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Asilo nido Pinerolo: maltrattamenti terribili ai bambini

di Emanuela Cerri - 12.11.2010 Scrivici

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Asilo nido privato piemontese: bambini in castigo al buio sotto il lavandino, altri picchiati sul volto e sulla testa e una costretta a mangiare il cibo che aveva appena vomitato

L'orrore dei maltrattamenti fisici e psicologici all'interno degli asili si ripete. Asilo nido privato piemontese 'di lusso' (460 euro la retta mensile): bambini in castigo al buio sotto il lavandino, altri picchiati sul volto e sulla testa e una costretta a mangiare il cibo che aveva appena vomitato. Non ci credete? pensate che non sia possibile essere persone così abbiette? Per crederci basta guardare il video girato da una delle due bidelle dell'asilo tristemente denominato "Il paese delle meraviglie".

Dopo l'asilo degli orrori di Pistoia, dopo la maestra di Catania che schiaffeggiava i bambini dei quali doveva prendersi cura, in queste ore a Pinerolo sono state indagate per maltrattamenti le tre educatrici e titolari del posto: Francesca Pamfili, Elisa Griotti e Stefania Di Maria. Tutte e tre si dichiarano innocenti e respingono le denunce di genitori, bidelle e un’ex educatrice, sostenendo di essere infamate per invidia da qualche asilo concorrente.
Come era successo a Pistoia o a Rignano Flaminio anche in questo caso le maestre, da una èarte vengono difese da gruppi di genitori increduli, e dall'altra vengono accusate e con le prove, da altri genitori, da bidelle e addirittura da ex colleghe. Agghiaccianti le testimonianze di questi genitori che apprendiamo da LaStampa: Stefania Raghiele racconta che sua figlia a casa picchiava ripetutamente la bambola dicendo: «No mamma..., Franci». Indicando, cioè, la maestra Francesca come quelle che dava schiaffi.

violenza-bambini-253x300L’addetta alla mensa testimonia che i bambini venivano picchiati con le mani o con il lancio di giocattoli nel caso in cui facessero storie per mangiare. Parolacce e insulti, «sei una p..., puzzi come tua madre», erano rivolte con «cattiveria inspiegabile. Così come sempre senza motivo i bambini venivano picchiati con pugni sulla bocca o sulla nuca oppure colpiti con oggetti contundenti come giocattoli o scarpe».
Sempre secondo il racconto delle due bidelle e dell’ex educatrice - che si è licenziata ad agosto «perché non sopportavo più tutti quei maltrattamenti gratuiti nei confronti di poveri innocenti» - i piccoli che erano troppo rumorosi venivano messi nel camino e derisi. E per chi faticava ad addormentarsi nel riposino pomeridiano c’era un’originale soluzione: essere sistemato «per terra con il lettino sopra a mo’ di grata per evitare i movimenti».

Proprio durante uno di questi momenti di anarchia e abbandono la piccola Anna, che dormiva nel suo lettino, sarebbe stata morsicata da un compagno di giochi più grande di lei. «Quei morsi, al volto e al corpo, non sono parole ma una certezza refertata al pronto soccorso», ha detto la mamma della bambina limitando i commenti per non esporsi a nuove polemiche. La sua denuncia ha portato a lei insulti e solitudine. Ma agli investigatori la certezza che nell'asilo al centro dei pettegolezzi di paese - l'indagine è partita dalla denuncia di un cittadino senza figli in quella scuola - i bambini non venivano curati come si deve. «Venivano lasciati senza alcuna custodia per lungo tempo così che finivano per farsi male perché si aggredivano tra loro» si legge nelle ultime righe del decreto in cui si motiva l'iscrizione nel registro degli indagati delle tre educatrici. Non solo: piccoli come sono, tutti tra gli otto mesi e i tre anni di età, «finivano per farsi male anche in ragione della loro naturale e prevedibile incapacità di provvedere a se stessi»

Fonte: LaStampa e Corriere

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