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Neonato piange mentre mangia
C'è una cosa importante da dire prima di andare avanti con questo pezzo: il pianto del bambino è l'unico modo che lui conosce per comunicare con noi. Ma quando capita che il neonato piange mentre mangia, che dovrebbe teoricamente essere una cosa piacevole, è normale avere qualche preoccupazione in più. Scopriamo insieme da cosa dipende tutto questo e cosa fare quando succede.
Perché il neonato piange mentre mangia
Le cause per cui il neonato piange mentre mangia possono essere tante e di svariata natura.
Se succede durante le poppate, le motivazioni più frequenti sono principalmente due:
- ha ancora fame (anche se è la causa meno frequente);
- soffre di reflusso o disturbi gastrointestinali in generale (molto più frequente della prima).
Se il neonato prende il biberon, invece:
- percepisce il biberon come un possibile nemico;
- ha disturbi alla gola o alla faringe che provocano dolore;
- possibile presenza di coliche gassose provocate da flatulenze e gas nella pancia.
La cosa importante da sottolineare, però, è che se il neonato piange mentre mangia nella maggior parte dei casi non c'è niente di cui preoccuparsi. Ciò che comunque risulta fondamentale è capire le motivazioni associate alle lacrime.
Come riportato dal Ministero della Salute, un bambino piange normalmente circa 60-90 minuti al giorno durante le prime 3 settimane di vita, alla stessa ora ogni giorno, e non smette con nessun tipo di consolazione. E tutto questo è normale.
Nelle settimane successive il pianto può aumentare di 2-4 ore al giorno, poi gradualmente decresce intorno ai 3 mesi di età.
Uno studio pubblicato sulla rivista Gastroenterology Clinics of North America ha dimostrato che le coliche gassose e il reflusso sono causati da un quadro infiammatorio e irritativo del sistema gastrointestinale.
Ciò vuol dire che le coliche gassose e il reflusso gastroesofageo NON sono causate da un'immaturità intestinale o del cardias, la valvola che chiude lo stomaco, ma da un quadro infiammatorio e irritativo che provoca dolore e gonfiore.
Cosa fare quando succede
Alla luce di quanto appena detto, quando un neonato piange mentre mangia è necessario innanzitutto fare una distinzione tra allattamento al seno e alimentazione artificiale.
Nel primo caso è fondamentale indagare e migliorare l'alimentazione materna. Nel secondo, invece, bisogna valutare la tipologia di latte artificiale, come viene proposto il latte - quindi la posizione - il tipo biberon e tutto quello che viene utilizzato per farlo mangiare.
In entrambe le situazioni è necessario controllare anche la temperatura: un neonato che piange mentre mangia potrebbe avere freddo o caldo.
Ad ogni modo, è importante rivolgersi al pediatra che valuterà la presenza o meno di disturbi intestinali. È compito del medico, infatti, fare un'attenta analisi per capire se il bambino soffre di qualche disturbo.
A seguito del controllo il medico sarà in grado di spiegare ai genitori come intervenire. In alcune circostanze, infatti, può bastare un breve massaggio per rassicurare il piccolo e per farlo smettere di piangere, in altre potrebbe esserci bisogno di un intervento diverso.
Anche in questo caso, però, è bene specificare che per i bambini è normale soffrire di colichette durante i primi 3 mesi di vita. Una situazione che andrà a migliorare autonomamente dopo qualche tempo.
Infine, bisogna ricordarsi che il pianto è il modo in cui il piccolo cerca di farsi capire da chi gli sta intorno e che, al tempo stesso, la frustrazione dei genitori potrebbe contribuire a infastidirlo e a farlo sentire a disagio.
Di fronte a qualsiasi tipo di pianto, quindi, è sempre meglio non perdersi d'animo ma osservare con sapienza e capire subito cosa il piccolo sta cercando di dirci.