescita. La regressione del sonno a 4 mesi però può essere abbastanza dura.

Quali sono le cause?

Le regressioni corrispondono spesso a momenti di crescita e apprendimento del bambino, che proprio a 4 mesi impara a rotolare e ad afferrare, quindi il suo cervello si sforza molto per coordinare le manine. La regressione del sonno, quindi, è legata a importanti cambiamenti neurologici e allo sviluppo di cicli di sonno più simili a quelli degli adulti, con fasi di sonno leggero e profondo.

Come riconoscere la regressione del sonno dei 4 mesi?

Il bebè è irrequieto, fa fatica ad addormentarsi e a conquistare una notte di sonno il più possibile stabile (al netto delle poppate notturne che ancora fa)? Se il neonato ha 4 mesi è possibile che si tratti di quella che gli esperti chiamano sleep regression: una delle prime, almeno, perché il bambino ne vivrà eventualmente anche altre, nelle fasi più importanti dello sviluppo del suo cervello. Altri momenti di regressione del sonno potrebbero presentarsi infatti a 6 mesi, 10 mesi e 12 mesi del bambino.

A tenerlo così attivo infatti è proprio la crescita del suo apparato cerebrale. Quindi non è un "dispetto" o una mancanza di routine che i genitori non hanno saputo dare al proprio figlio, è un fenomeno fisiologico importantissimo, che spesso si presenta con questi segnali:

  • malessere 
  • tanti risvegli notturni
  • meno nanne durante il giorno
  • aumento o diminuzione dell'appetito

Quanto dura?

Non c'è, ovviamente, una durata soggettiva: dipende da bambino a bambino e anche dalle abitudini della sua famiglia.

Proprio la routine del sonno aiuterà il bambino a tornare ai suoi ritmi pre-regressione: seguirne una o ripristinarla permetterà al piccolo di rilassarsi più facilmente e di entrare nel mondo dei sogni con più facilità. In media però la regressione dura circa due settimane, prima di ritornare alla normalità.

Come gestire la regressione del sonno del neonato di 4 mesi

Ecco alcuni consigli per gestire al meglio la regressione del sonno dei 4 mesi.

Impostare una routine della nanna

Questo è un passaggio fondamentale non solo nei momenti di regressione, ma anche in quelli precedenti e successivi! La routine aiuta il piccolo a capire che è ora di dormire (e di fare la "nanna lunga" o, almeno, quella un po' più lunga dei riposini che fa durante il giorno). Se la routine era già stata stabilita dai genitori prima della regressione, va riabilita con le stesse modalità: messa a letto sempre allo stesso orario, gestione delle poppate così da non interrompere il sonno del neonato quando sta beatamente riposando.

Aiutare il neonato a dormire bene

Questo vale anche durante il giorno: stimolarlo troppo, usare luci e suoni di giocattoli alla sera prima di andare a dormire, non lo aiuta a quietare il suo cervello che, come abbiamo visto, già lavora parecchio in questo periodo. I neonati così piccoli hanno di solito bisogno di 12 ore piene di sonno, arrivando anche a 17 ore di nanne notturne e riposini diurni: aiutarlo a trovare il modo per prendere sonno e riposare è compito della mamma o del papà, che dovranno creare le condizioni di un buon sonno tutte le sere (grazie alla routine consolidata).

Non innervosirsi

Questa è la parte più difficile! I risvegli notturni, soprattutto quando si moltiplicano per la regressione, non sono però un dispetto che il piccolo fa ai suoi genitori.

Se fa capricci o si lamenta nella notte, innervosirsi è quanto di più sbagliato si possa fare: non è pensabile che un neonato che si è svegliato possa riaddormentarsi di botto senza essersi sfogato piangendo, magari prendendo il seno della mamma per calmarsi oppure il ciuccio. Essere comprensivi in questo senso lo aiuta a rientrare nel suo stato di sonno, senza creare inutili rotture dell'equilibrio.

La poppata è necessaria?

Non sempre, anche perché il neonato che si sveglia a causa della regressione non lo fa, la maggior parte delle volte, perché ha fame. Quindi preparare il biberon per farlo mangiare e riaddormentare così a pancia piena potrebbe in realtà provocare l'effetto contrario e spingere il bambino a sentirsi più agitato la notte stessa o il giorno dopo. 

Domande e risposte

Come cambia il sonno nei neonati di 4 mesi?

A 4 mesi, il sonno inizia a seguire ritmi più regolari e strutturati rispetto ai primi mesi di vita. In questo periodo, il sonno notturno può durare da 6 a 8 ore, spesso con brevi risvegli. Ma proprio a 4 mesi molti i bambini attraversano una fase di "regressione del sonno" durante la quale potrebbero svegliarsi più frequentemente.

Come evitare la regressione del sonno?

Due cose importanti da fare: mantenere una routine stabile e rilassante per la nanna, come il bagnetto e una storia prima di dormire, e creare un ambiente tranquillo, con luci soffuse e senza rumori. Evitare di intervenire immediatamente ai primi segnali di risveglio aiuta il bambino a imparare a riaddormentarsi da solo.

Fonti

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