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Come evitare i 5 "vizi" più comuni dei neonati

di Laura Losito - 29.10.2015 Scrivici

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I consigli su come non viziare un neonato, amandolo e coccolandolo come è giusto che sia

In questo articolo

Come non viziare un neonato

Quali sono gli errori più comuni che i neogenitori compiono con ilbambini appena nati e come si può non viziare un neonato?

La situazione è tipica: appena uscita dall'ospedale, o a volte anche prima, la primipara diventa bersaglio di innumerevoli consigli più o meno richiesti su come crescere il proprio bambino. Ai seguaci di un regime pseudo-dittatoriale (quelli che "non prenderlo in braccio o lo vizi") fanno da contraltare i seguaci di un approccio bambino-centrico, che prevede di assecondare le necessità del neonato in tutto e per tutto e ad ogni costo.

Posto che nessuno più di una mamma ha la sensibilità per capire le vere necessità del proprio bambino, e che ogni neonato è diverso, come spesso accade la verità sta nel mezzo. E, senza cercare di intrappolare un esserino di poche settimane o di pochi giorni in una disciplina troppo ferrea, è altrettanto vero che introdurre una semplice routine non troppo rigida è positivo e rassicurante sia per il piccolo sia per i genitori. Impostare fin da subito alcune regole per se stessi e, di conseguenza, per il neonato, è peraltro vantaggioso per tutti.

Di seguito una breve carrellata sui 'vizi' più comuni che, senza volere, rischiamo di dare al nostro bimbo

Cullarlo prima di dormire

Cullare il nostro piccolo prima di metterlo a letto è un'attività che fa piacere sia a noi sia a lui. E' bene però non abituarlo ad addormentarsi solo e sempre tra le nostre braccia; ad esempio, possiamo cullarlo anche a lungo ma metterlo poi nella culla quando non è ancora del tutto addormentato. Questo perché è bene che il piccolo impari da subito ad addormentarsi da solo e non debba farlo, più faticosamente, una volta cresciuto

Utilizzare il cibo per calmare

La maggior parte dei pediatri oggi consigliano l'allattamento "su richiesta". Ma talvolta si cade nella trappola di dare il seno non per sfamare, ma per calmare.

Se il piccolo piange e siamo sicure che non sia per fame, evitiamo di allattarlo, ma cerchiamo di confortarlo in altri modi, cullandolo, parlandogli o intrattenendolo in qualche modo

Troppo silenzio

Una cosa è pretendere, giustamente, che amici e parenti evitino di piombarci in casa citofonando e schiamazzando a pochi giorni dalla nostra dimissione. Un'altra cosa è isolare il neonato da qualsiasi fonte di rumore esterna; tanto non potremo mantenere questo stato di cose per sempre. Meglio iniziare con rumori lievi (un ventilatore, la lavastoviglie, il fon) passando poi gradualmente allo stereo o alla tv tenuti a un volume basso. Il contrasto tra i rumori della giornata e la quiete della notte aiuterà inoltre il neonato a distinguere i momenti di sonno e di veglia

Il ciuccio

L'uso del ciuccio è da sempre argomento di dibattito tra le neomamme. In molti pensano che sia sbagliato darlo ai neonati inferiori al mese di vita perché potenziale fonte di stress e di confusione in un momento in cui i piccoli sono ancora inesperti nel poppare al seno. Anche in questo caso, se il ciuccio riesce a calmare in alcune situazioni il vostro piccolo, non c'è niente di male a farglielo usare, ma senza che diventi mai l'unico modo; meglio alternarlo alle coccole o a distrazioni di altro tipo

Troppa attenzione

Oggi le teorie più accreditate indicano che è sbagliato lasciar piangere i propri bambini. Ma anche eccedere nel senso opposto non è del tutto corretto; se il piccolo emette piccoli versetti, se inizia a sembrarci un po' nervoso o irrequieto è sbagliato accorrere subito in suo soccorso, ma è meglio aspettare un paio di minuti per permettergli di lavorare sulle sue emozioni e vedere se è in grado di calmarsi da solo

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