Co-sleeping
sì o no? L’
Accademia Americana di Pediatria
raccomanda di evitare il
perché alcune ricerche lo hanno collegato a un aumento di rischio di
(sindrome della morte in culla), ma altre ricerche hanno ipotizzato che la condivisione del lettone possa essere, in termini di sicurezza, migliore della culla.
Insomma, si legge tutto e il contrario di tutto.
I ricercatori della
Stony Brook University School of Medicine
di New York hanno deciso di indagare in un’altra direzione e si sono chiesti se i bambini cresciuti nel lettone traessero da questa esperienza un
beneficio
nello sviluppo.
Questi studiosi hanno analizzato i dati relativi a un migliaio di mamme alcune delle quali avevano dormito insieme ai loro bambini all’età di uno, due e tre anni e altre no.
I ricercatori hanno tenuto conto dello
e intellettuale di tutti questi bambini fino al’età di cinque anni e alla fine hanno concluso che non c’è alcuna differenza tra i piccoli che avevano praticato il co-sleeping e quelli che avevano dormito nella culla.
Lauren Hale, autrice principale dello studio, ha dichiarato che ogni associazione negativa tra il co-sleeping e il successivo sviluppo cognitivo e comportamentale è probabilmente legato non alla pratica di dormire insieme alle
caratteristiche
socio demografiche delle famiglie americane che condividono il lettone con i bambini.