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Non tutti i bambini piangono quando si separano dai genitori

di Elena Berti - 26.09.2022 Scrivici

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Mio figlio non piange quando vado via: mamme e papà si preoccupano del perché il proprio figlio non piange come tutti gli altri

Mio figlio non piange quando vado via

Le preoccupazioni dei genitori (e diciamocelo, delle mamme!) sono numerose, ma molte sono davvero esagerate. Un esempio? "Mio figlio non piange quando vado via", cosa vorrà mai dire? Vediamo insieme se ha senso interrogarsi oppure no. 

In questo articolo

Bambino che non ama i genitori

Inutile girarci intorno: se vi state chiedendo "perché mio figlio non piange quando vado via" è perché temete che non vi ami abbastanza, o che preferisca un altro genitore o, nel peggiore dei casi, che ci sia qualcosa che non va in lui. 

Può capitare, per esempio, di ritrovarsi confrontati a schiere di bambini urlanti, di ogni età, dai piccolissimi di pochi mesi ai bimbi del nido fino addirittura a materna ed elementari, che non mollano la gamba di mamma o papà, che quasi vomitano dal pianto. L'amica racconta che non può allontanarsi nemmeno un secondo, il collega che ogni volta che saluta il figlio sono scene isteriche e voi… niente. Vostro figlio è impassibile a ogni separazione. Qual è il problema?

Tuo figlio non piange? Meglio!

Quando i bambini piangono andiamo nel panico: lo dimostrano i milioni di articoli e libri su come far smettere di piangere un bambino, perché un bambino piange e come interpretare il pianto di un neonato. E se non piange… ci preoccupiamo lo stesso!

E invece non ce n'è motivo: godetevi il fatto che vostro figlio riesca a separarsi da voi senza andare a cercare complicate spiegazioni per trovare risposte al paragone che state facendo con gli altri bambini. I bambini non sono tutti uguali e potersi separare da loro serenamente, senza tragedie, è molto meglio che ritrovarseli attaccati al collo in ogni occasione. 

Chi sono i bambini che non piangono quando si separano?

C'è chi potrebbe pensare che il proprio bambino ha "qualcosa che non va" perché non piange "come tutti gli altri".

In realtà il pianto al momento della separazione dipende da tantissimi fattori: 

  • il carattere del bambino (esistono bambini autonomi e sono un bene!)
  • la fiducia del bambino per l'ambiente 
  • le sue eventuali insicurezze
  • la situazione familiare
  • le paure

Se un bambino non piange, significa che si sente sicuro, che sa che mamma e papà torneranno, che non ha timori ne mancanza di fiducia in chi si occuperà di lui, e tutti questi sono aspetti molto positivi. Attenzione, non è detto che chi piange abbia un problema: anche piangere è normale, soprattutto da piccoli ma anche dopo, perché la sensibilità è un fattore personale, diverso per tutti. 

C'è chi può pensare che un bambino che non piange sia "insensibile": non c'entra niente. Anche i bambini neurodivergenti che non sanno riconoscere le emozioni, come spesso è il caso degli autistici, possono piangere o non piangere in base al loro carattere. Quindi se vostro figlio non piange, non iniziate a fare supposizioni basate sul sentito dire. 

I bambini che non piangono quando si separano da mamma e papà sono, crescendo, la maggioranza. I neonati piangono più facilmente perché non sanno che dopo poco si riuniranno ai genitori, ma può succedere anche che non piangano perché interessati al mondo esterno. Col passare degli anni, tutti questi dettagli verranno dimenticati da mamma e papà che anzi, si pentiranno di aver sperato in figli "mammoni"! 

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