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Perché il bambino piange?

di Valentina Colmi - 26.09.2016 Scrivici

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Una delle cose che temono di più le nuove madri è non capire come mai il loro bambino piange. Ecco 12 motivi che spiegano il pianto di un neonato

Perché un bambino piange

Quando si diventa mamme si ha un po' paura: è normale, visto che una cosa è avere a che fare con un bambino immaginato – che il più delle volte corrisponde al prototipo del perfetto bebé – un'altra con quello reale. La parola chiave è una sola: calma. Sappiamo che non è facile, visto che i bimbi quando sono neonati non riescono a comunicare con la parola, però vedrete che con il tempo riuscirete a riconoscere le esigenze del vostro bimbo.

La storia d'amore tra una mamma e un figlio si costruisce con il tempo, perciò non pretendete di sapere tutto subito. Non fate poi neanche troppo affidamento sul famoso istinto materno: anche quello si formerà con il tempo, dopo prove e tentativi. Una delle cose che temono di più le nuove madri è non capire come mai il loro bambino piange. Ci sono effettivamente diversi motivi: ve ne elenchiamo 12, in modo che possiate farvi un'idea di ciò che sta accadendo e correre ai ripari. Vedrete che con il tempo sarà tutto in discesa! 

  • Piange perchè ha fame

il primo motivo per cui un bambino piange è perché appunto è affamato. Sia che lo allattiate al seno sia al biberon, ci sono dei segnali che vi insegneranno a riconoscere che sta per “dirvi” che ha una fame da lupo: si succhia le manine, si agita, muove la testa nella direzione in cui tocchi la guancia aprendo la bocca (è un riflesso incondizionato che hanno i neonati).

  • Il pannolino è sporco

effettivamente non è bello avere il sedere pieno di pipì o di cacca. Un piccolo accorgimento è quello di cambiare i bambini prima che mangino così non sono irrequieti.

  • Ha bisogno di dormire

capita anche agli adulti a volte di essere talmente stanchi da non riuscire a chiudere occhio. Per i neonati a volte non è così facile riuscire a prendere sonno come pensano gli adulti. Cosa si può fare allora? Armarsi di pazienza e cercare di rilassarli, cullandoli o cantando loro una ninna nanna.

  • Piange perché vuole essere tenuto in braccio

i neonati nei primi di mesi di vita hanno bisogno di un contatto continuo. Questo serve per dare loro sicurezza e fiducia. Non sentitevi pertanto in difetto se qualcuno vi dice che il vostro bimbo vuole stare sempre vicino a voi: gli starete facendo solo un gran bene.

  • Problemi di digestione (coliche, aria nella pancia)

quando mangiano i bambini possono ingerire dell'aria che può provocare loro delle fastidiose coliche, che si presentano come un pianto prolungato almeno per tre ore al giorno. Di solito – purtroppo – durano nei primi tre mesi e diminuiscono man mano che l'intestino matura. Per cercare di alleviare questo problema, si può tenere il bimbo a pancia in giù, massaggiandogliela. Se invece ha un po' d'aria si possono prendere le gambine e piegargliele verso lo sterno. Può darsi inoltre che il mal di pancia sia dovuto al reflusso gastroesofageo, ovvero il bimbo non riesce a digerire il latte che risale dall'esofago fino alla bocca.

  • Ha bisogno di digerire: deve fare il "ruttino"

Una strategia può essere quella di appoggiare il bimbo contro il proprio petto dopo che ha mangiato e massaggiargli la schiena cosicché possa digerire.

  • Fa troppo caldo o troppo freddo

un bambino può agitarsi ad esempio quando lo scoprite perché dovete cambiargli il pannolino. Oppure – anche se amano essere avvolti in un tepore – quando appunto hanno troppo caldo.

Di solito la regola è: vestirli con uno strato in più rispetto a noi adulti.

  • Sono infastiditi da qualcosa di piccolo

i bimbi possono avere dei problemi con qualcosa che può sfuggire a noi adulti, come ad esempio un capello che blocca la circolazione o le etichette dei vestitini.

  • Piange perché spuntano i primi dentini

dai 6 mesi in poi può essere che le gengive siano rosse e gonfie. Questo perché appunto possono cominciare a spuntare i dentini. I bimbi possono avere la smania di mordere tutto e per questo sono infastiditi: potete dare loro dei succhiotti freschi per alleviare il dolore alle gengive oppure – se sono particolarmente irrequieti – una piccola supposta di paracetamolo che li calmerà.

Come calmare il pianto del neonato. Guarda il Tutorial
  • Sono troppo stimolati

troppi input dall'esterno possono innervosirlo. Rumore, voci alte, luci troppo violente non sono l'ideale per un neonato. Il pianto è un segnale che per loro è troppo: prendeteli in braccio, visto che appunto amano molto essere presi in braccio.

  • Vogliono più stimoli

a volte al contrario, un bambino piange perché si annoia. Provate ad esempio a girare il passeggino fronte strada oppure a portarlo in spalla in modo che possa guardare il mondo. Uscite con altri genitori con bimbi della stessa età o andate in luoghi adatti ai più piccoli dove si organizzano delle attività, come una biblioteca o un museo.

  • Piange perché non si sente bene

può essere che appunto il piccolo abbia qualche problemino di salute. Controllate se ha la febbre o se ci sono segnali di malessere come poca voglia di giocare o apatia.

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