Home Il bambino Pianto e sonno

Come funziona il metodo Tracy Hogg e in cosa consiste?

di Simona Bianchi - 20.06.2024 Scrivici

il-metodo-tracy-hogg
Fonte: shutterstock
Il metodo Tracy Hogg, noto come Easy, serve per far addormentare i neonati. Chi era l’inventrice e cosa sapere sulla tecnica per gestire il sonno dei bambini?

In questo articolo

Come funziona il metodo Tracy Hogg?

Riuscire a far addormentare il figlio appena nato è uno dei principali problemi dei neogenitori. Per risolverlo sono state ideate numerose tecniche, una delle più conosciute è il metodo di Tracy Hogg, un'infermiera britannica soprannominata "la donna che sussurra ai bambini". Il processo è noto con il termine Easy che in inglese significa facile e che è la sigla di "eat" (mangiare), "activity" (attività), "sleep" (dormire), "you" (tu). Ma come funziona metodo di Tracy Hogg e come fare se vogliamo provare a metterlo in pratica?

Quali sono i principi di base del metodo di Tracy Hogg?

Il metodo è basato sull'osservazione dei ritmi naturali del bambino e sui segnali che il piccolo invia per comunicare le sue necessità. Tracy Hogg riteneva che lasciar piangere il bambino fino a quando non si addormenta o dargli troppe attenzioni per farlo addormentare erano estremismi da evitare. La sua tecnica si fonda invece su una serie di ferree regole quotidiane per fare in modo che il neonato equilibri il suo organismo in maniera naturale ad addormentarsi alle ore prestabilite.

Quali sono le 4 fasi del metodo Easy?

Il metodo Easy è composto da alcuni punti chiave ben precisi e non deve mai essere usato in neonati con meno di tre mesi. Anche se il bambino dorme già bene, la tecnica è inutile o potrebbe essere dannosa perché andrebbe a modificare le abitudini che il piccolo ha già appreso. A ogni modo la caratteristica principale di Easy è la sua estrema flessibilità per fare in modo di poter essere impiegato per ogni bambino e in ogni tipo di ambiente. La tecnica è basata su:

  • EAT: quando il neonato si sveglia da un riposino o dal sonno notturno, deve mangiare qualcosa, non importa che sia un pasto completo e uno spuntino
  • ACTIVITY: dopo aver mangiato, bisogna farlo giocare o fargli fare qualsiasi altra attività che non sia mangiare o dormire. La quantità di tempo da dedicare al gioco dipenderà dall'età del bambino
  • SLEEP: dopo l'attività, quando si nota che il piccolo inizia a stancarsi, è il momento di farlo dormire. Mai farlo mangiare prima di dormire perché, secondo Hogg, il bambino non deve abituarsi ad addormentarsi mentre beve al biberon o viene allattato.
  • YOU: quando il bambino si addormenta, è il momento per dedicare del tempo a te stessa visto che il piccolo non ha più bisogno di te fino a quando non si sveglierà.

Alla base dell'insegnamento di Hogg, c'è l'idea che il neonato impari ad addormentarsi nella culla sentendosi sicuro e protetto.

I genitori dovrebbero quindi accudirlo se piange, ma senza toglierlo dal lettino, a meno che non sia strettamente necessario.

Come far addormentare i neonati da soli?

Per far addormentare il piccolo ci sono alcuni passaggi da seguire. Di seguito le principali mosse per riuscire a controllare il sonno del neonato:

  • Stabilire una routine per farlo sentire tranquillo e rilassato. L'obiettivo è che il bambino impari a distinguere tra momento da dedicare all'attività e il tempo in cui è necessario riposare
  • Metterlo nel lettino quando è assonnato, ma non completamente addormentato. Molti genitori affermano che i loro bambini riescono a dormire solo tra le loro braccia, ma Tracy Hogg suggerisce di tenerli in braccio per aiutarli a rilassarsi e poi metterl nella culla mentre sono ancora sveglio per abituarli ad addormentarsi in quel posto.
  • Non aggiungere oggetti extra per favorire il sonno del piccolo, per esempio usando un ciuccio, facendogli fare una passeggiata di mezz'ora o facendolo dormire sul seno della madre

Come aiutare il bambino ad addormentarsi?

Ai neogenitori, Tracy Hogg ha lasciato anche alcuni consigli per aiutare il bambino ad addormentarsi:

  • Avvolgerlo in una coperta fasciante o uno scialle in modo che non abbia freddo e si senta riparato
  • Rassicurarlo dandogli pacche sulla schiena regolarmente e con ritmo costante, come se fosse un cuore che batte, accompagnandolo con un sussurro o frasi rassicuranti
  • Evitare gli stimoli visivi che lo possono distrarre
  • Se si sveglia, ma avvolgerlo di nuovo nella coperta, accarezzalo e sussurrargli parole dolci per calmarlo

Chi era Tracy Hogg?

Nata nel 1960 in Inghilterra, Tracy Hogg è stata un'infermiera specializzata in puericultura. Con una lunga esperienza nella cura delle disabilità, è diventata famosa a livello internazionale con il libro "Il linguaggio segreto dei neonati" nel quale risponde a tutte le domande che un neogenitore si pone nella gestione del proprio figlio. È stata anche la fondatrice di Baby Technique, una struttura in California nella quale si tengono corsi, conferenze, esercitazioni per baby sitter e consulenze individuali ai genitori.

La morte di Tracy Hogg è avvenuta nel 2004 a causa di un melanoma: è morta a soli 44 anni.

Fonti

gpt inread-altre-0

Articoli correlati

Ultimi articoli