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Gioca con la pistola del papà, ma parte un colpo e rimane ucciso

di Barbara Leone - 05.11.2012 Scrivici

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Un bambino di 3 anni è rimasto ucciso mentre stava giocando con la pistola (vera) del padre e si ripropone la questione delle armi che vengono tenute in casa alla portata dei bambini

Una tragedia accidentale avvenuta a Giano dell'Umbria, in provincia di Perugia, è costata la vita ad un bambino di 3 anni. Il piccolo è rimasto ucciso da un colpo partito accidentalmente dall'arma in dotazione del padre, una guardia giurata. Il bambino stava probabilmente giocando con la pistola del padre, quando è partito il colpo. Il padre è stato denunciato per omessa custodia della pistola. Una tragedia che si poteva evitare se la pistola fosse stata riposta correttamente e lontano dal bambino.



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Purtroppo non è il primo caso di incidenti causati da colpi partiti accidentalmente da pistole o fucili regolarmente denunciati. La mamma del piccolo non si dà pace. Il parroco del paese ha cercato di porta un po' di sollievo alla famiglia distrutta dal dolore, come ha spiegato all'Ansa: "Sono andato da lei dopo che i carabinieri avevano finito i rilievi. Ho parlato con la mamma che mi faceva delle domande. Mi chiedeva perchè. Io ho portato il conforto della fede, cercando di dire che Dio vuole questo. Ma poi ci sono anche le cose umane, c'è un bimbo che è venuto in contatto con una pistola".

Come ha potuto un bambino di 3 anni mettersi a giocare con una pistola carica? Perché la pistola non è stata messa al sicuro, lontano dai bambini? La coppia ha anche altri due figli, di 4 ed 8 anni. Soprattutto se si hanno bambini così piccoli in casa, le armi dovrebbero essere custodite sotto chiave, per evitare proprio tragedie di questo genere.



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Secondo la prima ricostruzione, il papà aveva lasciato la pistola in uno stanzino al secondo piano della casa dove la famiglia vive. Dopo cena, il bambino è salito al secondo piano ed ha trovato l'arma. Probabilmente mentre la stava maneggiando è partito un colpo che l'ha colpito alla testa. I tentativi di soccorrerlo sono stati inutili.

Il padre, interrogato dai Carabinieri, ha parlato del figlio come di un bimbo "sveglio e già appassionato di pistole". Ma a 3 anni al massimo avrebbe dovuto giocare con le pistole giocattolo e non con la pistola vera del padre. L'uomo si stava preparando per andare al lavoro ed aveva lasciato la pistola incustodita. Un errore umano che purtroppo ha causato una tragedia enorme.

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