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Mamma spagnola condannata per schiaffo a figlio di 10 anni

di Redazione PianetaMamma - 09.12.2008 Scrivici

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Una madre spagnola è stata condannata dal tribunale competente a 45 giorni di carcere per uno schiaffo dato al figlio di 10 anni. La donna, inoltre, non potrà vedere il piccolo per un anno e 45 giorni e dovrà mantenersi ad una distanza di almeno 500 metri da lui

Dovrà scontare 45 giorni di carcere e non potrà vedere il bambino per più di un anno.

Una madre spagnola è stata condannata dal tribunale competente a 45 giorni di carcere per uno schiaffo dato al figlio di 10 anni. La donna, inoltre,

non potrà vedere il piccolo per un anno e 45 giorni

e dovrà mantenersi ad una distanza di almeno 500 metri da lui.

La signora Maria del Saliente, residente a Jaen, in Andalusia (Spagna), è stata condannata a scontare 45 giorni di carcere dopo aver

dato un sonoro schiaffo al figlio di 10 ann

i.

Il bambino non aveva fatto i compiti, mentendo alla madre. In realtà aveva trascorso tutto il pomeriggio a bighellonare.

La donna, dopo aver scoperto la bugia del figlio lo ha rimproverato ma il bambino, per tutta risposta, ha lanciato una scarpa contro la madre per poi chiudersi in bagno. La signora Maria, furiosa per l’accaduto ha quindi forzato la porta del bagno ed è entrata nella stanza afferrando il bambino per il collo. E’ a questo punto che la donna avrebbe dato lo schiaffone incriminato al figlio, facendolo cadere a terra e sbattere contro il lavandino.

La conseguenza è stata un forte colpo sul naso che ha provocato la fuoriuscita di sangue. Proprio questo sangue è stato notato il giorno successivo da un’insegnante del piccolo che, allertato, ha avvisato le forze dell’ordine.

Dalla scuola del bambino sono partiti prima la denuncia e poi il processo contro la donna che è stata ritenuta colpevole di

"due atti di aggressione di una certa intensità che hanno prodotto lesioni e che non possono essere considerati compresi entro i concetti di ragionevolezza e moderazione".

Il tribunale ha anche deciso una misura di allontanamento provvisorio del bambino dalla casa materna per oltre un anno. L’opinione pubblica spagnola è divisa sulla vicenda mentre l'Associazione per i Diritti del Bambino e della Bambina ha specificato di ritenere "corretta" la sentenza, in quanto in Spagna la legge adesso

"fortunatamente vieta di maltrattare i figli".

Nella Spagna del premier socialista José Luis Zapatero, infatti, nuove leggi hanno bandito le punizioni fisiche, come gli schiaffi, dal menage familiare. Anche diverse organizzazioni impegnate nel campo della tutela dei più piccoli, come

Unicef

e

Save The Children

, hanno più volte chiesto a gran voce di condannare queste pratiche.

“Lo ‘Studio delle Nazioni Unite sulla violenza nei confronti dei minori’ ha messo in evidenza che un numero impensabile di bambini non gode ancora di adeguata protezione e tutela giuridica. (…) Tra le violenze a cui può essere sottoposto un minore rientrano anche le punizioni corporali, un fenomeno troppo spesso sottovalutato nonostante la sua diffusione e le conseguenze negative sulla vita e lo sviluppo di bambini e bambine. Lo Studio delle Nazioni Unite raccomanda di vietare ogni forma di violenza nei confronti dei minori, compresa l’abolizione delle punizioni corporali e le altre forme di castigo crudeli o umilianti, in qualsiasi contesto compreso quello familiare da parte di tutti gli Stati entro il 2009”

. (Fonte:

Save The Children

)

Il Governo spagnolo è in prima linea in questo campo, avendo incluso di fatto nella nuova legge un articolo

in cui si obbliga al rispetto e all’integrità fisica e psicologica del minorenne

. Oltre alla Spagna, i Paesi europei che hanno vietato l’utilizzo di punizioni corporali sui bambini sono Svezia, Norvegia, Finlandia, Austria, Cipro, Danimarca, Lettonia, Bulgaria, Ungheria, Germania, Romania, Grecia, Paesi Bassi e Portogallo.

Per quanto riguarda il nostro Paese, la Corte di Cassazione nel 1996 ha stabilito che

ogni forma di punizione corporale è illegittima ma in realtà non esistono ancora adeguati strumenti normativi

Lucia D’Addezio

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