Perché un bambino piange
Quando si diventa mamme si ha un po' paura: è normale, visto che una cosa è avere a che fare con un bambino immaginato – che il più delle volte corrisponde al prototipo del perfetto bebé – un'altra con quello reale. La parola chiave è una sola: calma. Sappiamo che non è facile, visto che i bimbi quando sono neonati non riescono a comunicare con la parola, però vedrete che con il tempo riuscirete a riconoscere le esigenze del vostro bimbo.
La storia d'amore tra una mamma e un figlio si costruisce con il tempo, perciò non pretendete di sapere tutto subito. Non fate poi neanche troppo affidamento sul famoso istinto materno: anche quello si formerà con il tempo, dopo prove e tentativi. Una delle cose che temono di più le nuove madri è non capire come mai il loro bambino piange. Ci sono effettivamente diversi motivi: ve ne elenchiamo 12, in modo che possiate farvi un'idea di ciò che sta accadendo e correre ai ripari. Vedrete che con il tempo sarà tutto in discesa!
- Piange perchè ha fame
il primo motivo per cui un bambino piange è perché appunto è affamato. Sia che lo allattiate al seno sia al biberon, ci sono dei segnali che vi insegneranno a riconoscere che sta per “dirvi” che ha una fame da lupo: si succhia le manine, si agita, muove la testa nella direzione in cui tocchi la guancia aprendo la bocca (è un riflesso incondizionato che hanno i neonati).
- Il pannolino è sporco
effettivamente non è bello avere il sedere pieno di pipì o di cacca. Un piccolo accorgimento è quello di cambiare i bambini prima che mangino così non sono irrequieti.
- Ha bisogno di dormire
capita anche agli adulti a volte di essere talmente stanchi da non riuscire a chiudere occhio. Per i neonati a volte non è così facile riuscire a prendere sonno come pensano gli adulti. Cosa si può fare allora? Armarsi di pazienza e cercare di rilassarli, cullandoli o cantando loro una ninna nanna.
- Piange perché vuole essere tenuto in braccio
i neonati nei primi di mesi di vita hanno bisogno di un contatto continuo. Questo serve per dare loro sicurezza e fiducia. Non sentitevi pertanto in difetto se qualcuno vi dice che il vostro bimbo vuole stare sempre vicino a voi: gli starete facendo solo un gran bene.
- Problemi di digestione (coliche, aria nella pancia)
quando mangiano i bambini possono ingerire dell'aria che può provocare loro delle fastidiose coliche, che si presentano come un pianto prolungato almeno per tre ore al giorno. Di solito – purtroppo – durano nei primi tre mesi e diminuiscono man mano che l'intestino matura. Per cercare di alleviare questo problema, si può tenere il bimbo a pancia in giù, massaggiandogliela. Se invece ha un po' d'aria si possono prendere le gambine e piegargliele verso lo sterno. Può darsi inoltre che il mal di pancia sia dovuto al reflusso gastroesofageo, ovvero il bimbo non riesce a digerire il latte che risale dall'esofago fino alla bocca.
- Ha bisogno di digerire: deve fare il "ruttino"
Una strategia può essere quella di appoggiare il bimbo contro il proprio petto dopo che ha mangiato e massaggiargli la schiena cosicché possa digerire.
- Fa troppo caldo o troppo freddo
un bambino può agitarsi ad esempio quando lo scoprite perché dovete cambiargli il pannolino. Oppure – anche se amano essere avvolti in un tepore – quando appunto hanno troppo caldo.
Di solito la regola è: vestirli con uno strato in più rispetto a noi adulti.
- Sono infastiditi da qualcosa di piccolo
i bimbi possono avere dei problemi con qualcosa che può sfuggire a noi adulti, come ad esempio un capello che blocca la circolazione o le etichette dei vestitini.
- Piange perché spuntano i primi dentini
dai 6 mesi in poi può essere che le gengive siano rosse e gonfie. Questo perché appunto possono cominciare a spuntare i dentini. I bimbi possono avere la smania di mordere tutto e per questo sono infastiditi: potete dare loro dei succhiotti freschi per alleviare il dolore alle gengive oppure – se sono particolarmente irrequieti – una piccola supposta di paracetamolo che li calmerà.
Come calmare il pianto del neonato. Guarda il Tutorial
- Sono troppo stimolati
troppi input dall'esterno possono innervosirlo. Rumore, voci alte, luci troppo violente non sono l'ideale per un neonato. Il pianto è un segnale che per loro è troppo: prendeteli in braccio, visto che appunto amano molto essere presi in braccio.
- Vogliono più stimoli
a volte al contrario, un bambino piange perché si annoia. Provate ad esempio a girare il passeggino fronte strada oppure a portarlo in spalla in modo che possa guardare il mondo. Uscite con altri genitori con bimbi della stessa età o andate in luoghi adatti ai più piccoli dove si organizzano delle attività, come una biblioteca o un museo.
- Piange perché non si sente bene
può essere che appunto il piccolo abbia qualche problemino di salute. Controllate se ha la febbre o se ci sono segnali di malessere come poca voglia di giocare o apatia.