Consigli per sane abitudini alimentari
a cura della Dott.ssa Gloria Barraco, medico nutrizionista e ricercatore nel campo dell'obesità infantile
La chiave del benessere dei vostri figli risiede in un'alimentazione varia ed equilibrata. Unita alla giusta quantità di movimento, dal gioco all'aria aperta allo sport di squadra preferito, un'alimentazione equilibrata permette ai bambini di crescere e svilupparsi in modo corretto, in salute e pieni di energia. Ecco, dunque, alcuni consigli per sane abitudini alimentari da introdurre in famiglia.
In questo articolo
L'importanza degli stimoli
I bambini hanno bisogno di stimoli per apprendere.
Stimolo visivo
Un genitore non può pretendere che il proprio figlio si nutra bene se poi lui è il primo ad avere un rapporto non sereno con il cibo (le più disparate diete, rapporto conflittuale con il cibo, scarso consumo di frutta e verdura e ricorso continuo a prodotti industriali e pronti); lo stimolo visivo passa anche per il gioco; perché non stimolarli e interessarli al mondo della nutrizione comprando loro dei giochi che ricordano il cibo e la salute dal corpo umano?
Dai peluche e pupazzi per i bambini più piccoli, al classico carrellino della spesa e le cucine per le bambine, per altro tra i più colorati. Lo stimolo visivo passa anche per il portarli con se al supermercato.
Renderli partecipi della varietà di colori naturali presenti nel reparto "frutta e verdura" in contrasto con i colori artificiali presenti tra gli scaffali delle merendine; renderli partecipi del concetto che tutto quello che è conservato a lungo termine finisce per perdere la sua naturalezza e vitalità. Con il risultato di NON imporre una regola (es. no merendine!) ma far ragionare, rendendoli consapevoli delle scelte che fate insieme. Lo stimolo uditivo, un po' meno importante, potrà essere il crock crock delle patate a forno, il mix che prepara un buon frullato di frutta per lo spuntino del pomeriggio.
Stimolo tattile
Coinvolgeteli nel cucinare, nel preparare l'impasto di pane, pasta fresca, nella preparazione di polpette e piadine di tutti i colori; fateli giocare e "pasticciare" con il cibo. Rendetelo partecipe e artefice di una ricetta. Adattatatela alle sue capacità, alla sua età evolutiva:
- da 1 a 3 anni i bambini possono iniziare ad impastare piccoli quantitativi di pasta, possono divertirsi a lavare la frutta, a fare dei travasi, a versare e mescolare ingredienti;
- a 4 anni già possono iniziare a misurare, quantificare magari con l'utilizzo di misure casalinghe come tazze, bicchieri, cucchiai. Iniziano a comprendere la sequenza di come lavorare e aggiungere gli ingredienti verso i 6 anni e possono essere già resi autonomi nel reperire gli ingredienti da una dispensa a loro misura, dal frigorifero, possono tagliare gli alimenti utilizzando coltelli e forbici adatte all'età, iniziano a mettere insieme più pezzi per la creazione di panini, farcire delle piadine, condire una pizza.
- Tra i 6 e gli 8 anni potete coinvolgersi nello scrivere la lista della spesa, nella scelta del menù settimanale, nel leggere delle etichette e nelle preparazioni di ricette più lunghe e più elaborate.
- Verso gli 11 anni possono essere lasciati preparare delle semplici crepes, dei pancakes, persino dei muffins in autonomia con un minimo di supervisione; possono essere coinvolti nel pelare la frutta e gli ortaggi, nel farla a pezzetti.
Guasto e olfatto
Il gusto e l'olfatto, di certo i più importanti in questo ambito, possono essere stimolati facendoli odorare un buon sugo che bolle in pentola, delle spezie ed erbe aromatiche, magari nascoste in della carta di alluminio e da loro indovinate. Fateli "degustare". Quando inizio un percorso nutrizionale pediatrico, definisco la prima fase come la fase delle degustazioni. Il bambino deve essere stimolato all'assaggio di qualsiasi buono e sano alimento messo in tavola.
Come convincere i bambini ad assaggiare?
Di cosa ha bisogno una mamma per "nutrire" il proprio figlio? Pazienza.
È stato dimostrato scientificamente che prima di dire "mio figlio non ne mangia!" bisogna riproporre un alimento almeno 20 volte. E ce ne vuole di pazienza. Tentare e ritentare. E creatività. Perché un alimento può essere presentato e ripresentato in forme e modalità sempre diverse.
Creatività in cucina per "nascondere" (a fin di bene), nutrienti negli alimenti più desiderati dal piccolo.
- "Mio figlio non mangia legumi" ma possiamo cimentarci nel fare delle croccanti polpettine di lenticchie o delle gustose e aromatizzate farinate di ceci.
- "Rifiuta tutto ciò che è verde" la fobia per il verde è il classico nei bambini ma proviamo a "nascondere" questo verde, per esempio, inserendolo in minime quantità, quasi invisibili, in polpette di carne, crocchette di patate e frittate. Iniziate con l'inserire ortaggi poco colorati dal finocchio alla zucchina; sono bianche non si vedono. Ma stiamo già inserendo tanti nutrienti in più nei loro alimenti.
No alla TV a tavola
In ultimo, spegnete le TV e rendete il momento del pasto un momento di gioia e convivialità, di incontro familiare. Se, per motivi lavorativi, non è possibile sfruttare il pranzo, assicuratevi che almeno la colazione o la cena lo diventino. Assicuratevi che ci si sieda tutti intorno ad un tavolo, ben imbandito, fatevi aiutare nella sua preparazione. Il cibo e il momento del pasto si trasformano per magia nei più potenti strumenti di educazione per il vostro piccolo. Non ve li perdete! Grazie a voi, i vostri figli potranno acquisire delle buone abitudini alimentari che genereranno salute e ve ne saranno grati per tutta la vita.
Riferimenti bibliografici
- Carolina Bassul, Clare A. Corish and John M. Kearney Associations between the Home Environment, Feeding Practices and Children's Intakes of Fruit, Vegetables and Confectionary/Sugar-Sweetened Beverages Int J Environ Res Public Health. 2020 Jul; 17(13): 4837.
- Dr. Leann Birch, Jennifer S. Savage, Alison Ventura Influences on the Development of Children's Eating Behaviours: From Infancy to Adolescence Can J Diet Pract Res. 2007; 68(1): s1–s56.
Fornisce consigli nutrizionali su diversi siti online specializzati. Gestisce un blog in cui parla di salute e ritmi biologici Il sito della sua attività professionale Officina del Nutrizionista, con annesse pagine social.