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Perché il neonato si lamenta nel sonno

di Viola Stellati - 04.03.2023 Scrivici

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Il neonato si lamenta nel sonno e i genitori tendono a preoccuparsi. Ma c'è davvero motivo di farlo? Scopriamolo insieme

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Neonato si lamenta nel sonno

Capita, molto più spesso di quanto si creda, che un nuovo venuto al mondo appaia particolarmente agitato durante il sonno. Soprattutto se è il primo figlio, è normale da parte di un genitore preoccuparsi e domandarsi il come mai di questo apparente turbamento. La verità, però, è che è tutto molto naturale: ecco perché il neonato si lamenta nel sonno.

Il neonato si lamenta nel sonno perché sta crescendo

Gli stati di agitazione che vive spesso il neonato durante il sonno sono correlati alle fasi del neurosviluppo e alla maturazione delle sue strutture cerebrali.

La prima cosa che dovete sapere, infatti, è che le caratteristiche del sonno di un nuovo venuto al mondo sono del tutto diverse da quelle di un adulto. Nelle prime settimane di vita si è infatti capaci di passare da una fase di sonno pesante a una di sonno leggero molto rapidamente. Una finestra temporale in cui, come riportato su un articolo pubblicato su National Library of Medicine, un neonato può trovarsi a muovere - anche velocemente - braccia e gambe, fare versi, e persino mostrare un pianto estremamente disperato.

Durante la fase REM (rapid eye movement) ossia uno stato di sonno attivo, per i più piccoli avviene la maturazione dei circuiti e delle strutture cerebrali che si riveleranno fondamentali in seguito per lo sviluppo delle abilità cognitive e delle caratteristiche comportamentali. Una fase che si protrae per più o meno 20 minuti e che si alterna alla fase NREM, meno attiva e di maggiore calma.

In poche parole, se un neonato si lamenta nel sonno è assolutamente fisiologico in quanto è in atto una maturazione cerebrale. E, come riportato da uno studio di Anneleen Dereymaeke e collaboratori, si rivela fondamentale anche per la neuroprotezione e il recupero delle aree cerebrali, oltre che per la loro maturazione, e sopratto nei bambini nati prematuri.

Quando bisogna eventualmente da preoccuparsi

Se nella maggior parte dei casi non bisogna preoccuparsi quando un neonato si lamenta nel sonno, in alcune situazioni è necessario prestare una maggiore attenzione.

In circostanze più rare, in particolare durante il primo anno di vita, possono presentarsi movimenti improvvisi. In medicina questa condizione viene chiamata "mioclono benigno" e compare dopo le prime due settimane di vita.

Il suo corso prevede che scompaia dopo il decimo mese, o che si manifesti in maniera occasionale fino ai cinque anni, ma per fortuna senza conseguenze. Il problema che nasce è che questi scatti vengono alle volte confusi con crisi epilettiche, anche se in realtà sono di natura benigna e transitoria.

Ciò non toglie che, purtroppo, disturbando il sonno possono causare un aumento dell'irritabilità e portare piccoli cambiamenti nella contrazione muscolare. La buona notizia però è che quasi sempre sono fenomeni che scompaiono da soli e senza generare conseguenze a lungo termine. L'importante è sottoporre i bambini, se e quando il medico lo ritiene opportuno, a controlli neurologici.

Ci sono poi delle situazioni in cui il fatto che il neonato si lamenta nel sonno può essere correlato a disturbi fisici, in particolare nel bambino pretermine e con fragilità. Tra questi ci sono:

Risulta molto importante, quindi, imparare a riconoscere subito e a gestire segnali e comportamenti, come quelli legati al sonno, dei propri figli.

Come intervenire se il neonato si lamenta nel sonno

Abbiamo capito che se il neonato si lamenta nel sonno nella maggior parte dei casi non c'è alcun motivo di preoccuparsi. Si può però intervenire per alleviare questo suo stato di agitazione con alcune semplici mosse suggerite dagli specialisti di Mayo Clinic:

  • alterare la frequenza delle poppate: meglio spostarle negli orari diurni;
  • temperatura adeguata degli ambienti: è più opportuno tenerla non troppo elevata e usare tessuti freschi;
  • provare a fare un bagnetto la sera: può essere un ottimo "rilassante";
  • fare al piccolo un massaggio infantile: diminuisce il senso di stress, sia nei genitori che nel bimbo;
  • cantare una canzone, dire delle parole o intonare una melodia alla stessa ora e con le medesime modalità: crea un'abitudine positiva e tranquillizzante.
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