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Genitori indignati: non esiste la "violenza sessuale di lieve entità sui minori"

di Emanuela Cerri - 10.06.2010 Scrivici

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Molte mamme e papà della blogsfera (21 mila iscritti al gruppo su Facebook) e in tutto lo stivale si sono indignati per la cosiddetta legge bavaglio ma, ancor di più per l'emendamento 1707 in esso contenuto, apparentemente passato in sordina : "Violenza sessuale di lieve entità sui minori"

La nostra pedagogista Mariaelena La Banca ha scritto questa lettera aperta e indignata contro l'emendamento 1707 della legge bavaglio proprio oggi approvata in Senato (Il governo ha incassato la fiducia sul ddl intercettazioni al termine di una giornata piuttosto convulsa. Alla fine, 164 sono stati i voti favorevoli e 25 i contrari. Il Pd non ha partecipato alla votazione, abbandonando l'Aula.). Molte mamme e papà della blogsfera e di facebook (21 mila iscritti al gruppo) e in tutto lo stivale si erano indignati per la cosiddetta legge bavaglio ma, ancor di più per l'emendamento 1707 in esso contenuto, apparentemente passato in sordina : "Violenza sessuale di lieve entità sui minori". Analizziamo la frase secondo il dizionario della lingua italiana:

Violenza:
col termine si indica comunemente l'azione fisica o psichica esercitata da una persona su un'altra
La violenza, quindi, non necessariamente implica un danno fisico.
Violenza sessuale: la violenza sessuale è, secondo la definizione del codice penale italiano, la costrizione mediante violenza o minaccia a compiere o subire atti sessuali.
Dunque, e scusate se sembro cavillosa, e forse un po’ brutale, ma sono una donna che ha subito violenza, sono un’educatrice che ama i bambini e, non da ultimo, sono una mamma, Dicevo: il termine “lieve entità” cozza col termine violenza.
E allora, fatemi capire: vuol dire che andrà in carcere (se ci andrà) solo chi ha un incontro pene-vagina con un minore e non chi lo costringe ad avere un rapporto orale o anale?

bambino_violenza_web-400x3Oppure vuol dire che si può palpeggiare un minore contro la sua volontà, si può obbligarlo a spogliarsi, si può insultare, schernire, deridere, si possono fare con un minore azioni deplorevoli basta che non abbia segni evidenti sulla pelle?
E della violenza psicologica e del trauma che la violenza sessuale lascia al minore (e alla famiglia tutta) chi ne risponde?
IO VOGLIO URLARE CHE la violenza ha molte facce. Essa può essere celata e silenziosa oppure evidente e chiassosa, può essere verbale o causare lesioni fisiche dirette. Essa può essere espressa da chi ignora i bisogni dei bambini o da abusi sessuali. Qualsiasi azione che comprometta mentalmente, fisicamente o spiritualmente i bambini deve essere vista come una prevaricazione della loro libertà.

La legge dovrebbe proteggere i minori, secondo la carta dei diritti internazionali dei bambini e degli adolescenti del 1989.
Il punto n° 8 recita queste parole:“I bambini e gli adolescenti devono essere trattati con tatto e comprensione e la loro intimità deve essere rispettata in ogni momento. A bambini e adolescenti devono essere garantiti il diritto alla privacy e la protezione dall’esposizione fisica e da situazioni umilianti, in relazione all’età, alla cultura e al credo religioso loro e della loro famiglia”

Allora io chiedo a
sen. Maurizio Gasparri (Pdl),
sen. Federico Bricolo (Lega Nord Padania),
sen. Gaetano Quagliariello (Pdl),
sen. Roberto Centaro (Pdl),
sen. Filippo Berselli (Pdl),
sen. Sandro Mazzatorta (Lega Nord Padania) e il
sen. Sergio Divina (Lega Nord Padania)

Mettete una mano sulla vostra coscienza, guardate negli occhi i vostri figli, i vostri nipoti e ripensate a ciò che avete proposto.

Grazie
Mariaelena La Banca

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