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Pane nello svezzamento: quando e come proporlo

di Francesca Capriati - 27.10.2021 Scrivici

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Pane nello svezzamento: Quando si può dare il pane ai bambini e come insegnare a mangiare a pezzetti? Cosa dare al posto del pane?

Pane nello svezzamento

Il pane è solo uno di quegli alimenti che nelle tavole degli italiani non mancano mai! Un vero e proprio comfort food che abbiamo imparato, in molti di noi, anche a preparare in casa per averlo sempre caldo e pronto all'uso. Se stiamo iniziando lo svezzamento viene da chiedersi quando possiamo dare il pane ai bambini, quale tipologia scegliere e come proporlo. Ecco tutto quello che c'è da sapere.

In questo articolo

Quando si può dare il pane ai bambini?

Un tempo lo svezzamento iniziava e proseguiva seguendo schemi parecchio limitanti e fissi: gli alimenti venivano introdotti gradualmente, uno alla volta, e per quelli contenenti glutine si aspettava fino almeno ai sei mesi per timore che potessero scatenare la celiachia.

Le linee guida sono cambiate e negli ultimi anni l'approccio dei pediatri è certamente più soft e meno limitante, questo perché diversi studi hanno dimostrato che posticipare l'introduzione di cibi potenzialmente allergizzanti non solo non serve a prevenire l'insorgenza delle allergie ma addirittura potrebbero favorirle. Quindi via libera al pane, ma anche alla pastina o al biscottino, anche a 5 mesi, quando si inizia a dare la prima pappa.

Come insegnare a mangiare a pezzetti?

Le prime pappe sono senza dubbio semisolide e più liquide: ad esempio le classiche creme di farina o di mais e tapioca o di riso con brodo vegetale e carne frullata o omogeneizzato. Ma a sei-sette mesi, con l'introduzione della seconda pappa, si può iniziare a proporre la frutta a pezzetti piccoli oppure la mollichina di pane.

Il bambino è pronto per mangiare a pezzetti se ci accorgiamo che in qualche modo prova a masticare il cibo e non lo succhia usando le labbra come se stesse ciucciando al seno o al biberon. Un altre parole non prima dei sei mesi, quando viene meno il cosiddetto riflesso di espulsione, che protegge il bambino quando ingerisce oggetti estranei.

Per aiutarlo ad abituarsi a consistenze diverse dalla pappa in purea possiamo innanzitutto passare dal frullatore alla grattugia e non dimentichiamo di osservare le sue reazioni: un bambino che sembra curioso verso il cibo può cominciare, a partire dai sette mesi, a mangiare piccolissimi pezzetti di cibo.

Pane integrale nello svezzamento

Le fibre si legano al ferro e possono, quindi, limitarne l'assorbimento. Inoltre danno una forte sensazione di sazietà e per questo tutti gli alimenti integrali sono sconsigliati almeno per il primo anno di vita.

Autosvezzamento

L'autosvezzamento, anche noto come "alimentazione complementare a richiesta", è un'alternativa allo svezzamento tradizionale sempre più apprezzata e utilizzata dai genitori. In pratica consiste nell'avvicinare il bambino al cibo dei grandi in modo graduale ma naturale. Il bimbo può sedersi a tavola insieme al resto della famiglia e assaggiare ciò che preferisce, mangiando con le mani o con una piccola posata gli alimenti tagliati a pezzetti.

Ovviamente il pane, in quest'ottica, riveste un ruolo da protagonista: piccole mollichine di pane sono certamente gradite.

Pane: un taglio sicuro

Come tagliare il pane nello svezzamento? Per evitare che giocando con la mollica tra le mani questa diventi appiccicosa e molle, e quindi possa aumentare il rischio di soffocamento, possiamo tagliare il pane in modo corretto e cioè tagliare il pane in pezzi sottili, come un finger food.

Si può provare a tostare leggermente il pane, in modo che non sia troppo duro ma nemmeno tanto morbido 

Focaccia nello svezzamento?

La focaccia può andar bene ma attenzione a come la tagliamo: deve essere tagliata a listarelle, in modo che il bambino possa prenderla con le mani e staccarne i pezzetti. Evitiamo le focacce troppo salate (quelle, ad esempio, che hanno il sale grosso sulla superficie) e con il rosmarino e altre spezie.

Cosa dare da sgranocchiare ai neonati?

Il rischio di soffocamento va ridotto scegliendo i cibi giusti da proporre ai bambini piccoli. Come spiega il Ministero della Salute, vanno evitati sia gli alimenti piccoli (come noccioline e semi) che quelli troppo grandi (come grossi pezzi di frutta e verdura cruda): i primi rischiano di finire nelle vie respiratorie prima che il bambino riesca a morderli, mentre i secondi sono difficili da gestire durante la masticazione.

Nelle prime fasi dello svezzamento possiamo dare da sgranocchiare un pezzetto di pane tostato o la crosta di pane o anche un biscottino.

Quali sono i rischi del pane ai bambini?

Appurato che l'introduzione del pane sin dall'inizio dello svezzamento non aumenta il rischio di celiachia, l'unico rischio concreto riguarda il soffocamento e per questo è raccomandato dare un pezzetto di pane non morbidissimo, in modo tale che la mollica non si appallottoli rischiando di attaccarsi al palato, per esempio dopo averlo tostato.

Come capire se il bambino è allergico al grano?

Tieni d'occhio sintomi come:

  • orticaria,
  • respiro sibilante,
  • mal di stomaco,
  • diarrea.

Quale pane preferire?

Perfette le fette di pane tostato oppure un pezzetto di crosta della classica pagnotta. da evitare il pane con i semi, il pane integrale e quello industriale che può contenere troppi zuccheri.

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