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Cos’è l’addormentamento autonomo
Per addormentamento autonomo s'intende quando un bambino o un neonato ha la capacità di addormentarsi da solo. In realtà, ogni bambino ha un suo modo per rilassarsi e addormentarsi, ed è importante che sappia lasciarsi andare al sonno. La mamma e il papà devono portarli alla scoperta di questa loro capacità che permette di regolare anche i risvegli notturni. I piccoli, infatti, saranno in grado di riappisolarsi in autonomia anche se si svegliano nel corso della notte.
Come insegnare l’addormentamento autonomo
Prima si inizia a mettere in pratica l'addormentamento autonomo, meglio sarà per la vita e il relax dei genitori e anche del neonato. L'unica strada è capire come educare il figlio al sonno. I neonati, ovvero i piccoli fino a tre mesi, deve fare un lavoro di adattamento neurologico straordinario alle esigenze della vita in cui si è venuto a trovare dopo il parto. Come spiega il portale del centro Sant'Agostino, per un bebè, nutrirsi al seno, fare il ruttino e digerire è un vero e proprio lavoro. Se gli si dà un ritmo cadenzato degli eventi della giornata, ovvero dormire – mangiare – nanna, fin dalle prime settimane di vita, l'apprendimento sarà più facile. Se ogni giorno accadono le stesse cose, il neonato è facilitato a comprenderle e replicarle tutti i giorni.
Quanto dorme il neonato e l’importanza del ciclo sonno-veglia
I bambini appena nati dormono quasi tutto il tempo, tra le 16 e le 20 ore. A tre mesi, la media si assesta sulle 16 ore. Una volta avviato l'allattamento, che dovrebbe essere circa ogni tre ore, si può passare a creare una routine del sonno. Il sonno è regolato dalla melatonina, un ormone la cui produzione è legata all'alternanza luce/buio. A regolare le nostre attività diurne e notturne è il ciclo circadiano che nei bambini appena nati non è ancora attivo.
Per favorire il ritmo circadiano nel neonato, anche durante il giorno non va creata una situazione di buio completo, in modo da aiutare il bambino a capire la differenza tra notte e giorno. Il bisogno di dormire è istintivo ma il compito dei genitori è insegnargli ad avere abitudini corrette.
I metodi per far addormentare un neonato
Per far addormantare un neonato, più semplici sono i rituali, più facilmente vengono appresi portando il bimbo ad appisolarsi autonomamente. La chiave è quella della sottrazione, dare meno stimoli possibili e creare un ambiente rilassante che rassicuri il figlio. Per far addormentare il piccolo nel lettino, per esempio, si può cantare una ninna nanna nell'orecchio, sussurrare parole a bassa voce, accarezzare il bambino e cullarlo. Tutte azioni utili da compiere stando attenti a non stimolarlo troppo o sovraccaricarlo di input. Per portarlo a dormire da solo, bisogna creare delle abitudini corrette. Un esempio di routine è poppata, digestione, gioco e sonno. Nel secondo mese di vita la durata della poppata dovrebbe ridursi a circa mezz'ora, poi deve digerire. In seguito può essere preso in braccio o messo sulla sdraietta a giocare. Quando iniziano i primi movimenti di agitazione, significa che è pronto per essere cambiato e messo a nanna. Tutto andrà con movimenti lenti e parlandogli dolcemente. Se il piccolo al contatto con le lenzuola fredde inizia a lamentarsi, è preferibile non prenderlo in braccio subito, ma toccargli la pancia e tranquillizzarlo con la voce. In questo modo non gli si daranno altri stimoli che potrebbero confonderlo.
Il metodo Montessori per l’addormentamento autonomo
Il metodo Montessori consiste in tecniche considerate "dolci" che rispettano i ritmi circadiani naturali del bambino, insegnandogli ad addormentarsi in autonomia. Secondo questa pratica, è molto importante abituare il piccolo a degli orari regolari composti di abitudini e giornate tranquille.
Durante il giorno è utile lasciare il bambino libero di scoprire l'ambiente circostante e giocare con cose semplici, anche solo a prendere confidenza con il movimento di mani e piedi. Ciò aiuterà il bebè a conoscersi e a stare da solo con se stesso. Poi bisogna creare una routine della sera per abituare il bambino al momento della nanna. Gli esperti consigliano di cominciare con un bagnetto caldo, poi fargli indossare il pigiama e consumare una cena leggera. Vietati giochi movimentati dopo cena, meglio mettere il bambino a letto e cantargli una ninna nanna o leggergli una storia, alla fine della quale spegnere la luce e rimanere accanto a lui accarezzandolo ogni tanto. Questi gesti al buio gli faranno capire che i propri genitori sono vicini e che lui è al sicuro e così imparerà ad addormentarsi da solo.
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